Lavoro ed allattamento

Data pubblicazione: 16-giu-2014 20.58.35

Egregio Dottore,

dopo un paio di mesi torno a disturbarLa ancora per un Suo preziosissimo consiglio.

Il mio pupo ha da poco compiuto tre mesi, durante i quali ha sempre preso il mio latte (ad eccezione di tre o quattro poppate "artificiali" causa lavoro) anche attraverso il biberon con una media di circa 200 cc a poppata.

Da un paio di giorni ho però notato una diminuzione del latte che riesco a tirare e quando lo attacco al seno lui si innervosisce. Immagino che ciò sia dovuto al fatto che al lavoro riesco ad attaccarlo meno spesso, anche se utilizzo il tiralatte con costanza

Vorrei continuare ad allattarlo ancora per molto tempo,ma ho paura di non riuscire a produrre le sue "dosi"!

Può darmi un consiglio?

La ringrazio anticipatamente

Gentile mamma,

lavorare (magari lontano da casa) ed allattare é sempre una grande sfida per qualunque donna !

Come Lei ha ben detto la criticità sta nel numero di volte che il seno viene svuotato e sollecitato in una giornata.

Più é svuotato (con la bocca del bambino o con un tiralatte) e più latte produce e per più tempo.

Mi dice che il pupo prende tre o quattro poppate di formula (volgarmente "latte artificiale") al giorno ? Da 200 cc ? significa 800 cc / die e se é così é il fabbisogno di circa 5 1/2 Kg di bimbo.

Lei d'altra parte quante ore manca dal pupo ? Sono continuative ? Fa pausa pranzo e torna a casa e quindi può allattarlo ?

Innanzi tutto consideri alcune cose che le mamme spesso DIMENTICANO:

1) Il latte di mamma ha una bioattività ben superiore alla formula. Anzi é imparagonabile per la presenza di fattori di crescita. Per la crescita e lo sviluppo del pupo 100 cc di latte di mamma fanno (meglio) il lavoro di 200 cc di formula, tra l'altro una quantità che spesso si ritrova somministrata nei puponi nostrani, ma diciamo innaturale.

I bimbi in un contesto naturale, in un Eden ideale, mangerebbero poco e spesso.

Quindi per favore non pensi "se non arrivo alla dose di 200 cc - come con la formula - l'ho lasciato digiuno"

2) Il nervosismo potrebbe dipendere da altri fattori !! Prurito gengivale per es. - frequente a tre mesi quando comincia a portare le manine in bocca.

3) Potrebbe essere una manifestazione di "vendetta" sadica, in cui il pupo "gliela fa pagare" di essere stata assente !! Anche questo si rileva frequentemente !

Per favore No sensi di colpa ! Perché più ne ha e più ne lascia trapelare e più Lei-mamma "puzza" di colpevolezza e più é colpevole alla percezione del pupo che vede il mondo, la realtà mediata dall' espressione e dai gesti della mamma.

Quindi serenità: "sono stata assente perché inevitabile e non per cattiveria. Anzi per lavorare per te. Quando torno sono ti strapazzo ".

NO SENSI DI COLPA: sono una delle poche colpe delle mamme, perché al bimbo RIPETO fanno davvero male.

Per quanto riguarda l'effettiva quantità di latte prodotto, il volume, abbiamo detto, dipende dal numero di estrazioni.

Negli USA, le mamme lavoratrici, che tornano al lavoro dopo pochissimo tempo dal parto, allattano con latte di mamma estratto ed hanno nella borsetta o nello zainetto o nella borsa un tiralatte ed uno o più contenitori. Nelle pause-caffé si ritirano in bagno (sperando che ci sia un minimo di pulizia ed intimità) e si estraggono il latte come possono.

Estrarre il latte durante il turno di lavoro (una o due volte) aumenterebbe molto le Sue chances.

Le consiglio di usare il tiralatte previo massaggio (leggero e piacevole), applicazione di panni tiepidi ed umidi.

Senza prescia e senza ansia. Quello che viene viene. Anche 20-30 cc per volta

Il latte estratto può stare a temp ambiente anche estiva per 5 ore senza problemi.

Potrebbe anche prendere un pò di Peridon cpr o di Latte plus Milte (fitoestrogeni), ma io propenderei a lasciarli per una seconda fase.

Che ne dice ? Vuole / può provare ?

Auguri

Dott GG