Come una bambola di stracci (1996)

Arte e omicidi

Titolo italiano: Come una bambola di stracci

Titolo originale: Killing Critics

Anno di pubblicazione: 1996

Edizione: PiEmme - Maestri del Thriller n.80

Pag.: 347

Prezzo: Euro 6.50

Finito il: 19/03/2008

Vantaggi: Un buon giallo con una protagonista interessante.

Svantaggi: Forse reso un po' troppo complicato all'inizio.

L'autrice e il suo personaggio

Carol O'Connell e' per me un nome oramai stra-conosciuto. L'ho incontrata per la prima volta diversi anni fa, letteralmente parlando ovviamente, attraverso la sua serie dedicata alla detective Kathy Mallory, un personaggio diverso e freddo come pochi altri.

Ma solo ora scopro che Carol O'Connell e' nata come pittrice e correttrice di bozze, e solo dopo si e' dedicata alla scrittura.

Vista l'ambientazione dei suoi romanzi, non mi stupisce invece che viva a New York.

E a ragion veduta e' considerata una delle regine del thriller, sempre secondo il mio modesto parere, anche se penso che non tutti potrebbero apprezzare il suo modo di scrivere perche' scoraggiante all'inizio. Ma di questo parlero' dopo.

Non so se la O'Connell ha scritto libri con altri personaggi. Io l'ho sempre incontrata insieme a Kathy Mallory.

Ma chi e' Kathy Mallory?

La mia presentazione non servira' a quelli che hanno gia' letto libri della O'Connell.

Per tutti gli altri invece cerchero' di essere il piu' breve possibile per dare loro la possibilita' di scoprire il personaggio in modo indipendente.

Mallory (non vi conviene chiamarla Kathy se ci tenete alla vita) e' una detective della polizia di New York e fa parte della Squadra Crimini Speciali. Si occupa di casi di omicidio insieme al sergente Riker (altro personaggio fisso della serie), un vecchio amico di Louis Markowitz, padre adottivo di Mallory ormai morto da tempo.

Mallory e' una ragazza bellissima, con i capelli biondi e gli occhi verdi, di ghiaccio. E ha un carattere duro proprio come il ghiaccio dei suoi occhi e nessuno e' ancora riuscito a scioglierlo. Forse Helen, la moglie di Louis, e' riuscita a farci una breccia, ma anche lei e' morta da tempo e il ghiaccio si e' riformato.

Il passato di Mallory e' quasi un mistero. Verra' in parte svelato ne "Il volo dell'angelo di pietra", ma in ogni libro c'e' qualche piccola sorpresa a gettare luce su nuovi aspetti della ragazza, il cui unico scopo e' vincere: risolvere un'indagine sta sopra a tutto, e non contano molto i mezzi usati per riuscirci.

Altro personaggio fisso e' Charles Butler, ex bambino prodigio dall'intelligenza prodigiosa. E' ufficiosamente socio di Mallory in una agenzia specializzata nella ricerca di talenti e del posto di lavoro migliore in cui impiegarli. Ma spesso l'agenzia e' utile a Mallory per le sue indagini personali. Socio ufficioso, in quanto non e' permesso ad un agente di polizia lavorare per un'agenzia investigativa privata.

Charles e' il mio personaggio preferito, e penso di averlo gia' detto in opinioni passate. Mi fa tenerezza il suo impossibile amore per Mallory: tutti, lui compreso, sanno che non ha speranze, ma non puo' fare a meno di amare la ragazza. E' un istinto masochistico che comprendo molto bene, purtroppo.

Un accenno di trama

Mallory e' chiamata sulla scena di un nuovo delitto: Dean Starr, un artista molto eccentrico, viene ucciso in una galleria d'arte davanti ad una folla di persone che nemmeno se ne rendono conto. Il suo corpo infatti viene proposto come un'opera d'arte intitolata "Morto".

Mallory, insieme a Riker e Charles, inizia ad indagare sul movente che ha portato alla morte di Dean Starr. La detective e' convinta che ci sia un collegamento con un altro caso di dodici anni prima, su cui aveva indagato Louis Markowitz, nel quale un altro artista e una ballerina erano stati uccisi, fatti a pezzi e i loro corpi ricomposti artisticamente. Solo che per quel caso c'e' gia' un colpevole reo-confesso, quindi per tutti e' un caso chiuso, morto e sepolto.

Eppure Mallory, con il suo tipico modo di fare, non si da' per vinta e applica i suoi speciali metodi di investigazione per cercare il colpevole di tutto questo male che serpeggia nel mondo dell'arte.

Lascio a voi scoprire il resto...

I miei commenti

Cosa ne penso di questo libro?

Arrivando all'ultima pagina posso dire che mi e' piaciuto.

Ma se me lo aveste chiesto all'inizio, sarei stato titubante. Eppure conosco da tempo il modo di scrivere di Carol O'Connell. E so che ama rendere ermetica e complicata la lettura di un suo libro.

Chi non persevera nella lettura dei suoi libri, e' tentato di fermarsi subito perche' alcune volte non si riesce a capire dove vuole andare a parare.

Io sono facilitato dal fatto che conosco gia' i personaggi, quindi non mi lascio spaventare facilmente. Con i libri piu' recenti, questa complicazione si e' un po' attenuata, ma "Come una bambola di stracci" si trova all'inizio della bibliografia della O'Connell. In Italia e' giunta in ritardo per colpa dell'editore (PiEmme) che ha mischiato le carte in tavola.

"Come una bambola di stracci" (titolo originale "Killing Critics") segue "Amanda e' morta nel parco" e precede "Il volo dell'angelo di pietra". A chi non conosce ancora questa scrittrice consiglio di seguire l'ordine corretto dell'uscita di questi libri perche' cosi' riesce a capire meglio i vari personaggi, soprattutto Mallory e il suo misterioso passato.

Tornando al libro letto, ha una trama molto particolare che svela un aspetto molto duro del mondo dell'Arte, con l'arido interesse monetario che controlla e gestisce l'ascesa e la caduta di un artista. Il tipo di arte di cui parla il libro e' quello moderno, che non rientra tra quelli di mio gradimento, ma non tutti hanno gli stessi gusti. Certo pero' che non riusciro' mai ad arrivare a chiamare artisti i vandali, come invece capita qui.

Concludendo, credo di poter consigliare questo libro agli amanti del thriller. Non lasciatevi scoraggiare dall'inizio dei libri della O'Connell e cercate di arrivare fino alla fine. Solo cosi' potrete capire se il suo modo di scrivere vi piace oppure no.

Buona lettura a tutti!