Una lama di luce (2012)

Una storia dal passato

Titolo: Una lama di luce

Anno di pubblicazione: 2012

Edizione: Sellerio

Pag.: 263

Prezzo: Euro 14.00

Finito il: 19/06/2012

Vantaggi: Buona storia gialla ben scritta. Un ritorno nella "mia" famiglia siciliana

Svantaggi: Speravo in un finale diverso

Torna Andrea Camilleri con una nuova avventura del suo Salvo Montalbano, commissario di polizia nell'immaginaria Vigata, cittadina dell'immaginaria provincia di Montelusa. E ogni volta immergermi nelle storie di Montalbano e' un piacere che non sbiadisce nemmeno se la storia ha poca consistenza.

Non e' questo il caso, per fortuna. Ma comunque e' un ritorno alla "mia" famiglia siciliana, famiglia che ho scoperto grazie ad un libro che non fa nemmeno parte della serie di Montalbano, "La mossa del cavallo". Era il regalo di compleanno fattomi da una cara amica messinese, in collaborazione con altri colleghi universitari. Ed e' un regalo che mi ha fatto scoprire un mondo, perche' conquistandomi mi ha portato a provare la lettura di "Un mese con Montalbano", una raccolta di racconti su questo commissario siciliano. E qui sono entrato nella famiglia.

Ma non divaghiamo.

Il nuovo libro di Camilleri si intitola "Una lama di luce", pubblicato come al solito dalla Sellerio nel suo caratteristico formato dalla copertina blu scuro e le pagine finissime.

Un accenno di trama

Uno strano sogno apre la giornata di Montalbano, talmente reale da sembrare una premonizione. Possibile?

Ma le cose sembrano prendere una strada diversa e il nostro commissario si ritrova ad indagare sulla strana aggressione con rapina subita da una giovane donna.

Un altro caso attira l'attenzione: una capanna in mezzo ad un campo incolto trasformata in magazzino. Ma di cosa?

Ed entra in scena Marian, da poco proprietaria di una galleria d'arte di Vigata.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Cerco sempre di essere abbastanza stringato nel raccontare la trama di un libro.

In questo caso lo sono anche di piu' perche' il libro e' corto e raccontare troppo puo' rovinarne la lettura. Una lettura sempre piacevole, almeno per me, che amo il modo di scrivere di Camilleri nel suo siciliano che oramai tutti hanno imparato a conoscere anche attraverso le trasposizione televisive del commissario Montalbano. Ma lo scritto e' tutta un'altra cosa: un libro si riesce a vivere di piu', assaporandone ogni parola, anche quelle piu' strane perche' non appartengono al consueto linguaggio di un piemontese come me. Eppure non ho difficolta' a leggere Camilleri, nemmeno quando ho letto il primo libro.

Come sempre e' stato un piacere incontrare nuovamente Mimi', Fazio, Catarella (il mio preferito) e tanti altri personaggi del mondo di Camilleri.

Per di piu' "Una lama di luce" porta qualche notizia anche su una vecchia conoscenza dei lettori di Camilleri. Il finale pero' mi ha lasciato l'amaro in bocca perche' speravo in qualcosa di diverso. Riserva una piccola sorpresa ma con grandi conseguenze.

Comunque il libro mi e' piaciuto molto e ovviamente lo consiglio, mentre aspetto la prossima avventura e il prossimo ritorno in famiglia.

Buona lettura a tutti!