L'amica americana (2005)

La Profia, l'Indistruttibile e una casa

Titolo: L'amica americana

Anno di pubblicazione: 2005

Edizione: Mondadori - Volume "Provaci ancora Prof"

Pag.: 279 di 695

Prezzo: Euro 15.00 totale

Finito il: 25/08/2009

Vantaggi: Un buon giallo ambientato a Torino, scritto bene.

Svantaggi: Un po' lento all'inizio?

Eccomi a parlare del terzo libro di una scrittrice della mia regione.

Potrei quasi dire della mia citta', visto che oramai Torino mi ha praticamente adottato da tempo (grazie agli anni che ci ho passato da studente e ci passo ancora a causa del lavoro).

Si tratta di Margherita Oggero, la creatrice del personaggio della Profia che su Rai1 nella serie "Provaci ancora Prof" ha le fattezze di Veronica Pivetti. Ma su Rai1 la Profia vive a Roma, mentre la Profia della Oggero vive a Torino, un cambiamento che non ho ben capito. E non ho capito nemmeno perche' la Oggero abbia accettato. Ma va bene lo stesso, tanto avro' visto a malapena una puntata della serie televisiva, arrivata oramai alla terza edizione.

Tornando alla Oggero, in origine era una professoressa di scuola superiore, almeno fino al 2002 che l'ha vista esordire come scrittrice con "La collega tatuata", dal quale hanno ricavato anche un film intitolato "Se devo essere sincera" con Luciana Littizzetto e Neri Marcore'. Ho visto il film e francamente non l'ho trovato all'altezza del libro, nonostante solitamente apprezzi i due attori interpreti: c'erano troppe differenze come trama e psicologia dei personaggi.

Nel 2003 e' uscito "Una piccola bestia ferita", seconda avventura della Profia di cui ho gia' parlato in passato.

E nel 2005 e' arrivata la terza avventura della Profia con "L'amica americana".

Vediamo quindi un accenno della trama.

Un accenno di trama

La Profia continua con la sua vita di insegnante, moglie e madre, tra alti e bassi.

Come insegnante non ha problemi particolari, anzi si sente quasi soddisfatta, soprattutto con allievi come Gianni che le da' molte soddisfazioni e, se continuera' a maturare come sembra, diventera' una persona interessante e con la testa sulle spalle.

Come madre non ha problemi particolari: Livietta in fondo e' quasi una figlia esemplare.

Gli alti e bassi sono soprattutto come moglie: con Renzo, suo marito, le cose non vanno benissimo. Si parlano a stento e quando lo fanno arrivano quasi a litigare. Eppure il bel commissario della Profia e' stato trasferito a Roma per un incarico piu' importante ma piu' amministrativo. E la "leggera" infatuazione che li univa e che tanto preoccupava Renzo non dovrebbe piu' rappresentare un problema.

Entrano in gioco altri personaggi. Tra i tanti spicca l'Indistruttibile, un uomo eccentrico con qualche problema mentale. Si definisce "Indistruttibile" e per provarlo si butta tra le macchine del traffico cittadino, facendosi quasi investire e provocando qualche incidente.

Un altro personaggio importante e' l'amica americana, proprietaria di una bella villa di cui la Profia e' innamorata da ormai dieci anni. E l'improvvisa comparsa del cartello "Vendesi" sulla casa porta alla conoscenza delle due donne, che sfocera' in una bella amicizia.

Ovviamente, essendo un giallo, la morte della donna e' alla base di quel che succedera' in seguito...

... e che lascio a voi scoprire.

Le mie considerazioni

Una delle cose che saltano maggiormente all'occhio di questo libro e' la scoperta del vero nome della Profia.

Dopo due libri in cui non veniva identificata con alcun nome, qui Margherita Oggero svela l'arcano fin dal primo capitolo: la Profia si chiama Camilla. E nel capitolo cinque troviamo anche il cognome, Baudino.

Come mai tutta questa fretta? Perche' la Oggero non ha continuato con i suoi giri di parole e le sue affascinanti acrobazie letterarie per tenere nascosto il nome?

A me e' parso quasi un modo per separarsi dal personaggio, un modo per smettere di identificarsi in lei.

Che scrittrice e personaggio abbiano litigato?

Sembra quasi di si. E infatti poco dopo questo libro ne sono comparsi alcuni con protagonisti diversi.

A parte questo inizio di separazione, il libro e' molto godibile, a parte una certa lentezza iniziale.

L'unico altro svantaggio e' stata una certa confusione tra i personaggi: alcuni capitoli infatti sono scritti in prima persona dal punto di vista di personaggi diversi, una specie di confessione psicologica che serve a spiegare il loro passato e i loro attuali pensieri. Uno di questi capitoli mi ha tratto in inganno: credevo parlasse di un personaggio e invece si trattava di un altro che ancora non conoscevo.

Si tratta comunque di una pecca scusabile.

Continuano le originalita' del modo di scrivere della Oggero, che gia' ho descritto nelle precedenti opinioni, come ad esempio le liste di oggetti non separate da virgole. Originalita' che continuo ad apprezzare, insieme all'ambientazione della storia, la bella Torino. In questo caso la mia fantasia non ha avuto bisogno di ricostruire case, vie e monumenti, visto che gia' li conosco bene. E mi sono potuto concentrare maggiormente sui personaggi.

Non mi dilungo ulteriormente.

Concludo consigliando questo libro agli amanti del giallo italiano. Sarebbe meglio leggere i tre libri nell'ordine di pubblicazione. Io sono stato facilitato dall'edizione che ho comprato (al prezzo di 15 euro), quella degli Oscar Mondadori che racchiude i tre romanzi della Profia sotto il titolo "Provaci ancora Prof".

Buona lettura a tutti!