Il tarlo dell'incertezza...

Data pubblicazione: 26-ago-2019 23.48.05

Gentilissimo Dottor Giordano,

Sono la mamma di Marta, tre mesi e dieci giorni di amore puro.

Il nostro percorso di allattamento continua a gonfie vele nonostante le molteplici paure

e insicurezze della mamma e il circo di Matriarche sempre pronte a caricarti di dubbi

che tu con fatica cerchi di non ascoltare. Che non sarebbe stato semplice lei lo aveva detto.

Fortunatamente noi resistiamo. Malgrado io legga molto attentamente la sua newsletter,

ho davvero bisogno dei suoi consigli in questo momento. Come tante mamme a breve

rientreró a lavoro e sarà necessario introdurre il biberon rigorosamente con il mio latte

che spero di dare alla pupa per un lungo periodo ancora. Ho cominciato a tirare il latte

ma non riesco a produrne più di 20ml tirandolo da entrambi i seni.

Primo quesito, se tiro il latte in momenti della giornata differenti o nell'arco di 48 ore,

posso mischiarlo?

Altro dubbio: lattantina si attacca ogni due ore circa e pare anche soddisfatta, ma dato

che non ha ancora raddoppiato il peso alla nascita, non sarà poco il latte che prende?

Lo so... non fare mai la prova di quanto latte esce col tiralatte, ma mi pongo la domanda

perché non capisco come possa saziarsi con questa produzione un po' scarsetta.

Leggo di gente che tira 80ml per seno, la nonna insiste che io debba tirare almeno

100ml per darlo alla piccola col biberon, ma per me è un traguardo impossibile e via

con la frustrazione.

Certa che potrà rassicurarmi, la ringrazio in anticipo per la sua disponibilità,

la sua preparazione e l' amore per il suo lavoro che si percepisce in ogni risposta che dà.

Fortunate le mamme che la conoscono.

Grazie.

Gentile mamma,

felice di avere Sue notizie. Intuisco che state vivendo una esperienza bellissima

ed appagante.

Eppure il "tarlo" dell'incertezza inquina la vs serenità e La induce a farsi i film

mentali ben noti ad ogni mamma.

Lei sta allattando con successo e ciò nonostante vedo che si avvita sul solito

pensiero ricorrente: "come faccio quando torno al lavoro ?"

E, devo dire, sulla solita ansia da prestazione: "riuscirò a mettere da parte il

latte necessario per quando starò assente ?"

Basta ! Dico io ! Questi pensieri parassiti non sono utili a nessuno.

Si goda il tempo insieme a Sua figlia! Se riesce a mettere da parte bene.

Ma se non ci riuscisse, non tema che non morirà nessuno di fame.

Questa ansia serve solo ad inibire la lattazione attuale.

La bambina sembra soddisfatta ? LA BAMBINA E' SODDISFATTA !!!

Si alimenta felicemente !

Non si nutre di aria. Il suicidio del lattante non esiste.

Il raddoppio peso nascita avviene a 5 mesi circa ... quindi non c'è ancora tempo.

Il nemico è l'obesità, il sovrappeso che si sinstaura in età infantile e predispone

a tutte le patologie degenerative che una volta erano dell'adulto e che adesso

interessano l'età pediatrica (diabete, ipertensione etc.) chissà come mai !

Ma basta con i racconti di mamme che tirano 100 ml e che zampillano

come fontane !!!

Ogni donna ha il suo stile ed i suoi modi di arrivare ad un allattamento

di successo. Amen.

Basta con le "prove" con il tiralatte ("vediamo quanto ne produco e se è

sufficiente secondo i parametri biberonici").

Il latte (suo o in formula) in Sua assenza si potrebbe dare anche con la

tazzina ... veda uno dei tanti tutorial su youtube.

Però dovrebbe convincere la nonna o chi resta con la pupa a fare a meno

del biberon.

La cosa più importante è scaricare il seno quando si troverà sul posto

di lavoro per evitare ingorghi più o meno significativi con relativi stop

della lattazione e/o rischio di mastite.

Cordialissimi saluti

Dott GG