I Sonnambuli (2010)

Alla soglia di un incubo storico

Titolo italiano: I Sonnambuli

Titolo originale: The Sleepwalkers

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Fanucci - Truecrime (2012)

Pag.: 366

Prezzo: Euro 7.70

Finito il: 18/04/2012

Vantaggi: Buon thriller storico, ben ambientato e ben scritto

Svantaggi: Forse un uso troppo forzato di termini tedeschi

Cio' che mi ha incuriosito immediatamente di questo libro e' stato il riassunto della trama. A volte non serve leggerlo per poter decidere se un libro ci interessa oppure no, basta l'intuito. In questo caso e' servito e si e' rivelata una buona decisione.

Il libro si intitola "I sonnambuli" (titolo originale "The Sleepwalkers"), scritto da Paul Grossman nel 2010 e arrivato in Italia nel 2012 edito dalla Fanucci per la nuova serie "TimeCrime", nata proprio nel 2012. Tra i libri TimeCrime ho gia' scoperto perle come "Venti corpi nella neve" di Giuliano Pasini. Stranamente tra questi due libri c'e' un piccolo collegamento.

Ma prima parliamo dell'autore.

Paul Grossman e' un giornalista freelance e ha collaborato con "Vanity Fair" e altre riviste, nonche' autore teatrale (ha scritto il dramma "The Pariah" su Hannah Arendt e il processo Eichmann). "I Sonnambuli" e' la sua opera di esordio. Esistono gia' altri due libri con lo stesso protagonista, che, a quanto dice la breve biografia, presto verranno pubblicati in Italia (anche se in realta' sul suo sito per ora se ne trovano solo due), sempre nella serie "TimeCrime". Grossman insegna anche storia della letteratura e scrittura creativa a New York, alla City University.

Queste sono le poche notizie ricavate dalla biografia riportata sulla sovracopertina del libro.

Ma cio' che interessa veramente un lettore non e' tanto l'autore o la sua biografia, quanto piuttosto le storie che legge nei suoi libri. Quindi passiamo al libro.

Un accenno di trama

Berlino, 1932.

Willi Kraus, eroe di guerra ed ora ispettore di polizia, e' diventato famoso per aver risolto un caso difficile e di grande impatto mediatico.

Adesso si trova ad indagare su un altro caso strano, il corpo di una ragazza che galleggia sulle acque del fiume Havel. E' annegata, quindi potrebbe essere un incidente o un suicidio, ma alcuni aspetti lasciano presumere che ci sia ben altro dietro alla sua morte, non ultime le sue gambe che fanno guadagnare alla morta il soprannome di "Sirena".

Nel frattempo una giovane nobile straniera scompare e Willi viene chiamato ad indagare, anche in virtu' della fama acquisita in passato.

Tra i due casi ci puo' essere un collegamento?

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Cio' che contraddistingue "I sonnambuli", piuttosto che il caso giallo in se', e' l'ambientazione storica.

Siamo alla fine del 1932, Hitler e' una stella in ascesa e il suo partito ha forti appoggi tra la popolazione, anche se non ha ancora la maggioranza. A volte pero' la maggioranza non e' necessaria, se si sa come sfruttare al meglio la difficile situazione. E Hitler sa come farlo ed e' appoggiato da persone che lo sanno fare.

A tutto questo si aggiunga un piccolo particolare di non poca importanza: Willi Kraus e' ebreo.

Credo ci siano tutti gli ingredienti necessari per stuzzicare la curiosita' di un amante del genere thriller e del genere storico. Io lo sono di entrambi ed e' per tale ragione che ho preso questo libro.

L'ambientazione e' perfetta, anche se non sono un esperto del periodo. Siamo alle soglie dell'incubo che ha portato alla Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto ai milioni di morti che ha provocato non solo la guerra ma anche la pazzia di un gruppo di uomini con ideali a dir poco discutibili.

Sapere gia' come prosegue la storia europea in quegli anni fa presagire alcuni degli eventi che caratterizzano la vicenda narrata da "I Sonnambuli". Eppure Grossman riesce a catturare il lettore e a farlo dubitare delle sue certezze, e sperare che la sua storia abbia esiti differenti.

Grossman scrive bene, ma ha una sola piccola pecca: usa qualche termine tedesco di troppo, anche quando non sarebbe necessario. Ma e' una pecca davvero lieve.

Non credo ci sia altro da dire se non che il libro mi e' piaciuto, quindi lo consiglio e termino con una domanda nel caso lo leggeste: ma chi sono veramente i Sonnambuli del titolo?

Buona lettura a tutti!