Il grande inverno (1996)

Il gioco del trono

Titolo italiano: Il grande inverno

Titolo originale: A Game of Thrones - Book One of a Song of Ice and Fire

Anno di pubblicazione: 1996

Edizione: Mondadori - Oscar n.1150

Pag.: 441

Prezzo: Euro 8.80

Finito il: 02/05/2008

Vantaggi: Secondo libro della saga fantasy di Martin. Ben scritto. Buona suspance.

Svantaggi: I buoni risultano quasi sempre perdenti.

"Quando si gioca al gioco del trono, non esistono terre di nessuno... O si vince o si muore"

Queste parole pronunciate da Cersei Lannister mi sono sembrate il modo migliore per iniziare la recensione de "Il grande inverno", secondo libro in Italia appartenente alla saga fantasy "Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco" creata da George R. R. Martin.

Ho iniziato questo libro subito dopo il precedente "Il trono di spade" perche' penso ci sia un collegamento maggiore rispetto a tanti altri secondi episodi di una saga. Infatti, originariamente, "Il trono di spade" e "Il grande inverno" facevano parte dello stesso volume, il cui titolo originale e' "A Game of Thrones - Book One of a Song of Ice and Fire". La Mondadori, forse preoccupata dall'effetto che un libro di 900 pagine potesse avere sui lettori (magari farli desistere dalla lettura), ha deciso di dividerlo in due parti. Forse il fine era semplicemente monetario: ottenere un guadagno doppio da un solo libro. A voi scegliere l'ipotesi che piu' vi sembra credibile. Per quanto mi riguarda i libri di 900 pagine non mi creano alcun problema (a parte forse quello del trasporto nei miei viaggi da pendolare, il che mi ha fatto apprezzare questa divisione anche se il portafoglio ne ha risentito), avendo letto libri ben piu' corposi (vedi ad esempio "IT" di King o "Il Signore degli Anelli" di Tolkien).

Un accenno di trama

Cerchero' di dire il meno possibile per non rivelare cose importanti a chi ancora non ha letto il primo libro ed e' intenzionato a farlo. Comunque, a costoro consiglio di saltare semplicemente questa parte dell'opinione e passare ai commenti che la seguono.

Si delineano tre fronti di guerra distinti.

Il primo e' quello nei Sette Regni, tra la fazione capitanata dai Lannister (a cui appartiene la regina Cersei) e quella capitanata dagli Stark (comandati da Eddard, Primo Cavaliere del Re, e suo figlio Robb), dopo la morte di re Robert Baratheon.

Il secondo fronte e' a est, nella terra dei Dothraki, che si trova oltre il mare Stretto (di cui purtroppo non viene fornita alcuna mappa), dove Daenerys, ultima discendente della famiglia Targaryen, e' ben decisa a tornare nella terra dei Sette Regni per riconquistarli. Li' infatti, prima di re Robert (chiamato l'Usurpatore), regnava il padre di Daenerys. Ma la strada per scatenare questo fronte di guerra e' ancora lunga e piena di ostacoli da superare.

Il terzo fronte e' all'estremo nord, lungo la Barriera che divide i Sette Regni dalla Foresta Stregata e da tutto cio' che vi si nasconde. Non c'e' ancora nulla di chiaro, ma i Guardiani della notte, preposti alla difesa della Barriera, sentono che qualcosa sta bollendo in pentola da troppo tempo. Ci sono fatti strani, misteriose sparizioni e morti che riprendono vita e questi non sono buoni auspici di pace, soprattutto quando la lunga Estate sta per cedere il posto ad un grande Inverno.

I miei commenti

Cosa posso dire?

Sono rimasto affascinato da questa lettura.

George R. R. Martin sa incantare il lettore, facendogli vivere le avventure dei suoi protagonisti.

A volte mi sembra un po' troppo pessimista perche' sembra che i buoni non abbiano mai vita facile, ma e' uno svantaggio accettabile e superabile. Forse rispecchia semplicemente la nostra realta'.

Certo si sarebbero potute fare scelte differenti nella storia e sarebbe stato interessante scoprire come poteva proseguire su questi nuovi sentieri, ma sono argomentazioni valide per ogni buon libro. Noi lettori non possiamo far altro che seguire la strada costruitaci dal narratore e fantasticare per conto nostro su cio' che poteva succedere e non e' successo.

Intanto sono curioso di scoprire come prosegue la storia dei ragazzi Stark: Robb, Arya, Sansa, Bran e Rickon, ma anche del bastardo Jon (non vogliatemene, viene chiamato cosi' nel libro perche' nato fuori dal matrimonio, in questo caso il padre e' Eddard Stark). Ma anche di Tyrion, detto il Folletto, e di Daenerys, diretta discendente della stirpe dei draghi.

In questo secondo libro purtroppo si parla poco del mio personaggio preferito, cioe' Arya, una ragazzina di appena otto anni dal temperamento ribelle e allergica alle moine da lady di corte, pane quotidiano invece della sorella Sansa che avra' un brutto risveglio e dovra' finalmente uscire dalle favole per affrontare la realta' dei fatti.

Una cosa che non ho evidenziato nell'opinione sul precedente libro e' l'inusuale succedersi delle stagioni. Noi siamo abituati a stagioni di tre mesi l'una (piu' o meno). Nel mondo di Martin le stagioni sono essenzialmente due, estate e inverno, e possono durare anche un'intera generazione, o almeno diversi anni. I fratelli Stark, per esempio, sono nati in estate e non hanno ancora conosciuto l'inverno, ne' cio' che questo si porta appresso (freddo intenso e scarsita' di cibo). Ma l'inverno e' alle porte ormai e contemporaneamente la pace si sta sgretolando. Che ci sia un nesso tra le due cose?

Sono contento di aver scoperto questa nuova saga (su consiglio di meroko_73: vi consiglio di leggere la sua opinione, sicuramente molto piu' esplicativa e approfondita della mia): mi ha tenuto compagnia per diversi giorni trasportandomi in un mondo medievaleggiante dove l'onore e' ancora moneta di scambio tra uomini degni di questo nome. E in contrapposizione, vilta' e tradimento sono all'ordine del giorno, soprattutto nella corrotta corte di un re. Chissa' quale dei due aspetti verra' premiato alla fine!

Concludendo, consiglio questo libro agli amanti del fantasy, da leggere obbligatoriamente dopo "Il trono di spade" perche' in caso contrario e' impossibile capirci qualcosa.

Buona lettura a tutti!