Il viaggio di Takeo (2003)

"E' nel mondo che ci tocca vivere"

Titolo italiano: Il viaggio di Takeo

Titolo originale: ...

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: Mondadori

Pag.: 298

Prezzo: Euro 8.40

Finito il: 08/06/2005

Vantaggi: Si ritrovano le atmosfere del primo libro della trilogia.

Svantaggi: E' un libro di passaggio: e' quindi necessario leggere il primo libro e sicuramente anche l'ultimo (quando uscira').

Lian Hearn ci riporta nuovamente nel mondo giapponese di Takeo e Kaede che gia' si era gustato ne "La leggenda di Otori" (vedi mia opinione in merito) e che e' necessario leggere per comprendere appieno questo secondo capitolo della trilogia. Il piccolo riassunto all'inizio del libro aiuta a riprendere la storia, ma non e' esaustivo.

Per rispetto verso coloro che intendono seguire il mio precedente consiglio ma che ancora non hanno avuto la possibilita' di farlo, mi limitero' ad un riassunto molto stringato della trama di questo libro.

I protagonisti sono ovviamente Otori Takeo e Shirakawa Kaede, separati dai tragici eventi e dai giuramenti che caratterizzano la fine del primo libro.

Kaede torna nelle terre natie, che trova sull'orlo della rovina, una "semplice" donna in lotta contro le avversita' per riportare in auge il nome di famiglia.

Takeo invece entra nelle file della Tribu' per essere istruito nelle loro "arti".

Di piu' non posso e non voglio dirvi per non rovinarvi la sorpresa.

Questo secondo libro approfondisce la nostra conoscenza della Tribu' svelandocene alcuni misteri ed alcuni aspetti non proprio positivi. Inoltre ci da' una visione migliore delle difficolta' che incontra una "semplice" donna, detto con il tono purtroppo dispregiativo in uso nel mondo giapponese di quel tempo: qui una donna senza un uomo accanto non e' nulla, per quanto ricca sia la sua famiglia. E' impensabile che non si sposi (il matrimonio viene usato per creare alleanze tra i clan e le famiglie) e assecondi il marito in tutto e per tutto. Ma Kaede dovra' e vorra' cambiare la sua condizione. Ci riuscira'? Vedrete!

Un piccolo scambio che mi ha colpito su questo aspetto: durante una chiacchierata tra Kaede e un vicino, mentre assistono ad una rappresentazione teatrale in cui anche le parti femminili sono interpretate da uomini, lei accusa gli uomini di prendere tutto alle donne. E poi gli chiede cosa invece viene lasciato loro. "Noi vi diamo i nostri figli", risponde l'uomo (Fujiwara). Direi che questo scambio di idee e' molto esplicativo.

Questo libro e' una specie di transito tra il primo e il terzo capitolo della trilogia. A quanto ne so, quest'ultimo non e' ancora stato pubblicato, almeno qui in Italia.

Ma ci sono anche alcuni aspetti positivi: ripropone l'ambiente e l'atmosfera che ho tanto amato nel primo libro, con la stessa fedelta' e poesia. Inoltre e' da segnalare la presenza di una mappa del territorio che dovrebbe aiutare il lettore nella comprensione di quanto narrato. E alla fine del libro e' riportato un elenco di tutti i personaggi della storia, suddivisi per clan e famiglie. Mentre la lista e' utilissima grazie anche alla breve descrizione data per ogni personaggio, ho trovato la mappa contraddittoria rispetto al racconto: l'Est e l'Ovest (nomi dati alle suddivisioni del territorio, ai lati di un Centro) sono invertiti. Non so se e' un problema del racconto o della traduzione oppure solo della mappa.

Una piccola parentesi: quando l'ho comprato, il libro era stato inserito in uno scaffale dedicato ai ragazzi tra i 9 e i 12 anni. Penso sia stato un errore della commessa perche' alcune parti del libro non sono cosi' semplici per un ragazzo di quell'eta'. E' anche vero che ormai, di questi tempi, i ragazzi sono piu' smaliziati di tanti adulti.

E infine chiudo con la frase che in parte ho usato per il titolo: "Come il fiume preme alle porte da fuori, cosi' fa il mondo. Ed e' nel mondo che ci tocca vivere". E' attribuita al nobile Otori Shigeru. Non penso ci sia bisogno di commentarla.

Buona lettura a tutti!