Il sistema periodico (1975)

Un chimico e i suoi elementi

Gia' pubblicato in: http://www.ciao.it/Il_sistema_periodico_Primo_Levi__Opinione_1245672

Titolo: Il sistema periodico

Anno di pubblicazione: 1975

Edizione: Einaudi n.203

Pag.: 261

Prezzo: Euro 8.20

Finito il: 07/11/2010

Vantaggi: Serie di racconti biografici e non, ben scritti, anche per i non chimici

Svantaggi: Nessuno

Quando, un po' di tempo fa, ho detto che dovevo colmare una mia grave lacuna su uno scrittore non pensavo di farlo cosi' presto. E nemmeno di farlo partendo da un libro come questo.

Lo scrittore in questione e' Primo Levi, chimico italiano, ebreo sopravvissuto ad Auschwitz e scrittore.

Il libro da cui sono partito, prestatomi dalla stessa persona che mi ha prestato i libri di Marco Belpoliti, si intitola "Il sistema periodico", scritto nel 1975 ed edito dalla Einaudi.

Per colmare la mia lacuna pensavo di iniziare da libri piu' emblematici, come "Se questo e' un uomo" seguito da "La tregua". Si trattava di colmare la mia lacuna sia in campo letterario che storico, visto che entrambi questi libri riguardano il durante e il dopo la reclusione di Levi nel campo di sterminio.

Ma non sono dispiaciuto.

"Il sistema periodico" e' una raccolta di 21 racconti biografici e non (5 sono di fantasia).

Il motivo del titolo e' dato dal fatto che ogni racconto ha per protagonista, oltre allo scrittore, un elemento della tavola periodica. In particolare:

    1. Argon

    2. Idrogeno

    3. Zinco

    4. Ferro

    5. Potassio

    6. Nichel

    7. Piombo

    8. Mercurio

    9. Fosforo

    10. Oro

    11. Cerio

    12. Cromo

    13. Zolfo

    14. Titanio

    15. Arsenico

    16. Azoto

    17. Stagno

    18. Uranio

    19. Argento

    20. Vanadio

    21. Carbonio

Non sono ovviamente tutti gli elementi della tavola periodica.

Di questi, "Piombo", "Mercurio", "Zolfo", "Titanio" e "Carbonio" sono racconti inventati: non hanno per protagonista Levi. Sull'ultimo ci sarebbe da discutere: seppur scritto in prima persona da Levi, la storia e' inventata, ma verosimile perche', come dice lui, "Potrei raccontare innumerevoli storie diverse, e sarebbero tutte vere". L'argomento? Scopritelo voi.

Gli altri racconti invece sono episodi della sua vita prima di studente di chimica e poi di chimico dipendente o indipendente. Solo il primo, "Argon", si discosta un po': riguarda la storia della sua famiglia, con personaggi eccentrici e particolari, condita dalla vita di un ebreo in Piemonte. E' forse il racconto piu' pesante, ma non mi ha scoraggiato perche' la pesantezza nei racconti successivi e' sparita.

Primo Levi e' nato nel 1919 ed e' morto nel 1987. La sua storia di studente prima di liceo e poi di universita' si scontra con il Ventennio fascista che caratterizzava quel periodo (seppur non troppo convinto, il padre aveva anche la tessera del partito e Levi ha fatto parte delle organizzazioni giovanili fasciste, come si legge nella breve biografia alla fine del libro). Come anche i primi anni di lavoro, che precedono la sua partecipazione nella guerriglia partigiana e poi il suo internamento ad Auschwitz.

Ogni racconto pero' va al di la' della storia di quegli anni.

Alcuni sono dei veri e propri gialli.

Cos'e' un giallo? Il racconto di un crimine, di un criminale e di un investigatore. Qui il crimine puo' essere uno strano comportamento chimico, il criminale la causa di quel comportamento e l'investigatore il chimico che deve indagare usando tutti i metodi possibili.

Non ci sono omicidi, furti e violenze, ma la sostanza non cambia.

Certo, da un chimico questa serie di racconti sara' sicuramente piu' apprezzata, essendo piu' dentro la materia trattata. Io pero' non sono un chimico e li ho capiti lo stesso (diciamo al 95%), quindi posso dire senza alcun dubbio che il libro puo' essere letto da tutti, ragazzi compresi. Chissa', magari si faranno prendere dall'entusiasmo di scoprire e governare la materia, il lavoro e la passione dei chimici. Io conosco almeno un chimico che ha apprezzato questa lettura. E che guarda con passione a questo antico amore, antico perche' adesso fa cose un po' diverse nel suo lavoro.

Che altro posso dire?

Dalla stessa persona che mi ha prestato questo libro ne ho ricevuto un altro scritto da Marco Belpoliti: si tratta di una specie di biografia di Primo Levi, nonche' un'analisi dei suoi scritti. Ma non penso di leggerlo. Preferisco scoprire uno scrittore da cio' che scrive, non dalle interpretazioni che ne danno critici e studiosi.

Penso che ogni scrittore scriva per parlare con il lettore direttamente. Non serve un traduttore che potrebbe anche travisare i fatti usando linguaggi troppo elaborati.

Ne ho avuto un piccolo esempio leggendo l'intervista fatta a Primo Levi da Philip Roth riportata nell'appendice de' "Il sistema periodico".

Interessante invece la biografia finale dell'autore, che consiglio di leggere, e a cui ho gia' accennato sopra.

Detto questo concludo consigliando questa raccolta di racconti a tutti. Sono un po' datati, ma nonostante i trentacinque anni passati dalla loro prima pubblicazione mantengono intatto il loro fascino. Anche in questo sta la bravura di uno scrittore.

Buona lettura a tutti!