Data pubblicazione: 1-feb-2021 21.18.27
Buongiorno,
Ho partorito con parto cesareo il 20 gennaio.
Fin da subito la bambina si è attaccata male e mi ha causato ragadi e sangue.
La prima settimana ho rischiato di perdere i sensi più volte,dal dolore. Ma ho voluto resistere.
Da qualche giorno, oltre al dolore ai capezzoli ho i seni infiammati, rossi e caldissimi.
Ho provato di tutto
Lanolina
Esagen
Vea oil
Coppette d'argento
Uso i Paracapezzoli mam(che alleviano il Dolore)
E adesso ho messo anche le coppe medela che mi evitano lo sfregamento sul reggiseno (insopportabile).
Stanotte ho seguito i suoi consigli sul forum
Ho Preso mezza tachipirina alle 6.15, dopo aver allattato e ho tirato il latte (non riesco più di 50 ml).
Lei l'ha bevuto velocemente e già piange di nuovo... Sembra avere fame.
Non so come comportarmi.
Adesso ho pure dolori articolari e brividi di freddo. Il seno è a chiazze rosse.
Ogni quantilo lo devo tirare?
Devo attaccare lei?
Non so più cosa fare.
Confido in un suo prezioso aiuto,
La ringrazio anticipatamente e le auguro una buona giornata.
Cordialmente
Gentile mamma,
spiacente che la Sua esperienza di allattamento sia iniziata in maniera così traumatica.
La causa più probabile dei Suoi disagi è da collegare ad un attacco non funzionale.
Il bambino trasferisce il latte dal seno alla bocca aprendo la bocca a forno poggiando il mento, portando la lingua in avanti e chiudendo con il labbro superiore. Di norma c'è una semiluna di areola ben visibile davanti il naso.
Il collo è un pochino pochino inclinato in alto.
Affinchè questo attacco sia possibile la mamma deve assumere una posizione rilassata con le spalle ben poggiate su un sostegno e non certo seduta con le gambe a penzoloni e le spalle accoppate in avanti ed il bambino che scivola sulle ginocchia.
Le consiglierei una posizione semireclinata, seduta a letto, poggiata alla spalliera con un cuscino dietro le spalle, le gambe un pò ripiegate.
Scopra il seno il più possibile. Tolga il bavaglino al bambino e lo lasci con il solo body a "familiarizzare" con il seno, anche senza necessariamente attaccarsi, anche solo per dormirci sopra. I vestini confondono sia la mamma che il neonato.
I capezzoli infiammati guariscono prima se lasciati scoperti. Il seno, quasi sicuramente, sarà un pò ingorgato e duro. Va svuotato completamente o manualmente o con tiralatte. Eviti i panni "caldi", tanto consigliati in giro (infiammano di più).
Le ricordo che allattando può assumere qualunque alimento che è solita consumare (quindi anche i famigerati aglio, cipolle e broccoli, etc. )
Tutti gli artifici che Lei ha citato forse possono aiutare un pochino (a parte i paracapezzoli, difficili da usare e da lasciare il prima possibile), ma non servono a nulla se non si ottimizza posizione ed attacco.
La invito a consultare il portale Allattamenti Riuniti, a consultare la funzione "cerca nel sito" in alto a Dx (metta le parole chiave: attacco, ingorgo, alimentazione madre, farmaci, conservazione latte etc.
Cordiali saluti
Dott GG
PS
Il bambino va attaccato ogni volta che mostra il desiderio (smorfie e ricerca: NON IL PIANTO che è un segnale tardivo).
Il ciuccio va eliminato per tutto il primo mese di allattamento per la possibile interferenza che può comportare (secondo alcuni meglio non darlo mai)
Buongiorno,
La ringrazio per la disponibilità e per la sua risposta tempestiva.
Ho tolto i Paracapezzoli così come mi ha consigliato.
Ieri ho avuto 38 e 4 di temperatura e ho preso 3 tachipirine, 2 da 500 e 1 da 1000.
I seni continuano ad essere rossi e bollenti.
Con il tiralatte non tiro più di 20 ml a seno.
Non so cosa fare, sembra sempre affamata.
Ho paura che il latte non le basti.
Cordialmente
In questo momento è prioritario gestire l'ingorgo infiammato che la sta tormentando.
L'ibuprofene, in quanto antinfiammatorio, è più indicato della tachipirina che seda solamente la febbre ed un pò il dolore (il paracetamolo ha scarsissima azione antifiammatoria).
A meno che non soffra di gastrite o altra controindicazione medica personale o allergia, la dose indicata è di una cpr da 200 mg tre volte al giorno dopo i pasti.
Se la febbre dura più di 24 ore è d'obbligo la terapia antibiotica (l'antifiammatorio è inevitabile), amoxicillina-clavulanico 1 gr due volte al giorno per 8-10 gg. (sempre a meno che non vi siano controindicazioni legate alla Sua storia personale) .
Il latte va drenato con tiralatte molte volte al giorno ! Praticamente ogni tre ore. Non solo quando proprio non se ne può più. Aiuta la doccia con acqua tiepida.
Il seno "bollente" ed infiammato si controlla anche con applicazioi di panni freschi (il reggiseno tenuto in frigo oppure panni un pò umidi freschi). Evitare i panni caldi.
La prego di consultare il portale Allattamenti Riuniti, la funzione cerca nel sito.
Quanto Le ho scritto è di immediato reperimento purchè si usino le parole chiave giuste : ingorgo, infiammazione, mastite, febbre, drenaggio etc.
La prego di intervenire al più presto. Una mastite lasciata a sè stessa può evolvere in ascesso mammario !
Il Dostinex, che Le potrebbero consigliare per bloccare la lattazione NON risolve l'ingorgo infiammato / mastite già strutturatasi. Serve solo a non allattare mai più.
Renda il seno morbido e poi cerchi di attaccare come Le ho scritto nella precedente mail.
Buona serata
Dott GG