Esco a fare due passi (2001)

L'immaturita' fatta e finita

Titolo: Esco a fare due passi

Anno di pubblicazione: 2001

Edizione: Mondadori - Oscar n.1235

Pag.: 175

Prezzo: Euro 8.40

Finito il: 02/03/2009

Vantaggi: Francamente non li ho trovati, a parte qualche sorriso ogni tanto. Si legge in fretta

Svantaggi: Tutti

Buongiorno a tutti.

Eccomi a parlare di un libro che speravo fosse meglio, dopo aver letto alcune opinioni positive e dopo aver gia' letto "Il giorno in piu'" dello stesso autore, che mi aveva favorevolmente colpito.

Questa volta invece Fabio Volo mi ha decisamente deluso.

"Esco a fare due passi" e' uscito nel 2001 ed e' (credo) il primo libro scritto dalla ex-Iena/DJ/presentatore/attore (un tipo decisamente eclettico). Se lo avessi letto per primo, avrei probabilmente saltato le sue pubblicazioni successive.

La trama si riduce ad una lettera scritta dal ventottenne Nico ad un futuro Nico trentatreenne nel giorno del suo compleanno.

Il riassunto sul retro di copertina inizia con la domanda:

"Cosa succede quando un ragazzo di ventotto anni, irrimediabilmente vittima della sindrome di Peter Pan, si mette di fronte ai temi importanti della vita, quelli con la T maiuscola?"

Dopo aver letto il libro, la mia risposta e' "Nulla" perche' i temi importanti della vita non vengono affrontati dal protagonista Nico, intento a cercare giustificazioni per la sua vita da immaturo e in parallelo a vantarsi delle sue esperienze sessuali, neanche fossero loro a rappresentare i "Temi importanti della vita". Possibile che un uomo di ventotto anni abbia il sesso stampato nella mente e nessun'altra vera aspirazione o ideale?

I grandi Temi della vita sono anche altri, almeno secondo me. E lui si stupisce della maturita' dei suoi coetanei, che vivono in modo responsabile la loro vita, con un lavoro, una famiglia e dei figli. Questo Nico invece e' davvero un Peter Pan, ma non quello dei bambini. Piuttosto un Peter Pan adolescente con un chiodo fisso nella testa (piantato dalla tempesta di ormoni tipica di quell'eta') e poco altro.

Vorrei dire che la storia mi e' piaciuta, ma proprio non ci riesco.

Le appena 175 pagine si leggono in una giornata, o almeno e' quanto ci ho messo io. E per fortuna non mi hanno portato via altro tempo.

Mi e' decisamente piaciuto di piu' il libro della Hamilton che ho letto prima di questo e molto di piu' mi piace quello che ho letto subito dopo, di Evangelisti.

Cos'altro potrei dirvi?

Non posso consigliarvi un libro che io avrei volentieri saltato col senno di poi ma che ho letto fino alla fine solo perche' e' una mia regola personale quella di non lasciare libri a meta'. Forse avrei potuto fare un'eccezione in questo caso.

Commentare ulteriormente questo libro mi sembra inutile. E dedicarci altri minuti del mio tempo per scrivere questa opinione mi sembra altrettanto inutile.

Quindi concludo consigliandovi questa volta altre letture.

Buona lettura a tutti!