L'uomo di paglia (2009)

Lo Spaventapasseri

Titolo italiano: L'uomo di paglia

Titolo originale: The Scarecrow

Anno di pubblicazione: 2009

Edizione: PiEmme (2011) - Pickwick (2014)

Pag.: 359

Prezzo: Euro 9.90

Finito il: 29/05/2014

Vantaggi: Buon thriller, buoni personaggi, ben scritto

Svantaggi: Un po' lento all'inizio

Michael Connelly e' una vecchia conoscenza: ho letto con piacere la serie con protagonista Harry Bosch, ma anche i libri con altri protagonisti. Una caratteristica che accomuna Connelly alla coppia Preston&Child (letta da poco) e' il fatto che tutta la loro produzione letteraria e' collegata: magari cambiano i protagonisti dei libri, ma ognuno si ricollega, in modo piu' o meno evidente, ai libri precedenti. Non necessariamente bisogna leggere tutti i libri precedenti per capire la trama di una loro opera, ma da' comunque un senso di continuita' che non mi dispiace. E in fondo mi piace trovare anche i piccoli collegamenti con il passato.

Non e' questo il caso: qui i collegamenti saltano subito all'occhio per chi ha letto altri libri di Connelly.

Infatti "L'uomo di paglia" ha per protagonista Jack McEvoy, giornalista gia' implicato nella storia del Poeta, un serial killer cui Connelly ha dedicato ben due libri. E anche in altre storie. In una di queste si scopriva un certo legame tra McEvoy e lo stesso Bosch.

Ma veniamo al libro, scritto nel 2009 e arrivato in Italia nel 2011 edito dalla PiEmme.

Il titolo originale e' "The Scarecrow", e mi stupisce il fatto che l'editore non l'ha semplicemente tradotto con "Lo Spaventapasseri" nella versione italiana: scelta logica e anche piu' azzeccata.

Un accenno di trama

Jack McEvoy sta per essere licenziato: il suo giornale sta facendo tagli al personale e lui e' uno dei tagli. Gli restano due settimana per addestrare la sua sostituta.

Quasi per caso si ritrova tra le mani uno scoop quando scrive un trafiletto sull'ennesimo spacciatore arrestato per omicidio. Ma alcuni particolari e un omicidio simile portano McEvoy a dedurre l'innocenza dell'arrestato e ad aprire una nuova caccia ad un serial killer.

Nella caccia riceve l'aiuto di Rachel Walling, agente e profiler dell'FBI, vecchia conoscenza del caso del Poeta.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

L'inizio del libro e' abbastanza lento. L'identita' del killer e' nota fin da subito, quindi nessuna sorpresa. Ma ad un certo punto Connelly ingrana la marcia e la storia prende velocita' e ritmo.

E' questo che mi piace di Connelly: la sua capacita' di catturare il lettore semplicemente imprigionandolo nella trama con il suo ritmo incalzante.

Preferisco le storie con Bosch, ma mi piacciono anche le altre. E mi e' piaciuta anche questa, che risulta abbastanza indipendente. Ci sono molti collegamenti con il passato, ma non sono determinanti a comprenderla, quindi posso consigliarla anche ad un lettore che non conosce Connelly. E lo faccio senza problemi: e' un buon thriller, con tutti gli ingredienti giusti.

Buona lettura a tutti!