Data pubblicazione: 7-apr-2015 20.21.05
salve dott giordano ,ho avuto modo di conoscerla poco tempo fa al gruppo benessere mamma bambino …. , e in quella occasione oltre agli argomenti trattati , ho conosciuto questo sito e le faccio i complimenti per il suo lavoro . Mi è' stato utile leggere i post delle altre mamme e le sue risposte , così non mi sento sola con le mie difficoltà nell' allattamento.le rappresento la mia situazione per poter avere qualche consiglio o suggerimento. Il 13 marzo e' nata mia figlia ed era ancora di 35,3w .appena nata è andata in utin . La mia bimba di 44 cm e 2170 gr cmq stava bene e respirava da sola , e' stata riscontrata solo qualche crisi dovuta al calcio che dopo 2 gg si è risolto. Io l ho vista dopo circa 7 ore e si immagini come stavo quando ho visto questo scricciolo indifeso che non potevo coccolare come volevo !!! Sorvolando i miei stati d'animo , la bimba già era stata alimentata perché volevano vedere se si alimentava da sola col biberon, cmq io ho manifestato di volerla allattare e mi hanno dato gli orari in cui potevo accedere e infatti alle poppate successive provai ad attaccarla ancora con poco successo e nel frattempo mi tiravo il colostro per darlo alla piccola( e qui ringrazio una infermiera R dell utin che mi ha spiegato come fare ) , invece l indomani una gentilissima dottoressa (con molto garbo .........)mi ha detto che la bambina non doveva rischiare di mangiare poco perché dovevano monitorare quanto mangiava quindi non era il caso di allattare. Fortunatamente al 3 giorno di vita èpassata in semi intensiva e li ho cominciato piano piano ad attaccarla , con delle difficoltà legate al fatto che avendo gli orari la piccola si doveva attaccare all orario e non a richiesta !!!cmq ho continuato e poi ho iniziato a usare il tiralatte e lasciavo il latte per le poppate ma riuscivo a coprire 3 o 4 poppate su 8 , il resto era artificiale . Finalmente all' ottavo giorno di vita la mettono in uscita perché era in crescita e dopo il calo di circa 90 gr , aveva recuperato il peso di nascita . Era 2200 gr! Arrivata a casa non ho neanche comprato il latte artificiale ed ho cominciato col latte materno a richiesta e tutto va bene soprattutto la crescita della bambina e sia al controllo in ospedale e sia dal pediatra consigliano di continuare , cresce di circa 30 gr al giorno. Adesso a 25gg pesa circa 2700 gr . L unico neo è la comparsa dopo pochi giorni di allattamento esclusivo di ragadi , ho delle lacerazioni sul capezzolo, che sono dolorose, mi rendono il momento dell attacco traumatico ! La crescita del mio piccolo scricciolo e il sostegno di mio marito mi aiutano a non mollare . Ho provato di tutto , crema con lanolina, fitostimoline, vea oil, latte materno sopra i capezzoli e tette senza reggiseno per far cicatrizzare , non metto le coppette per mantenerle asciutte , ma niente . Per 3 gg ho provato a non attaccare mia figlia e ho tirato il latte col tiralatte e gliel ho dato con il biberon , ma già al 2 giorno senza attaccarla il latte tirato e quello che avevo congelato non le bastavano, non riuscivo a tirare latte a sufficienza e sono dovuta ricorrere al latte artificiale per una poppata . Il 3 giorno lo stesso quindi al 4 l ho riattaccata e da 2 gg siamo di nuovo solo col latte materno ma con le ragadi sono sempre al punto di partenza, soprattutto da un lato. Ho controllato l attacco e sembra buono , pancia a pancia , non tenerla dal culetto ma dalle spalle, bocca aperta ( anche se ha la bocca piccolina)e labruccio di sotto controllato . Cosa fare?? Anche la bambina mi sembra più inquieta ...certo mangiare col biberon e mangiare al seno non è lo stesso !!!!io non voglio demordere. Ma il dolore è molto fastidioso e rende poco serena anche me perché non posso godermi l allattamento. Oltre questo ,capita che la bimba per diverse ore non si attacca , anche 7 ( tipo dalle 3 di notte alle 10 di mattina) ,e quindi il seno sembra scoppiare , ed è molto duro, poi dopo che si attacca tutto risolto. È normale ? Scusi se sono stata prolissa .grazie
Gentile mamma,
auguri per la Sua nascita e complimenti per la Sua coraggiosa ostinazione !
