I giorni del Colosseo (2007)

Il ritorno di Orpheus

Titolo: I giorni del Colosseo

Anno di pubblicazione: 2007

Edizione: PiEmme - Serie ORO

Pag.: 375

Prezzo: Euro 6.50

Finito il: 01/12/2008

Vantaggi: Un'ottima ricostruzione storica scritta bene, in modo scorrevole. Utile per studiare la storia di Roma

Svantaggi: Nessuno.

"I giorni del Colosseo" rappresenta la terza avventura dei fratelli Valerio e Antonio Primo, protagonisti gia' in "Il grande gladiatore" e "La notte del gladiatore".

A chi avesse intenzione di leggere i due libri precedenti, consiglio di saltare il riassunto della trama che riportero' sotto: dovro' necessariamente anticipare qualcosa sul finale de "La notte del gladiatore" per dare una certa coerenza a quanto racconta il nuovo libro.

Un accenno di trama

Dopo aver completato la missione impostagli per volere divino e aver ridato l'Aquila a Vespasiano, Valerio spera di essere finalmente libero di fare il medico. Ma Domiziano, uno dei figli di Vespasiano, che lo odia, lo fa catturare dai suoi pretoriani e rinchiudere in una cava di marmo.

Qui Valerio sopporta per quattro anni la dura vita degli altri schiavi, intenti a cavare marmo da spedire a Roma per la costruzione del Colosseo voluta da Vespasiano.

Finalmente, pero' riesce a fuggire.

Alterne vicende lo vedono intraprendere una strada sorprendente, quella del bandito...

Antonio Primo, vinta la guerra civile che ha portato Vespasiano al trono e finita la guerra contro gli ebrei agli ordini di Tito, si ritira depresso nei suoi possedimenti spagnoli, dove si dedica alla campagna. Non sa nulla di quanto e' capitato al fratello Valerio, credendolo al seguito di un noto guaritore sulla via per l'Asia.

Un giorno arriva Vespasiano che lo costringe a tornare a Roma per occuparsi della costruzione del Colosseo. Antonio e' una persona assolutamente onesta e Vespasiano ha bisogno di persone cosi' per arginare gli sprechi.

Concluso in parte il compito, Antonio viene mandato in Colchide per controllare i confini con i territori dei Parti e dei Sarmati, attraverso i quali passano le carovane dei materiali destinati alla costruzione del Colosseo.

Il resto lo lascio scoprire a voi...

Le mie considerazioni

Come dicevo nelle due precedenti recensioni, Gordon Russell e' uno pseudonimo dietro al quale si nasconde una coppia: Dario Battaglia e Vanna de Angelis.

Vanna de Angelis e' narratrice e saggista. A me e' nota per i suoi interessanti libri sulle streghe ("Le streghe. Roghi, processi, riti e pozioni", "Il libro nero della caccia alle streghe" e "Dalla parte delle streghe", tutti editi da PiEmme). Vanna e' anche sceneggiatrice per radio e televisione, nonche' illustratrice per riviste e volumi a stampa.

Dario Battaglia e' invece un esperto di archeologia sperimentale: ha fondato l'Istituto Ars Dimicandi, per la "ricostruzione empirica di tutte le discipline del mondo circense, atletico e militare dell'antichita' greco-romana", come si legge nella sua biografia in fondo al libro. Legati all'uscita del film "Il gladiatore" di Scott sono anche i combattimenti gladiatori che sono stati organizzati davanti al Colosseo.

Da questo connubio e' uscito un altro splendido libro, che ho amato dal prima all'ultima pagina.

C'e' un'ottima ricostruzione storica, che coinvolge la creazione del grande Colosseo e la piaga del banditismo, molto diffusa in tutte le epoche, anche in quelle piu' "tranquille" dell'impero romano. Grandi generali hanno tentato di estirparla, senza successo. Anche Cicerone ci ha provato, torturando e uccidendo molti banditi, ma il fenomeno non e' diminuito, perche' spesso risultava l'unico metodo per non morire di fame. Tra le bande si trovavano non solo schiavi fuggiti, ma anche veterani di guerra, che vistisi assegnare un arido pezzetto di terra alla fine della carriera, trovavano nel banditismo l'unico modo per sostentare la famiglia, anche se questo comportava mettersi contro Roma e assicurarsi una morte atroce in caso di cattura.

Molto interessante da leggere e' anche la nota finale del libro, che riporta i fatti storici, eliminando i personaggi inventati che vivono ne "I giorni del Colosseo".

Il libro e' scritto molto bene, e scorre senza problemi, senza mai annoiare.

Le vite di Antonio Primo e Valerio scorrono parallelamente, incrociandosi di quando in quando. E si ritrovano anche alcuni dei personaggi dei libri precedenti, tra cui alcuni gladiatori che hanno avuto a che fare col grande Orpheus, pseudonimo usato da Valerio mentre combatteva nell'arena romana.

Concludendo, consiglio questo libro agli appassionati di romanzi storici, avvertendoli pero' che e' necessario prima leggere i due libri precedenti per capire a fondo la storia e i suoi personaggi.

Buona lettura a tutti!