Data pubblicazione: 4-dic-2014 10.49.29
salve, mi chiamo ... vivo a Milano ho avuto il suo contatto da una mia amica, volevo delle info per l'allattamento. Ho partorito il 19 novembre e sto allattando mio figlio solo al seno. In teoria lui dorme verso le 22.00/ 23:00 la sera poi si sveglia intorno alle 2:30/3:00 ( ma non sempre, alcune volte salta la poppata perchè dorme. Al mattino si sveglia intorno alle 5:00/ 60:00, poi alle 9:00 altra poppata. poi alle 12:30/13.30 poi alle 17:00 e alle 19:00/20:00 circa. Le poppate possono durare dai 20 minuti a un ora e mezza. sarebbe perfetto tutto, lui riempie i 6 pannolini ma Io al mattino verso le tre ho il seno pieno di latte, tanto che fuoriesce anche da solo e un dolore atroce, sopratutto quando non si sveglia per la poppata delle 3:00. faccio impacchi con un panno tiepido e con foglie di verza, prendo ibuprofene 400 per 3 volte al di ma il dolore sopratutto al seno destro non si placa, e quando lui si attacca mi viene da piangere dal dolore. Mi hanno sconsigliato di usare il tiralatte perchè andrei a stimolare ancora di più la produzione del latte, e vorrei non usare latte artificiale e ciucci. Mi han detto che devo resistere il primo mese finchè l allattamento si regolarizza. Lei può darmi qualche parere per questo dolore?
Carissima mamma,
un mondo di auguri per la Sua nuova esperienza
Devo dire che a seguire la Sua cronoscalata mi é venuta un pò di confusione. ...
L'allattamento al seno E' un evento naturale, quindi non c'é speranza di normalizzare le poppate secondo ritmi ed orari che non possono che risultare oppressivi ed innaturali !
Nel Suo caso, coppia mamma - bimbo a 14 gg dal parto, siamo in piena onda magmatica di spinta alla lattazione, che significa maturazione, sviluppo, ipertrofia delle cellule ghiandolari della mammella e dei circuiti ormonali che la governano.
Per stabilizzare tutto ciò é necessario un periodo di 20-25 gg di attacco frequentissimo (ancor più di quello che Lei riferisce...), tanta pazienza e tanta decisione. La mammella nella sua esuberanza incontrollata può "esagerare" e calibrare male la produzione, cioé ingorgarsi in parte oppure in toto.
Il SUo racconto sembrerebbe indicare una situazione troppo spesso pelo pelo proprio con l'ingorgo, con mammella tesa, pesante e dolente. La inviterei caldamente a smontare questi episodi sul nascere, estraendo tempestivamente latte (previo massaggio leggero, soft, con la mano a piatto verso il capezzolo secondo i vari quadranti) o tramite bocca-bambino (meglio) oppure, se costui non risulta interessato, mediante un buon tira latte.
L'ingorgo é sempre un enorme rischio !! 1) l'accumulo di latte inibisce la produzione di altro latte 2) la pressione intraghiandolare mette in sofferenza le cellule alveolari 3) la morte di queste cellule rende possibile la deriva di un pò di latte nel tessuto peri-ghiandolare con reazione infiammatoria anche violenta, dolore e peggioramento dell'ingorgo.
Le ricordo che il latte estratto può essere raccolto in un vasetto di vetro sterilizzato mediante bollitura precedentemente e conservato in freezer per diversi mesi. In frigo può stare anche tre gg, ma in atto non credo Le serva ...
Il ciuccio toglierebbe spazio e tempo al seno e renderebbe più facile l'insorgenza di un ingorgo, oltre che a diseducare il pupo ad una corretta presa sul seno.
Scaricando bene e tempestivamente le mammelle non Le servirà alcuna compressa di Ibuprofene o foglia coppata di verza.
Segua le richieste del Suo bambino lo attacchi non appena manifesta gridolini e/o smorfie, non attenda il pianto (un segno tardivo ed angosciato di richiesta)
Un caro saluto
Dott GG