Il delfino (1994)

Alla ricerca dei propri sogni

Titolo italiano: Il delfino

Titolo originale: The Dolphin

Anno di pubblicazione: 1994

Edizione: Sperling & Kupfer

Pag.: 81

Prezzo: Euro 11.50

Finito il: 29/10/2006

Vantaggi: Una storia semplice per raccontare un'anima e la sua ricerca. Per tutti

Svantaggi: Solo la sua brevita' e il prezzo un po' alto

Daniel Alexander Dolphin e' un delfino apparentemente come tanti, che vive all'interno di una barriera corallina di un'isola solitaria. Come delfino, il suo compito principale e' cacciare per continuare a sopravvivere. E la legge del suo branco e' abbastanza semplice: cacciare e rimanere all'interno della barriera corallina, lontano dai pericoli. Ma Daniel ha un sogno e una passione: adora cavalcare le onde e non se la sente di passare tutto il suo tempo a correre dietro ai pesci per cibarsene.

Diventa cosi' un maestro nel cavalcare le onde, ma questa sua capacita' non piace agli altri membri del branco. La sua e' una passione giovanile, una passione che solo i cuccioli hanno e che, passando all'eta' adulta, imparano a dimenticare.

Daniel invece non lo fa e per questo viene criticato. Anche Michael, il suo migliore amico, lo fa e non glielo nasconde:

"Cavalcare qualche piccola onda era un gioco divertente finche' eravamo cuccioli, ma ora ti stai spingendo troppo in la'. Dovresti catturare piu' pesci invece di sprecare il tempo a sfrecciare sulla barriera"

gli dice. Ma Daniel non si lascia convincere.

E un giorno sente una voce, quella del mare, che gli parla

"Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada..."

e dopo un po' lo incita a cercare l'onda perfetta. Solo cosi' scoprira' il suo scopo nella vita.

Questa ricerca non puo' avvenire all'interno della barriera in cui vive. Daniel deve "spiccare il volo" verso l'ignoto esterno, ma questo lo spaventa. L'ignoto spaventa sempre e spaventa tutti. Ma ci sono alcuni che riescono a superare la paura, raccolgono il proprio coraggio e si buttano.

Cosi' fa Daniel...

La ricerca del suo sogno lo portera' verso mondi nuovi e gli fara' conoscere nuove creature, buone o cattive. Fino a quando un giorno si imbatte nell'uomo...

A voi scoprire il resto di questo breve racconto, fatto solo di 81 pagine che si leggono in un paio d'ore al massimo e illustrato dai disegni stilizzati di Oscar Astromujoff. La Sperling & Kupfer ha stampato "Il delfino" di Sergio Bambarén al prezzo di 11.50 euro. Caro? Forse si, un po', ma il racconto e' davvero ben scritto.

Ho letto da qualche parte che ricorda un po' "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach e "Il piccolo principe" di Antoine de Saint-Exupéry. Avendo da poco letto l'opinione di Mary (Bellatrix72) sul primo, penso che ci possa essere del vero in questa affermazione. Ma io non ho letto nessuno dei due libri, quindi per me si tratta di un racconto inedito. E mi e' piaciuto.

Di Sergio Bambarén ho gia' letto "Fratello Mare", bellissimo, in cui si parla di san Francesco e dei suoi doni nella vita di tutti i giorni.

Qui invece, nel primo libro di Sergio scritto nel 1994, si trova la spinta a seguire i propri sogni:

"Tutti abbiamo i nostri sogni [...] L'unica differenza e' che alcuni lottano, e non rinunciano a realizzare il proprio destino, a costo di affrontare qualunque rischio, mentre gli altri si limitano a ignorarli, timorosi di perdere quel poco che hanno. E cosi' non potranno mai riconoscere il vero scopo della vita"

Bisogna essere disposti a perdere tutto per riuscire a realizzare i propri sogni. E per questo motivo non e' facile prendere l'avvio sulla strada che potrebbe portare al sogno. Sarebbe facile per me dire qualche banalita', ma cerco sempre di essere sincero nelle mie opinioni e quindi devo inserirmi nel gruppo dei timorosi. E' difficile abbandonare tutto, il caldo conforto delle abitudini e dei posti conosciuti, per immergersi nell'ignoto. E' il coraggio che mi manca. Ce la faro? In questo momento posso solo dire che non lo so, ma che ci provero'.

Bambarén dice anche

"Le decisioni sono un modo

per definire se stessi.

Sono il modo di dare vita

e significato ai sogni.

Sono il modo per farci diventare

cio' che vogliamo"

e anche:

"Quando stai per rinunciare,

quando senti che la vita e' stata

troppo dura con te,

ricordati chi sei.

Ricorda il tuo sogno"

E voi ricordate i vostri sogni? Siete disposti a rinunciare a tutto cio' che avete per cercare di seguirli? Siete disposti a soffrire un po' per cercare di ottenere la felicita', sapendo che potrebbe anche esserci una cocente delusione?

Sono domande difficili a cui rispondere.

Be', io non posso darvi le risposte. Ognuno deve leggere la propria anima e il proprio cuore per cercarle. Spero pero' che siano esaurienti.

E come mi ha scritto Bambarén qualche giorno fa:

"May your dreams come true, always."

Buona ricerca a tutti!