Ascesso mammario ! Posso continuare ad allattare ?

Data pubblicazione: 8-set-2020 20.46.20

Buongiorno Dottore,

Ho letto le Sue risposte ad alcune mamme e mi sono sentita in un porto sicuro...scusi il disturbo, Le racconto la mia storia: purtroppo dopo il parto ho avuto delle complicazioni con L’ allattamento, ho inciampato in un brutto ingorgo e in un principio di mastite, per la quale ho avuto febbre a 40 per più giorni e in aggiunta ho avuto delle ragadi (in via di guarigione tutt’ora) superato detto periodo ho però riscontrato nei giorni a seguire un dolore al seno sinistro come se ci fosse sotto un livido e con il passare dei giorni si è creata una palla che con il passare dei giorni è diventata sempre più grossa, calda e dolente e non solo al tatto!

Nel frattempo io continuo ad allattare esclusivamente al seno.

Poi mi sono ritrovata in uno stato di malessere generale, con temperatura sempre al limite della febbre e dolori forti al seno e alle gambe, fiato corto e a fatica alzavo il braccio sinistro a causa del dolore e di questa “palla”che sentivo tirare.

Dopo infinite volte che mi hanno visto le ostetriche dicendomi che si trattava di ingorgo ( senza preoccuparsi di farmi guardare da un medico)sono tornata in reparto dove ho incontrato un ginecologo che ha preso in mano la mia situazione, mi ha fatto eco e la diagnosi è stata quella di ascesso di 5 cm colmo di pus, inutile dirle che me L ha fatto drenare da un chirurgo e che da giorni faccio medicazioni ma ieri, mi è stato ordinato dalla senologa la sospensione dell allattamento Dal seno malato, (dal quale fuoriesce ancora del pus) sostiene che il latte è contaminato e che passerei L infezione alla bambina.

Io sono in pessimo stato perché oltretutto il seno malato è quello che produce tre volte tanto L altro, come posso fare? Venerdì arriva l esito della coltura del latte che ho fatto questa mattina, ma come posso fare fino a completa guarigione del seno? Tiro il latte dal seno malato e ogni volta che vedo quanto ne devo buttare è un colpo al cuore, la mia bimba si attacca dall altro lato ma la vedo nervosa perché si svuota e le mancano proprio quei 50 grammi in più che prendeva dall altro seno quando finiva di poppare!

Non appena finisce uso tiralatte per aumentare la produzione da quel lato, ma non me ne faccio una ragione!!!

Davvero rischio la contaminazione del latte? Davvero devo sospendere L allattamento?

Grazie infinite Dottore!

I migliori saluti

Gentilissima mamma,

sono davvero addolorato per la piega che ha preso il Suo allattamento, che da momento gioioso e solare rischia di colorarsi di nero.

La gran parte dei problemi del seno in allattamento scaturisce dal mancato, totale svuotamento dello stesso.

Il seno è un organo dinamico, come le ghiandole salivari, il fegato, il rene etc.

Per conservarsi in buona salute DEVE LAVORARE e LAVORARE BENE. Deve svuotarsi !

Per svuotarsi ha bisogno di posizione bimbo e mamma adeguati, un attacco del pupo "a bocca di leone" (e non in punta stile ciuccio), che si evitino gli arbitrari dieci minuti per lato e gli intervalli di tre ore per far "riposare il pancino" del bambino, che la mamma sia allertata a guardare con estremo sospetto ogni nodulino e "zona tesa e piena" e reagisca di conseguenza con drenaggio manuale o con tiralatte, che le mastiti si bombardino al loro inizio con antinfiammatori e tiralatte a pioggia, che se inizia la febbre alta che dura da più di 24 ore si aggiungano prudenzialmente degli antibiotici (amoxicillina-clavulanico in primis).

L'ascesso è all'apice di questa catena di eveneti. Richiede il drenaggio anche con una semplice siringa ecoguidata e/o l'inserimento di un "tubicino di scarico".

Le faccio un bel "copia ed incolla" di quanto scrive il manuale UNICEF / OMS del corso 20 ore per operatori sanitari a proposito del trattamento dell'ascesso, pagina 71, 1° paragrafo

"Trattamento dell’ascesso mammario •Se una mastite non è trattata precocemente, si può sviluppare un ascesso mammario, cioè una raccolta di pus nel seno. Il gonfiore è doloroso, a volte con l’aspetto di una contusione. •Un ascesso dev’essere aspirato con una siringa o drenato chirurgicamente. •La madre può continuare ad allattare se il tubo di drenaggio o l’incisione è abbastanza lontano dall’areola e non interferisce con l’attacco.13 •Se la madre non può o non vuole allattare dal seno colpito, deve spremere il latte. Il bambino può riprendere ad allattare da quel seno non appena inizia a guarire (di solito 2-3 giorni). •La madre può continuare ad allattare dal seno sano. •Una buona gestione della mastite dovrebbe permettere di prevenire gli ascessi" (sessione 12: problemi del seno)

Quindi come vede nessun rischio, nessuna allusione alla possibilità che il latte "appestato" faccia del male al pupo allattato.

Continui a scaricare il seno ! Si curi pure ed allatti con serenità (speriamo)

Cordiali saluti e .. complimenti per il Suo impegno di mamma.

Dott GG

PS: ATTENZIONE ogni ingorgo produce una situazione infiammatoria a cui residua un minimo di fibrosi che a sua volta distorce l'architettura COMPLICATISSIMA dei dotti galattofori e predispone a nuovi e peggiori ingorghi !!!

Nel caso di un ascesso l'infiammazione e l'alterazione dei dotti sono ancora più significative quindi c'è da stare attenti ancora di più.

L' unica situazione che controindica (in Italia) in maniera assoluta l'allattamento per motivi infettivi è l'AIDS

Grazie Dottore!!!grazie infinite ho letto ora la Sua mail con i lacrimoni negli occhi!

😭

Ad ogni biberon buttato non mi faceva male la ferita con zaffo dell ascesso drenato ma il cuore ...Quindi non vi è rischio di infezione alla bimba? Mi hanno terrorizzato dicendomi che potrebbe prendere i germi contenuti nel latte contaminato e la fare stare male

😭

Vorrei poter fare la cosa giusta senza compromettere la saluta di mia figlia!

La ringrazio infinitamente per la sua mail rassicurante!

I migliori saluti

Diffidi dalle "opinioni personali", comprese le mie.

Si affidi alle indicazioni, alle procedure, alle linee guida VALIDATE e FONDATE SULLA medicina della evidenza, in base alla quale NON sussiste rischio infettivo in caso di ascesso.

Anzi ! Se esiste un rischio, è quello di MINORE APPORTO di latte di mamma e ridotta esposizione ai suoi specifici ed insostituibili fattori di crescita ed immunologici

Allatti !

Dott GG

PS: Ha letto il manuale allegato pagina 71 ?

E' un documento guida per TUTTI gli operatori sanitari del mondo

Grazie Dottore!

Infinitamente Grazie, ero davvero combattuta ma Lei mi ha davvero dato il coraggio di cui avevo bisogno e alla fine ho seguito il mio istinto continuando ad allattare!

La Sua pagina è di grande aiuto e supporto notevole per le mamme!!

Un abbraccio pieno di gratitudine