Aumentare il latte - "integrazione" - ritorno al lavoro

Data pubblicazione: 10-mar-2017 18.54.19

Buonasera Gentile Dottore,

Le ho scritto circa un mese fa per chiederle consiglio sul mio percorso di allattamento misto.

Ho seguito il suo principale consiglio di stare serena e "mantenere la posizione" riguardo la quantità di LA integrato, anche se è andata diminuendo sempre più. Adesso ne prende in media 80-100 ml al giorno e a volte meno.

Nonostante ciò mio figlio continua a crescere e ad oggi pesa 5.870 kg (tra 2 giorni compie tre mesi) ed è lungo 64 cm.

Da circa una settimana però ha cominciato a diventare nervoso durante le poppate pomeridiane e serali, staccandosi dopo 10 minuti piangendo e urlando.

Mi stavo preoccupando sulla possibilità di una diminuzione del mio latte per colpa del biberon. Ma riflettendo bene ho pensato potesse essere una sua pigrizia nel ciucciare il seno...e allora mi sono cimentata nel creare un D.A.S. casalingo e dargli l'extra con quello.

Sta andando meglio. L'ho pure pesato quotidianamente negli ultimi 3 giorni per capire se continua a crescere con questo sistema perché ha preso solo 50-60 ml di integrazione (é cresciuto in media 35 gr al gg).

Non so però come gestire questa alimentazione. Lui normalmente mangia da entrambi i seni ad ogni poppata...quando devo dare l'integrazione? Al primo seno quando è tranquillo? O devo farlo al secondo seno?

La prima volta l'ho dato alla fine della poppata ma era così nervoso che non si è più attaccato.

Le volevo inoltre chiedere dei consigli in merito al tiralatte. Ho ripreso a lavorare due giorni a settimana per poche ore (al massimo salto una poppata), ma due volte al mese sto lontana da mio figlio tutto il giorno e mi tiro il latte per oltre mezz'ora a seno intorno alle 11 (faccio l'ultima poppata con mio figlio verso le 9) e intorno alle 18.30 (rivedo mio figlio verso le 21)...è troppo poco? Devo tirarmi il latte più frequentemente? E se si per quanto tempo? Bastano 15 minuti per lato?

Non vorrei influire negativamente sul mio latte con il mio lavoro.

Quando sono a casa continuo a tirarmi il latte dopo le poppate 3-4 volte al giorno ma un seno alla volta (quindi 1-2 volte a seno al giorno), è sufficiente per mantenere la lattazione?

Grazie sempre per la sua disponibilità.

Cordiali saluti

Gentile mamma,

mi sembra che le cose vadano NON bene, ma BENISSIMO.

In sintesi Suo figlio è a ridosso dei sei chili a circa tre mesi ! Il tutto offrendo quantità trascurabili di formula.

Secondo Carlos Gonzales sotto i 150 ml di "integrazione" al giorno, in pratica si potrebbe dare solo il seno.

Bella trovata il DAS, anche se può essere indaginoso e richiedere molto tempo. Si sa per una madre il tempo è estremamente prezioso. ..

Quando darla ? Mah non saprei ... forse se comincia ad impennare tipo cavallo pazzo dopo il secondo seno.

Insomma se proprio diventasse isterico.

Però io proverei a non darla e cercare di svuotare bene bene i seni. In pratica evitare di fare i famigerati "dieci minuti per lato".

Chi ha inventato questa regolicchia meriterebbe di essere appeso per i pollici.

Quando Lei è assente dovrebbe tirare il latte ogni tre ore ! I seni vanno svuotati sino all'ultima goccia ed anche due tre minuti dopo che è uscita l'ultima goccia, in un paziente gioco di panni tiepidi, massaggi delicati e tiralatte (non traumatico).

Il minimo ristagno di latte nella mammella è un fortissimo segnale di stop per la produzione di altro latte.

Tirare solo una o due volte serve solo a smettere di allattare ....

Il latte estratto può stare per 5 - 6 ore a temperatura ambiente e per tre giorni in frigo oppure sei-dodici mesi in freezer.

Come contenitori suggerirei i barattolini di vetro, quelli dei sottaceti o delle conserve ben lavati con detersivo ed asciugati.

Cordiali saluti

Dott GG

PS provi ad usare la funzione "cerca nel sito" in alto a dx per i suoi quesiti .... in questo caso parole chiave "ritorno al lavoro", "tirare il latte", "integrazione". avrebbe trovato molto materiale.

Grazie infinite Dottore per i suoi preziosissimi consigli e per la sua enorme disponibilità.

Cari saluti.