Nodo di sangue (1993)

La Sterminatrice di vampiri

Titolo italiano: Nodo di sangue

Titolo originale: Guilty Pleasures

Anno di pubblicazione: 1993

Edizione: Nord (2003) - TEA

Pag.: 338

Prezzo: euro 8.00

Finito il: 15/05/2005

Vantaggi: Un mondo di vampiri, zombie, necrofagi e licantropi

Svantaggi: Troppe cose lasciate senza una spiegazione in un racconto dove c'e' un po' di confusione

Sottotitolo: "Le storie di Anita Blake, cacciatrice di vampiri", che e' tutto un programma.

Anita Blake, ventiquattrenne, ha gli occhi marroni (o neri, a seconda delle occasioni), i capelli neri, la carnagione chiara, bassa di statura e con un fisico atletico. Non e' particolarmente avvenente e nemmeno molto forte. Eppure il suo lavoro lo sa fare bene. Prova ne e' il fatto che e' ancora viva.

Anita Blake infatti e' detta "La Sterminatrice" e ha attualmente una professione altrettanto interessante: fa la Risvegliante. Lavora per la Animators Inc., una ditta specializzata nel risvegliare i morti (trasformandoli in zombie). A capo della ditta c'e' Bert, un uomo senza scrupoli, che per i soldi farebbe di tutto e venderebbe chiunque. Da come lo descrive Anita, se i buoni fossero bianchi e i cattivi neri, Bert sarebbe grigio.

Nel mondo di Anita, dove il soprannaturale e' ormai diventato la normalita' o quasi, i risveglianti vengono ingaggiati ad esempio per risvegliare le vittime di un omicidio in modo da poterle usare come testimoni nei processi.

Ma Anita e' anche la Sterminatrice e si occupa "a tempo perso" di vampiri, facendo da consulente a una speciale squadra della polizia di St.Louis, la Spook Squad o, piu' ufficialmente, Regional Preternatural Investigation Team (RPIT, pronunciata "rip-it", cioe' squarcialo) creata per indagare sui crimini legati al soprannaturale.

Per quanto riguarda i vampiri, da qualche tempo sono riconosciuti legalmente e hanno ottenuto i loro diritti. Sono proprietari di locali notturni, parchi divertimento e addirittura chiese. La loro uccisione non puo' essere arbitraria ma segue le stesse regole (o quasi) degli umani vivi.

Nel mondo di Anita i vampiri occupano un posto d'onore, ma non sono gli unici esseri in circolazione. Ci sono anche i licantropi (lupi, tigri e anche ratti mannari) e i necrofagi (che si nutrono di cadaveri, ma non disdegnano le persone indifese, anche se di solito non attaccano l'uomo e si spaventano facilmente). E oltre questi, altri esseri, incroci strani creati dalla magia voodoo.

Ma i protagonisti del libro sono i vampiri.

C'e' in circolazione un serial killer di vampiri, che ha gia' colpito 6 volte.

A questo punto i vampiri chiedono ad Anita di scoprire il colpevole, incarico che la ragazza rifiuta immediatamente, senza nemmeno pensarci. Ma quando una sua amica, Catherine, viene minacciata dai succhiasangue, Anita non ha altra scelta che accettare l'incarico e buttarsi nel caso. E dovra' sfoderare tutte le sue doti per arrivare alla soluzione.

Per gli amanti del genere horror, e vampiresco in particolare (tra cui il sottoscritto), la trama riassunta nel retro di copertina offre buoni spunti. Promette bene ma purtroppo, dopo la lettura del libro, non mantiene.

Troppe cose rimangono senza spiegazione e vengono buttate nel calderone della storia. Ci sono contraddizioni evidenti e confusione imperante.

Forse l'autrice avrebbe dovuto ridurre il numero di idee decidendo se rimanere nel genere giallo soprannaturale oppure nell'horror tradizionale.

Laurell K. Hamilton ha esordito come scrittrice con questo romanzo che rappresenta il capostipite di una serie ("leggendaria" secondo la sua breve biografia in fondo al libro) legata alle avventure della cacciatrice di vampiri. La serie annovera gia' 14 libri ma in Italia ne sono per ora disponibili solo quattro (l'ultimo e' uscito ad aprile di quest'anno). Ha anche un sito ufficiale: basta mettere il .org alla fine del suo nome (iniziale centrale compresa).

Tornando al libro, non so come giudicarlo. Inizia buttando il lettore direttamente nella storia e fin dal primo capitolo non mi ha convinto del tutto.

Anita e' un personaggio strano: ricorda un po' la Buffy dell'omonima serie televisiva. Come lei caccia i vampiri ed e' piena di paure e incertezze, ma difetta di forza e soprattutto non viene spiegato il perche' della sua "missione". Nonostante la vasta esperienza tanto decantata all'inizio del libro, Anita ignora troppe cose su questi particolari non-morti. Mi stupisce molto che sia ancora viva, viste le sue scarse qualita' contrapposte alle caratteristiche dei vampiri, in grado, secondo il libro, di sollevare un camion, ipnotizzare le proprie vittime ed essere velocissimi nel muoversi.

Il racconto e' fatto in prima persona, metodo che di solito riesce a coinvolgere il lettore, ma in questo caso non riuscivo ad entrare nel personaggio.

E un'altra cosa: perche' i vampiri, esseri tanto forti e potenti, devono ricorrere alla famosa Sterminatrice, loro nemica giurata, per investigare su un killer che alla fin fine fa il suo stesso lavoro?

Lascio a voi scoprire la soluzione del caso, per me un po' ingenua e campata per aria.

Probabilmente provero' a leggere ancora il prossimo libro della serie, "Il Circo dei Dannati", sostenitore del principio di dare sempre una seconda possibilita' alle persone. Vedremo se questo migliora la situazione.

Buona lettura a tutti!