Data pubblicazione: 19-ago-2020 18.51.51
Buonasera dott. Giordano, le scrivo perché un poco confusa su come gestire l'allattamento al seno, l'introduzione dei cibi e il ritorno a lavoro.
Mio figlio ha 5 mesi e mezzo e, fino a 10 gg fa, è stato allattato esclusivamente al seno passando da 2640 kg della nascita a 7800 kg del giorno in cui abbiamo iniziato con le pappe. Il nostro pediatra aveva consigliato di iniziare a 4 mesi e mezzo ma noi abbiamo ritardato iniziando a 5 mesi e mezzo anche perché Salvo adesso mostra molto interesse verso il cibo in tavola. Il bambino mangia circa metà porzione della pappa fatta con brodo vegetale,verdure e omogeneizzato di carne fatto da me ma poi si stanca e sembra più curioso di ciò che mangiamo noi che di questa pappa. Mangia pera grattugiata e ho anche provato a dargli la banana ma il suo interesse si è acceso per un assaggino di melone bianco (posso darglielo?). Mi chiedevo se è necessario dare ogni giorno la carne ma, soprattutto, le scrivo perché in questi 10 gg ha continuato a ciucciare tantissimo, soprattutto per addormentarsi e durante la notte, per cui pesandolo ho visto che ha preso 300 g in 10 giorni, ossia da quando abbiamo iniziato a introdurre i cibi. È troppo secondo lei? Il pediatra parla di 3 poppate.. ma io allatto a richiesta e quindi non posso calcolare.
Altro dubbio è relativo al mio ritorno a lavoro, per cui sarò impegnata la mattina. Salvo non prende il biberon per cui volevo sapere se posso fargli dare lo yogurt bianco con la frutta e se, secondo lei, dovrei cercare di farlo addormentare da altri già da adesso... finora si addormenta sempre con me e quasi sempre al seno, per noi funziona bene ma non vorrei averlo danneggiato abituandolo solo così. Insisto su questo punto perché quando non riesce ad addormentarsi poi piange come se stesse svenendo e questa cosa mi fa stare molto in pensiero relativamente al mio ritorno a lavoro.
Grazie, cordiali saluti
Gentile mamma,
ho letto attentamente la Sua bella mail.
Purtroppo ricorrono sentimenti, incertezze, angosce già tante volte
sentite dalle mamme impegnate come Lei.
Uso l'aggettivo "impegnato" non a caso e nell'accezione dei miei (lontani) anni "70". I miei anni di formazione umana e culturale ...
Quindi una donna impegnata dentro (mamma) e fuori (lavoratrice) la famiglia.
Quindi una mamma che dovrebbe solo bearsi della gratitudine (soprattutto morale, prima che economica !!) della società e che invece (la qual cosa mi fa arrabbiare assai assai) esprime PARADOSSALMENTE il dubbio e l'incipiente senso di colpa di aver operato "male" con il proprio cucciolo. Ma siamo pazzi !!!
Per prima cosa AZZERIAMO OGNI DUBBIO ! Non c'è dubbio, infatti, mi permetta, che Lei abbia operato bene anzi benissimo seguendo il Suo cuore di mamma ed il Suo buon senso di persona più che intelligente.
Ma veniamo ad una prospettiva più strettamente professionale in senso organicistico.
Tutte le procedure e tutti i protocolli scientifici nazionali ed internazionali delle principali società scientifiche concordano nella introduzione dei cibi semi solidi a circa sei mesi di età in caso di allattamento esclusivo !
Questo per due motivi
1) NON SI VUOLE E NON SI DEVE INTERFERIRE con i meccanismi di lattazione per cui se si introduce "altro" il bambino inevitabilmente è portato a poppare e scaricare il seno di meno e pertanto a stimolare di meno e pertanto ad innescare segnali di stop o di estrema riduzione per la produzione.
2) NON CE NE E' bisogno ! Il latte di mamma copre totalmente i fabbisogni nutrizionali
in termini di proteine, grassi, vitamine, minerali sino a 6, 7 perfino 8 mesi.
Dai 12 ai 24 mesi copre il 95 % del fabbisogno in vit B12 ed il 30-35 % in calorie, nonchè il 43 % in proteine etc etc.
La prego di cercare sul sito Allattamenti Riuniti, utilizzando la funzione "cerca nel sito"
quanto ho precedentemente scritto su svezzamento / alimentazione complementare (meglio) ed auto svezzamento (bimbo seduto a tavola con i genitori che pillucca qui e lì ed esplora i gusti, le consistenze, i colori dei cibi !)
Ovviamente guidati dal buon senso e presupponendo un regime alimentare della famiglia "sano" (= una volta si diceva macrobiotico !)
Non prende latte di mucca ? non prende il biberon ?
Ed allora ?
Solo la specie umana fra tutti i mammiferi presenti sul pianeta terra si alimenta con latte di altre specie, per di più passata l'età di cucciolo.
E' una anomalia che dovrebbe fare riflettere di più.
Quindi serena su tutti i fronti.
Piuttosto si attivi e programmi l'uso del tiralatte (oppure estrazione manuale) sul posto di lavoro in pausa caffè, onde evitare pericolosissimi ingorghi da ristagno e da non drenaggio. Non tanto per supplire alle poppate saltate quando la mamma è fuori, ma per mantenere SANA la mammella !
Anche per questo, legga le mail pregresse utilizzando la funzone cerca nel sito (ritorno al lavoro)
Con stima
Dott GG