Corpi (2003)

Un tranquillo college americano

Titolo italiano: Corpi

Titolo originale: A Faint Cold Fear

Anno di pubblicazione: 2003

Edizione: PiEmme

Pag.: 381

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 29/05/2005

Vantaggi: Un thriller ben costruito con qualche idea originale.

Svantaggi: La scrittrice sembra in lotta con il lettore per cercare di depistarlo. Ricorda un po' la Cornwell e la Reichs.

Questo e' il primo libro di Karin Slaughter che leggo.

Slaughter significa "massacro" e un cognome del genere sembra promettere bene, quindi mi sono detto "Perche' non verificare?".

La storia inizia da Sara Linton, medico pediatra nella cittadina di Heartsdale, nella contea di Grant (Georgia) a pochi chilometri da Atlanta. Ha anche un altro incarico, quello di medico legale e spetta a lei fare le autopsie in caso di morti sospette.

All'inizio del libro, Sara sta aspettando la sorella Tessa, incita all'ottavo mese, che e' andata a prendersi un gelato. Quello e' il suo giorno libero, che ha deciso di passare con Tessa in giro per shopping. Ma mentre chiacchiera con la sorella, giunge una telefonata dal suo ex marito, Jeffrey Tolliver, capo della polizia locale: e' stato trovato un cadavere. Si tratta di uno studente del Grant Institute of Technology di nome Andy Rosen. Apparentemente sembra un suicidio: il corpo di Andy e' sotto un ponte su un terreno incolto appartenente al college e non si sono tracce intorno a suggerire il contrario. Viene persino trovato un biglietto d'addio.

Ma la scena non convince ne' Jeffrey ne' Sara, intervenuta portandosi dietro (chissa' mai perche'!) la sorella. Tessa si allontana per espletare un bisogno fisiologico e sparisce. Sara la ritrova nel bosco gravemente ferita: e' stata pugnalata piu' volte e rischia di perdere il bambino. D'urgenza viene trasportata all'ospedale di Atlanta.

Poco dopo anche la ragazza che aveva rinvenuto il cadavere viene trovata morta, di nuovo un suicidio (si e' sparata con un fucile), che fa ulteriormente aumentare i sospetti di Jeffrey e Sara.

Le ipotesi che prendono corpo sono essenzialmente due: Rosen era un drogato e quindi la sua morte puo' essere legata al traffico e allo spaccio di stupefacenti; ma entrambi i morti erano ebrei e da qualche tempo nel college compaiono scritte razziste. Che ci sia un nesso?

Lascio a voi scoprire il resto.

Tra i personaggi principali del libro ce ne sono un paio che voglio segnalarvi:

Lena Adams e' una ex poliziotta, ex collega di Jeffrey, ora nel servizio di sicurezza del college. Qualche anno prima Lena ha subito uno stupro e questo ha segnato il suo carattere, portandola sull'orlo dell'alcoolismo, problema che si rifiuta di riconoscere. Ha lasciato la polizia quando Jeffrey le ha chiesto di sottoporsi a qualche terapia utile a risolvere il problema. Lena entra in contatto con uno strano ragazzo, Ethan Green (o White? ha due cognomi), dal passato torbido alla continua ricerca di autocontrollo. Il loro e' un rapporto strano, fatto di violenza e sotterfugi.

Passando alle mie impressioni, la trama e' costruita abbastanza bene, anche se la Slaughter sembra essere impegnata a giocare con il lettore. E questo, di per se', non e' un male. Purtroppo esagera un po'. I personaggi sono descritti in modi diversi a seconda delle situazioni in cui vengono inseriti e qualche volta si contraddicono. Per quanto mi riguarda, mi sono chiesto il perche' di certi comportamenti apparentemente insensati. Le ragioni si capiscono ma sono un po' stiracchiate.

La soluzione del mistero? Be', risulta tirata fuori dal cilindro di un mago, frettolosa e con qualche punto oscuro persistente.

Il libro non mi ha convinto del tutto. Penso che alcune cose potevano essere trattate meglio e altre ricordano un po' troppo il modo di scrivere della Cornwell e della Reichs.

Nel complesso mi aspettavo qualcosa di piu' che non e' arrivato. Non mi ha colpito piu' di tanto. Puo' risultare perfetta come lettura da spiaggia ne momenti in cui non si vuole pensare troppo.

Buona lettura a tutti!