Boy (1984)

Autobiografia di un romanziere

Titolo italiano: Boy

Titolo originale: Boy - Tales of Childhood

Anno di pubblicazione: 1984

Edizione: Salani - Gl'Istrici n.50

Pag.: 188

Prezzo: Euro 8.00

Finito il: 04/04/2008

Vantaggi: Un'autobiografia che e' quasi un racconto per ragazzi. Ben scritta. Per tutti

Svantaggi: Nessuno

"Dice una leggenda che gl'istrici scagliano i loro aculei, come frecce, su chi li stuzzica.

Provate a stuzzicare i nostri Istrici ed essi vi pungeranno: colpiranno la vostra fantasia e il vostro cuore, divertendovi, affascinandovi e spaventandovi. Li abbiamo cercati in tutto il mondo e ora sono qui per pungervi, pungervi."

Come ho scoperto Gl'Istrici

Ho iniziato con la presentazione usata per la serie "Gl'Istrici" edita dalla Salani e riportata sul retro di copertina.

Io li ho scoperti in relazione ad un autore che mi ha conquistato prima attraverso i film tratti dai suoi libri e poi attraverso le sue parole.

Sto parlando di Roald Dahl, l'autore de "La fabbrica di cioccolato", tanto per citare forse il suo libro piu' conosciuto ultimamente, soprattutto dopo il remake fatto da Tim Burton con protagonista un eccentrico Johnny Depp.

Ma io ricordavo anche il primo film, il vecchio "Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato" con un eccellente Gene Wilder.

Solo da pochi anni ho deciso di conoscere l'autore di queste favole per ragazzi e adulti.

E attraverso lui, sono arrivato alla serie "Gl'Istrici", dalla classica copertina gialla-beige sormontata da due istrici neri che si danno le spalle.

Boy

Parlare di Roald Dahl in questa opinione equivale a parlare del libro che ho letto e che vi sto per presentare. Perche'? Semplice, si tratta della sua autobiografia.

Ma da un autore del genere, che ha creato personaggi come Matilde o Willy Wonka, non ci si poteva attendere qualcosa di arido e generico, una serie di dati senza anima.

Roald Dahl racconta quindi la prima parte della sua vita (fin verso i vent'anni) in modo quasi avventuroso, come fosse una delle sue favole, in modo divertente e brioso.

Dahl e' nato in una famiglia molto numerosa. Seppure di origine norvegese, e' nato in Gran Bretagna dalla seconda moglie di suo padre. E i suoi racconti ci portano all'inizio del secolo scorso, quando le macchine erano rare, gli insegnanti duri e a volte crudeli e l'igiene un'utopia d'altri tempi.

I suoi racconti, oltre a riguardare la sua famiglia, ci portano nelle scuole da lui frequentate, e nei collegi inglesi che suo padre riteneva i migliori del mondo per la formazione di un ragazzo.

Morto quando Roald era ancora molto piccolo, la volonta' del padre e' stata seguita dalla moglie, che non ha mai fatto mancare nulla ai figli, facendoli crescere in modo naturale e molto amato.

Il bello di questo libro e' che si ritrovano gli spunti che hanno dato origine ai personaggi inventati da Dahl. Persino la fabbrica di cioccolato e' presa da un fatto reale: vicino ad una scuola frequentata da Dahl c'era una fabbrica che faceva provare i suoi prodotti agli studenti per scoprire preferenze o imperfezioni. E quando qualcosa colpisce la fantasia di un ragazzo, poi rimane impressa per tutta la vita.

Non credo ci sia molto da dire su questo libro. Si legge in un paio di giorni (ha solo 188 pagine) e scorre tranquillo e sereno. Mi ricorda un po' il racconto delle favole fatto da un genitore o da un nonno ai bambini. E mi ha riempito di nostalgia.

Un'altra interessante scoperta mi ha colpito: il Complotto del Topo.

"- Perche' non lo ficchiamo in uno dei barattoli della Pratchett? - proposi - Cosi', quando c'infila la sua lurida mano per prendere una manciata di roba, si becca un topo morto e puzzolente.

Gli altri mi fissarono sbalorditi. Poi, quando cominciarono ad afferrare la genialita' della mia pensata, si misero a sghignazzare. Mi diedero grandi pacche sulla schiena. Mi acclamarono e ballarono tutt'intorno all'aula. - Facciamolo oggi! - gridavano. - Tornando a casa! L'idea e' tua, percio' nel barattolo lo metterai tu!. "

Forse a qualcuno di voi questo scorcio del libro risultera' familiare. A me sicuramente e subito mi sono ricordato dove l'avevo gia' sentito: nel film "C'e' posta per te" con Meg Ryan e Tom Hanks. Adesso lo ricordate? Lei proprietaria di una libreria per l'infanzia e lui padrone di una grande catena di magazzini e librerie. Ricordo la dolce Kathleen Kelly (Meg Ryan) mentre lo legge ad una banda di bambini che pendono dalle sue labbra nel suo negozio.

I ricordi sono cosi': saltano fuori dal nulla. Dev'essere colpa di uno di quegli istrici di questa serie della Salani! E in fondo Meg Ryan e' una delle mie attrici preferite. Come non comprendere Tom Hanks che si innamora di lei?

A parte questo, chiudo consigliando i libri di Roald Dahl. Se volete sapere qualcosa di lui, leggete anche questo libro. Parla della realta', vista dagli occhi di un bambino divenuto un grande romanziere. I presupposti c'erano tutti!

Buona lettura a tutti!