Data pubblicazione: 3-set-2016 14.15.08
Buonasera dott. Giordano,
mi chiamo ..... ed ho seguito tutti i suoi incontri.
Ho partorito un bellissimo bambino di 3930 kg il ... agosto al Cervello.
Fin da subito l'ho attaccato al seno.
Adesso però mi sento un pò scoraggiata e giù di morale, ed ecco il motivo per cui la contatto.
Mio figlio sta tutto il giorno attaccato al seno, 24 ore su 24 ma piange non appena lo stacco, non sembra mai sazio e soddisfatto.
Si addormenta solo quando lo metto disteso sul mio petto la notte e in questo modo non si sveglia riuscendo a dormire anche 6 ore di fila.
Ma non vuole stare nella sua culla maiii e di giorno è un vero inferno...
Non capisco se sono capricci o semplicemente se vuole ancora latte.
Cosa posso fare?
La prego mi dia qualche suggerimento.
Ho pure provato ad integrare la poppata al seno col mio stesso latte precedentemente tirato col tiralatte ma nulla ...sembra sazio ma dopo due minuti piange di nuovo...
Mi aiuti...
Gentilissima mamma,
complimenti e tantissimi auguri per il Suo bellissimo bambino.
Capisco bene la Sua stanchezza in una prova veramente epica nella vita di una donna !
Il comportamento del Suo bebè è del tutto in linea con quello di un bimbo sano e vigoroso e ... pieno di legittime e fisiologiche esigenze. Come ho cercato di enfatizzare negli incontri nel primo mese e soprattutto nelle prime due settimane di vita il pupo ha assoluto bisogno del bonding fra le braccia della sua mamma. E' un bisogno "logico" e fisiologico: la mamma contamina il bimbo con il suo microbiota, gli sopisce gli ormoni dello stress, mette a riposo alcuni circuiti neuronali, lo riscalda, spinge potentemente l'allattamento (necessario un mese buono di stimoli: la mammella non è un rubinetto che si apre alla nascita). Il tutto per garantire la salute immunologica, neurologica, intestinale, renale, etc. etc. del bambino, compresa protezione contro tumori e leucemie.
E' del tutto normale che non voglia stare nella sua culla. Non si tratta di maliziosi capricci o strategie o complotti egoistici del bambino (l' innocente !!!) per schiavizzare la mamma. Sono comportamenti del tutto normali a cui la ns cultura anaffettiva attribuisce il significato di: coliche, latte insufficiente o di scarsa qualità, bambino criminale anti-mamma.
E' la classica situazione in cui tutti sono esperti ed offrono consigli non richiesti o colpevolizzano la mamma accusandola di essere troppo appiccicata al pupo e di rovinarlo per chissà quale viziatura psicologica.
Per consolarLa posso dirLe che questa é senz'altro la fase più impegnativa. Di solito alla fine del primo mese, quando i processi di maturazione della mammella si sono completati,
il bambino diviene più "buono" !
Resista: per una cosa ben fatta, é richiesto sempre un buon impegno.
E nulla é più impegnativo del fare la mamma.
Si faccia aiutare dove possibile dal papà.
Lo coinvolga, gli spieghi il significato dei vari momenti.
Ancora auguri.
Dott GG
PS SONO SICURO CHE ANDRA' TUTTO PER IL MEGLIO. RISENTIAMOCI.