Candidiasi o mastite subacuta ? ??

Data pubblicazione: 28-feb-2021 19.04.48

Buonasera

Sono la mamma di una bimba che compirà 2 mesi tra qualche giorno. Allatto esclusivamente al seno a richiesta. La mia esperienza di allattamento fino adesso non è stata del tutto positiva. All'inizio ho avuto le ragadi a sangue, il cui dolore però riuscivo ben a tollerare durante le poppate. Mettendo l'olio vea e lasciandomi i seni scoperti sono migliorate ma è iniziato un dolore tremendo alla spalla destra che all'inizio era concomitante le poppate e poi ha iniziato a protrarsi anche dopo. Per fortuna questo dolore insopportabile, come se fosse un bruciore che parte dal capezzolo e si irradia sotto l'ascella fino alla parte bassa della scapola, è presente solo nel seno destro che è anche molto più grande del sinistro e si riempie più velocemente di latte. Ho consultato un'ostetrica la quale mi ha diagnosticato la candida. Inizialmente curata con applicazione di crema Apno o Newman per ben 10 giorni. Non avendo nessun risultato siamo passati al fluconazolo, poiché sono allergica all'itraconazolo, ma dopo ben 18 giorni di cura non ho avuto nessun miglioramento. Adesso sto prendendo l'antibiotico, la Clindamicina cloridrato poiché sono allergica alla penicellina, ma pur essendo al penultimo giorno di 6 non ho riscontrato nessun miglioramento. Sto perdendo le speranze di riuscire ad allattare serenamente. Cosa posso fare? Ci sono altre cure o rimedi? Oggi il dolore/bruciore alla spalla destra si presentava anche dopo aver dato il seno sinistro. Per di più la produzione di latte non si è ancora tarata sulla base delle necessità di mia figlia, la quale dorme per circa 5 o 6 ore continue la notte ed io mi ritrovo i seni che scoppiano, caldi e duri col risultato che invece di riposare devo tirarmi il latte per non incorrere in un ingorgo. Sono disperata, vi prego aiutatemi. Non so ancora per quanto riuscirò a reggere nonostante la voglia di continuare ad allattare sia tanta.

Cordialmente

Gentilissima mamma,

davvero spiacente per tutte le traversie che stanno disturbando la Sua esperienza di allattamento.

Dal Suo racconto (ragadi, andamento ingravescente, etc) sembrerebbe trattarsi di una infiammazione dei dotti.

Mi pare di capire che l'irradiazione del dolore sia piuttosto laterale (spalla Dx ed inizialmente ascella).

Per esperienza (per il valore che pò avere l'esperienza personale) il dolore da candidiasi è un pò più mediale (cioè più centrale), inizia come una tremenda pugnalata non appena si attacca il bambino e continua anche dopo che lo si è staccato. Se si tratta di un doloretto fastidioso ma sopportabile non è candidiasi.

Sempre per esperienza personale (come sopra) la terapia locale contro la candida (di solito uso il daktarin oral gel - solo miconazolo) o funziona in un paio di gg o non funziona per niente.

Le riferisce di aver assunto il fluconazolo, Per bocca ? Suppongo ....

La terapia antibiotica attuale ritengo mirata contro l'infiammazione dei dotti da invasione ascendente di germi dai capezzoli (per es. da ragadi infette).

Purtroppo l'infiammazione determina dei detriti, delle crosticine all'interno dei dotti (biofilm) in cui i germi si blindano e diventano difficilmente attaccabili.

La terapia antibiotica è particolarmente indicata in caso di mastite con sintomi e malessere generali e febbre alta che persiste per più di 24 ore.

I vari protocolli prevedono una durata in questi casi di 10-14 gg

Nel Suo caso mi sembra però prioritario

1) spremere il latte che residua dopo la poppata e NON arrivare MAI alla sensazione di "seni che scoppiano" !!! Attenzione: Rischio di mastite grave.

2) praticare il massaggio INVERSO dall'areola verso l'ascella in caso di edema (cute gonfia, succulente) dell'areola e della area periareolare

3) assumere un antinfiammatorio. Molecola di prima scelta: Ibuprofene 200 mg tre volte al giorno, a meno che non si soffra di gastrite o similia (le procedure parlano di 400 mg 3-4 volte al giorno)

4) NON applicare panni CALDI sul seno perchè provocano aumento dell'infiammazione e maggiore possibilità di risalita di germi

Mi tenga informato

Dott. GG