La Sua esperienza ricalca quella di migliaia altre mamme che in tutta Italia hanno avuto una nascita c.d. late preterm cioè prima del termine (delle 37 settt + 1) ma non troppo.
Ci sta l'ipocalcemia (praticamente obbligatoria), il distacco dalla mamma (peraltro non particolarmente lungo. C'é di peggio !)
La non perfetta aderenza di noi sanitari alle esigenze di una mamma, in gran parte però dovuta, sec. me, non tanto a carenze umane, ma a problemi organizzativi e culturali) , CI STANNO LE RAGADI !!
Mi complimento ancora perché dalle Su parole mi rendo conto che Lei ha fatto i Suoi "compitini a casa" leggendo in lungo e largo le mail delle altre mamme sul ns portale.
Quindi, sa bene che una boccuccia piccolina come quella di un pretermine é pressocché orientata a produrre
le ragadi nella mamma, ovviamente con la concausa delle solite comprensibili imprecisioni di allineamento, di attacco e soliti vizietti di mamma (bavaglino che si spiegazza sul mento, copertina "a mummia" o "a salciccia" per il timore del freddo e che nega il contatto fisiologico, l'inclinazione giusta del collo etc. )
La buona notizia é che la boccuccia cresce ed in fretta insieme al bimbo, migliorando la presa sull'areola e l'efficacia del drenaggio.
La brutta notizia é che la lattazione é un delicato processo fisiologico sempre lì per lì per esaurirsi se il latte non venga estratto più che bene, per l'ingorgo incipiente, per il dolore delle ragadi, etc.)
L'ingorgo più o meno significativo (e doloroso !) é un fortissimo segnale di stop per la lattazione , come dire "Tu mammella non produrre più latte perché non c'é un bimbo che estrae la quantità prodotta ! "
Quindi, in una strategia di attesa o meglio di "tenere la posizione" la mammella va svuotata bene ed assiduamente: Massaggi (delicati) verso la' areola, tiralatte con coppa adeguata, se ce ne fosse bisogno applicazione di panni caldo (cioé tiepidi = attenzione alle scottatture !) - umidi e lavorarci su sino a che il seno NON DIVENTI MORBIDO CIOE' "VUOTO".
Il latte va estratto sino all'ultima goccia di latte ed anche due o tre minuti dopo che é uscita l'ultima goccia.
L'estrazione va ripetuta ogni tre ore !
NON E' AMMISSIBILE UNO STACCO DI 7 ORE COME QUELLO DA LEI DESCRITTO !!!!
E' praticamente inevitabile la realizzazione di un INGORGO INFIAMMATO, poiché le cellule ghiandolari vanno in sofferenza, muoiono e le goccioline di latte di espandono nel tessuto connettivo circostante attivando una spiccata reazione infiammatoria.
Pertanto se il dolore ed il rossore fossero importanti tutti gli specialisti di allattamento consigliano Ibuprofene 200 mg per os (moment CPR) tre volte al giorno, a meno che non si soffrra di gastrite o colite.
Tutti gli impiastri che Lei ha enumerato (VEA oil, Lanolina, etc. etc.) non servono a nulla se non si migliora l'attacco
Bocca aperta a Leone, seno BEN ESPOSTO (mamma denudata), bimbo in linea testa spalle culetto, braccino che sta sotto lungo il fianco e NON davanti il petto, bambino denudato per capire meglio eventuali errori di posizione.
Ma suzione o non suzione, attacco o non attacco, resta obbligatorio svuotare regolarmente il seno come Le ho scritto sopra !
La bambina può essere spinta con il poppatoio con latte di mamma o (pazienza) con formula:
NON E' una sconfitta, ma solo una strategia !
La bambina deve crescere e la mamma deve mantenere la propria lattazione e la propria serenità sino al momento tanto sperato in cui l'allattamento come attacco e ritmo, vada liscio.
Questo é il mio suggerimento: svuoti il seno e spinga la bambina con il latte estratto e, se necessario, con la formula.
Non smetta mai di attaccare la pupa al seno, scegliendo però i momenti di NON fame e NON esasperazione (no pianto).
Successivamente si potrà ri-educarla, ri-abilitarla al seno
restiamo in contatto e continui a leggere le mail delle altre mamme come sta già facendo.
Complimenti ancora.
Dott GG