Blue Moon (1998)

Licantropi, vampiri, demoni... e poliziotti corrotti: mostri?

Titolo italiano: Blue Moon

Titolo originale: Blue Moon

Anno di pubblicazione: 1998

Edizione: Nord (2008) - TEA

Pag.: 468

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 18/04/2010

Vantaggi: Un buon romanzo fantastico scritto molto bene.

Svantaggi: Nessuno

Dopo aver incontrato un altro personaggio (Merry Gentry) di Laurell K. Hamilton (per ben due volte), sono tornato a leggere una nuova avventura di Anita Blake, la Sterminatrice (e non solo).

Di Laurell K. Hamilton si sa gia' tutto cio' che solitamente scrivono nelle brevi biografie dei suoi libri: nata in Arkansas, e' vissuta in Indiana ed ora sta nella St.Louis County, in Missouri. Nel 1992 ha esordito con "Nodo di sangue", primo libro della serie dedicata ad Anita Blake. E da qui il suo successo ha avuto inizio.

A parte qualche piccolo intoppo di percorso, come "Resti mortali", ho avuto la fortuna di iniziare bene questa serie, cioe' dal primo libro. "Resti mortali" e' stato stampato in Italia solo dopo "Il ballo della morte". Questo mi ha rovinato un po' la sorpresa, visto che in libri successivi si faceva un cenno alla sua storia, ma nel complesso non e' stato un danno enorme. Ringraziamo gia' che c'e' stato solo questo problema.

Ma veniamo al libro.

A chi non segue le mie opinioni forse e' necessaria una breve presentazione di Anita Blake.

E' nota come la Sterminatrice nel mondo dei vampiri e non e' un titolo dato a caso.

Nel mondo di Anita, simile alla nostra realta', c'e' una sola (grande) differenza: i mostri non umani esistono e sono riconosciuti anche legalmente, se non tutti almeno qualcuno come vampiri e licantropi. Quindi non e' piu' possibile cacciarli indiscriminatamente, ne' per loro e' possibile cacciare gli umani senza rischiare la morte.

Anita lavora come risvegliante in una agenzia privata e il suo compito e' riportare in vita i morti perche', ad esempio, rendano testimonianza in qualche processo o per risolvere problemi legati ai loro testamenti. E' una condizione temporanea, ovviamente.

Tra gli altri suoi compiti, c'e' anche quello di aiutare la polizia nel risolvere casi legati al soprannaturale. E ha la licenza per uccidere vampiri che si sono macchiati di delitti.

Da un po' la sua condizione "umana" e' cambiata: ha scoperto di essere una negromante e si e' legata affettivamente (e non solo) al vampiro Jean-Claude, Master della Citta' di St.Louis, e al licantropo Richard (e' un lupo mannaro, tanto per essere precisi, perche' esistono anche ratti, leopardi e altri animali mannari), capo del suo branco.

Vediamo quindi cosa ci riserva la nuova avventura di Anita.

Un accenno di trama

Anita va in trasferta.

In una piccola cittadina del Tennessee Richard viene accusato di tentato stupro e incarcerato.

Anita deve intervenire per risolvere il caso: e' impossibile che Richard abbia fatto una cosa del genere. Ha un animo da boy-scout e non farebbe mai nulla di illegale o violento.

Ma le cose sono un po' piu' complicate di quanto appaiono: la comunita' locale di piccoli troll e' in pericolo perche' il terreno su cui si sono insediati fa gola a qualcuno di molto potente. E la polizia locale sta dalla sua parte.

La trasferta di Anita si scontra anche con la comunita' vampirica locale. Jean-Claude non puo' accompagnarla per non provocare una guerra, ma la presenza di Anita non e' comunque gradita.

Cosa si nasconde dietro a tutti questi fatti?

A voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

Laurell K. Hamilton ha il dono del racconto. Sa come scrivere una storia e sa come incatenare l'attenzione del lettore. O almeno ci e' riuscita con me: questa scrittrice non riesce ad essere mai noiosa. E' stato un problema dover interrompere la lettura alla fine dei miei viaggi di pendolare e infatti il libro e' finito in pochi giorni.

Forse e' merito anche del fatto che conosco ormai i personaggi della saga e mi piacciono.

Inoltre, quando inizio un libro della Hamilton, so gia' che non sara' nulla di profondo, ma qualcosa impregnato di adrenalina ed azione.

Una questione interessante e' presente anche qui, comunque. Si parla di intolleranza.

Noi siamo abituati alle notizie di intolleranza verso i diversi, siano essi stranieri o diversamente abili o per altri motivi. Qui si parla di intolleranza verso vampiri e licantropi, o altre creature riconosciute legalmente. Qualche volta i veri mostri non sono questi, ma gli stessi uomini. Non per niente ho scelto il titolo di questa opinione. L'unico modo per superare l'intolleranza e' imparare a conoscere gli altri. Il problema e' che non sappiamo farlo nei confronti dei nostri simili umani, figurarsi verso un vampiro o un licantropo.

Comunque, concludo consigliando questo libro agli appassionati del genere fantastico a tinte thriller. A me, come forse avete gia' compreso, e' piaciuto molto e aspetto di leggere la prossima avventura di Anita.

Buona lettura a tutti!