Caffeina, allattamento misto, irritabilità
Data pubblicazione: 23-dic-2017 12.46.11
Buona sera, mi trovo in una situazione difficile, la pediatra e di conseguenza il mio compagno vogliono anzi mi stanno obbligando a interrompere l’allattaMento misto in quanto ,essendo che sono diabetica e vado spessissimo in ipoglicemia da quando allatto, mangio tantissimi zuccheri e ho assunto coca cola quasi tutti i giorni, che dicono stia assumendo di conseguenza mia figlia motivo per il quale non dorme ed è sempre nervosa. È vero che a causa del mio latte passano zuccheri e caffeina quindi mia figlia è così nervosa al punto di nn dormire? In 24 ore dorme 3/4 ore max.
Interrompere mi causa molto dolore e mi sono promessa di non bere più coca ma il mio compagno non vuole saperne, vuole che venga nutrita con L artificiale.
Grazie per la risposta.
Gentilissima mamma,
la caffeina in sè è ritenuta una molecola "safe" cioè sicura in allattamento.
Talmente "safe" che la quantità massima limite consigliata non è ben precisata.
In genere si raccomanda (in via estremamente prudenziale) di non assumere più di 300 mg al giorno.
D'altra parte esistono anche studi che riguardano assunzioni di 750 mg / die. I valori trovati nel latte di mamma oscillavano da 5 a 15 mg per litro (sottolineo litro !!)
Per assunzioni significative (MOLTO ALTE !!!!!) e, soprattutto, croniche (ogni giorno tantissimo per molte settimane mesi) sono stati segnalati casi isolati (LEGGI rari) di irritabilità ed insonnia.
Ma questi sono solo numeri.
Per capire l'inconsistenza del problema occorre tradurre in termini di alimenti.
Una lattina di coca cola (330 ml) contiene circa 40 mg di caffeina.
Una tazzona di caffè americano (la c.d. mug) nel contiene da 100 a 140 mg.
Quindi, per superare il prudentissimo limite di 300 mg / die Lei dovrebbe bere almeno 2 litri e mezzo di coca cola al giorno oppure più di tre o quattro tazzone di caffè (quelle da 200 ml)
Certo, c'è chi sostiene la teoria delle bollicine magiche: bevendo roba gassata le bollicine per chissà quale magia fisiologica verrebbero assorbite intatte dall'intestino, camminerebbero nell'albero vascolare, sarebbero concentrate perfidamente a grappoli nel latte di mamma che risulterebbe così schiumeggiante e pronto a dare coliche al povero pupo allattato.
Stessa storia con la pasta e fagioli che sviluppa aria e provoca coliche ai lattanti oltre che feci brutte .
Gli zuccheri non passano sic et simpliciter nel latte, ma solo attraverso un complesso processo metabolico che produce la giusta quantità di lattosio (non glucosio).
Non è che la mamma diabetica abbia di per sè il latte più dolce, per capirci !
Fra i milioni di effetti benefici, l'allattamento da parte di una mamma già diabetica porta il più rapido ritorno al peso pregravidico, un migliore assetto metabolico (leggi grassi) e in via indiretta il migliore controllo del diabete.
Quindi, la Sua lamentata tendenza alla ipoglicemia potrebbe essere semplicemente un epifenomeno POSITIVO della ricaduta dell'allattamento sul Suo metabolismo.
Pertanto, riterrei che dovrebbe rivedere la terapia ipoglicemizzante in base alle migliorate esigenze attuali !
In ogni caso, a prescindere dell'allattamento, consiglierei l'assunzione di zuccheri COMPLESSI per contrastare un eccessiva caduta glicemia ... leggi pane, pasta, patate, etc.
Continuando un ragionamento puramente scientifico, il latte di mamma (come La Sua Pediatra potrebbe confermare) è ricco di triptofano (precursore della serotonina un mediatore del relax e dell'equilibrio) che tra l'altro ha dei picchi proprio nel tardo pomeriggio per accompagnare il sonno tranquillo dei bambini.
La formula (comunemente "latte artificiale") contiene in varie miscele proteine del latte vaccino che tra le altre cose sono invece povere di triptofano, ma ricchissime in aminoacidi cosiddetti "ramificati" precursori dei mediatori dell' attività e della pronta reazione come la dopamina e l'adrenalina.
Quindi, volendo riequilibrare l'umore e la disposizione al sonno (come sottoscriverebbe anche la Sua Pediatra) la cosa ovvia da fare sarebbe AUMENTARE la quota di latte di mamma e ridurre quella di latte artificiale, pardon formula.
Ma perdiamo di vista il significato in termini di salute del latte di mamma, l'abbattimento in termini di rischio tra le mille altre cose (lo chieda alla Sua Pediatra) di:
bronco polmonite del lattante,
bronchiolite,
morte improvvisa del lattante,
enterocolite necrotizzante,
morbo di Chron,
rettocolite ulcerosa,
diabete di primo tipo,
diabete di secondo tipo,
ipercolesterolemia familiare,
Leucemia mieloide,
Leucemia linfatica,
etc. etc. etc. etc.
Quindi, senza necessità alcuna crocifiggerci come vorrebbero i non-informati (diciamolo pure: gli ignoranti), ma libere di mangiare (anche aglio cipolle e broccoli, funghi, legumi, pesce, crostacei etc) e bere (anche la coca cola, di cui sono entusiasta sostenitore) e fare farmaci (dal voltaren, al moment agli antibiotici),
quale potrebbe essere il motivo di macellare un allattamento così importante (e per di più già sacrificato: ma quanto è misto !?) se non una vaga, incomprensibile antipatia ideologia ?
Posso solo dirLe di continuare ad allattare in tutta libertà !
Porgo i miei più cordiali auguri di Natale e di un migliore 2018
Dott GG
Grazie mille per la sua risposta.
Mia figlia prende il latte artificiale 4 volte nelle 24 ore, tutto il resto è mio latte...
comunque ringrazio ancora per la sua risposta, cercherò di difendermi da questi concetti arretrati e ignoranti. Buone feste