Mio figlio è nato alla 30,6 settimana di EG, ma io sono positiva al Cytomegalovirus
Data pubblicazione: 10-mar-2021 12.23.17
Salve, in gravidanza ero risultata positiva al Citomegalovirus con avidità alta e DNA sangue e urine negativo , positiva nella saliva .
Dieci giorni or sono è nato il mio bimbo ,esame urine negativo al Citomegalovirus , però è nato prematuro a 30+6 adesso è in Terapia Intensiva neonatale, volevo sapere se è possibile allattare perché nessuno mi aveva detto niente e io ho cominciato a usare il tiralatte per portare al piccolo il mio latte , ma non c'è il rischio che prenda il CMV tramite il mio latte, e soprattutto se può essere pericoloso visto che è così prematuro ?
Grazie mille
Gentilissima mamma,
per i pretermine il latte di mamma E' CONSIDERATO UN FARMACO SALVA-VITA.
Ogni singola goccia di latte di mamma conta, perchè può concorrere a spostare le traiettorie evolutive del bambino.
La mamma dovrebbe estrarsi il latte ogni tre ore circa con un tempo di riposo notturno di 6-7 ore.
Non dovrebbe tirare il latte quando "sente il seno pieno", perchè ciò condurrebbe inevitabilmente allo stop della lattazione.
La mammella produce latte se viene tenuta sgombra. E' il segnale biologico "c'è un bambino che ha bisogno di latte"
Attenzione ai panni caldi sul seno !! Ho visto mamme ustionate.
Il calore se ce ne fosse bisogno dovrebbe essere molto lieve. Non serve a sciogliere il latte, ma a simulare la manina tiepida sul seno del bimbo che si attacca.
Un LIEVE massaggio prima e durante la spremitura può anche essere utile.
Indispensabile mettersi in un ambiente tranquillo, con luce soffusamente piacevole e guardare una foto del proprio bambino
(non è poesia, ma fisiologia !)
Non esistono alimenti pregiudizialmente vietati (per es. aglio, cipolle, broccoli etc.)
La grandissima parte dei farmaci sono compatibili.
Per quanto riguarda il problema (o non-problema) Cytomegalovirus le allego il paragrafo ad esso dedicato dalla position statement congiunta ufficiale delle società scientifiche materno - infantili italiane.
Cordiali saluti
Dott GG
Allattamento al seno e uso del latte materno/umano.
Position Statement 2015
Citomegalovirus
Le donne che hanno contratto un’infezione da Citomegalovirus (CMV) prima della gravidanza, nella quasi totalità dei casi, elimineranno CMV nel latte nelle prime settimane dopo il parto (in percentuale e con cariche più elevate dalla 2a alla 8a settimana). L’infezione da CMV può quindi essere trasmessa col latte materno.
L’allattamento al seno è sempre consigliato nel neonato di età gestazionale > 32 settimane. Qualche dubbio si ha invece per il neonato di età gestazionale più bassa in cui sono state segnalate manifestazioni simil-settiche e per il quale sono state variamente raccomandate pratiche volte a ridurre (congelamento del latte materno a -20°C) o a eliminare (pastorizzazione Holder) la presenza del virus nel latte (148).
Nonostante la recente documentazione di esiti neuromotori (peraltro modesti) nei pretermine nutriti con latte materno di donne citomegalovirus positive (149, 150), le più recenti indicazioni, data la relativa rarità della sepsi da CMV in neonati prematuri alimentati con latte materno fresco o congelato (~2.5%)(151) sono quelle di allattare tutti i neonati prematuri con latte materno fresco, visto che i benefici (in particolare la prevenzione della NEC) prevalgono (23, 152).
Lanzieri TM, Dollard SC, Josephson CD, et al. Breast Milk-Acquired Cytomegalovirus Infection and Disease in VLBW and Premature Infants. Pediatrics. 2013;131:e1937
Grazie mille per la risposta , se possibile vorrei chiedere un'altra cosa riguardo l'allattamento, ne produco veramente tanto latte , in 24 h anche più 4/5 biberon da 250 ml , quindi sui 1000/1250 ml , ho il seno piccolo ed è aumentato di 2 misure , mi fa male , cerco di tirarlo ogni 3 ore ma dopo massimo 1h e mezza /2 il seno comincia a gocciolare , e molto pieno e duro , di notte mi sveglio ogni 3 ore per tirarlo se no non riesco a riposare dal dolore , non ho febbre , ma solo il seno durissimo e dolente sempre anche dopo aver tirato il latte . È da una settimana che ho questo problema e non riesco in nessun modo alleviare questo aumento di latte .Come potrei diminuire la eccessiva produzione di latte ? Grazie mille ancora
Dalle nostre parti diremmo che Lei "è persa nel bene" !
Di solito le mamme dei prematuri hanno il problema inverso, sia perchè la gravidanza si è interrotta prima e la preparazione ormonale fisiologica con essa, sia per lo stress, sia per il ritardo nella stimolazione e dell'avvio della spremitura del seno.
Io cercherei di tenermi questo "bene" molto caro e di congelare il latte estratto ed eccedente il fabbisogno giornaliero del pupo a costo di comprare un nuovo frigorifero o farmelo prestare se dovessi saturarlo. Conviene congelare con stock di 180-200 cc circa. Alle volte il latte scongelato (scongelamento lento dal freezer al frigo o a temp ambiente, mai micro-onde).
Io sono abbastanza sicuro che la produzione si calibrerà da sola. Non cerchi di bloccarla o rallentarla con rimedi della nonna tipo reggi-seno stretti o piccole fasciature o ... peggio farmaci.
Che il seno arrivi a diventare duro però non va bene ... esprime pur sempre uno stato di sofferenza della ghiandola.
Potrebbe provare a decelerare questa lattazione prodigiosa con ... una tazza di tè verde al giorno, meglio se a giorni alterni o solo per un paio di giorni. Il tè è un blando vasocostrittore e riducendo lievemente il supporto ematico alla mammella ne riduce lo stato di pienezza. L'ho usato in passato in caso di ingorghi recidivanti con buoni risultati.
Stia bene attenta però a sospenderlo alla primissima sensazione di rallentamento del flusso.
Il Suo LATTE E' TROPPO PREZIOSO.
Un caro saluto a Lei ed ai colleghi della UTIN
Dott GG