Quando si ama non scende mai la notte (2007)

Tre spiriti inquieti

Titolo italiano: Quando si ama non scende mai la notte

Titolo originale: Parce que je t'aime

Anno di pubblicazione: 2007

Edizione: SuperPocket - Rizzoli

Pag.: 261

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 25/06/2009

Vantaggi: Un romanzo ben scritto con riflessioni di fondo interessanti

Svantaggi: Non all'altezza dei precedenti di Musso

Come ho gia' avuto modo di dire nelle precedenti recensioni dei suoi romanzi, Guillaume Musso e' nato nel 1974 ad Antibes e ha vissuto molti anni negli Stati Uniti. I suoi libri hanno venduto diverse milioni di copie e sono stati tradotti in 27 lingue. Editi dalla Sonzogno sono usciti in Italia "L'uomo che credeva di non avere piu' tempo", "La donna che non poteva essere qui" e "Chi ama torna sempre indietro". La Rizzoli invece ha pubblicato "Quando si ama non scende mai la notte" che sto per recensire e "Ti vengo a cercare", arrivato da poco nelle librerie.

Per quanto mi riguarda, ho gia' letto i tre romanzi precedenti, che mi sono piaciuti. Appena ho visto questo in edizione SuperPocket, non me lo sono fatto scappare.

Un accenno di trama

Mark Hathaway e' un brillante psicologo e lavorava con l'amico e socio Connor ottenendo notevoli successi nel campo delle terapie per persone che hanno subito gravi tragedie. Ma una grave tragedia si e' abbattuta proprio su Mark e sulla moglie Nicole, famosa violinista: la loro unica figlia Layla e' sparita. Aveva cinque anni e a causa di una svista della babysitter in un centro commerciale e' scomparsa. Ogni ricerca si e' rivelata vana. Nessun riscatto e' stato chiesto. Dov'e' finita?

La tragedia spinge Mark sulla strada: lasciato il lavoro, lasciata la moglie, diventa un senza tetto.

Cinque anni dopo, le strade di Mark e Nicole si incrociano nuovamente per arrivare finalmente ad una svolta inaspettata, che leghera' le loro vite a quelle di altre due persone.

A voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

Credo che leggendo la trama riportata sul retro di copertina del libro riuscirete ad ottenere piu' informazioni di quante ne ho date io. Ma ogni ulteriore dato, secondo me, risulta del tutto fuorviante.

Ammetto che il libro mi ha un po' deluso.

I libri precedenti di Musso mi erano sicuramente piaciuti di piu'.

Anche questo risulta ben raccontato, ma e' la storia a stridere questa volta. Vorrei potervi dire di piu', ma cosi' rovinerei la lettura a quanti ancora devono leggere il libro. Mi limitero' a dire che il finale mi ha sorpreso, ma non in modo piacevole. Diciamo che mi ha lasciato indifferente e questo, per uno scrittore che deve vendere e per un lettore che deve provare emozioni dalle sue letture, non e' una bella cosa.

Il succo della storia sono vite colpite da tragedie dolorose. E il dolore, di solito, e' un buon ingrediente per una storia. Richiama il pubblico e lo sa bene la televisione, infarcita di trasmissioni dove le lacrime ottengono primi piani (spesso fastidiosi). E i telegiornali sono tra queste.

Ma non e' questo ad avermi deluso.

Come nei libri precedenti, anche qui ogni capitolo e' preceduto da una frase di un personaggio famoso che si ricollega a quanto si sta per leggere.

Non mi dilungo oltre.

Concludendo, consiglio questo libro solo agli amanti di Musso. A chi non ha ancora letto nulla di suo consiglio di iniziare dai precedenti. Sicuramente ne rimarra' maggiormente soddisfatto, almeno secondo il mio modesto punto di vista.

Buona lettura a tutti!