Harding, John - La biblioteca dei libri proibiti (2010)

Florence and Giles

Titolo italiano: La biblioteca dei libri proibiti

Titolo originale: Florence and Giles

Anno di pubblicazione: 2010

Edizione: Garzanti (2010)

Pag.: 255

Prezzo: Euro 9.90

Finito il: 06/05/2013

Vantaggi: Romanzo gotico scritto in modo scorrevole

Svantaggi: Mancano le soluzioni esplicite ai misteri

Vista la mia predilezione per i libri, quando vedo un titolo che li ha per protagonisti mi viene voglia di leggerlo. Ed e' proprio questo che e' successo con "La biblioteca dei libri proibiti", scritto nel 2010 da John Harding e arrivato in Italia lo stesso anno edito dalla Garzanti.

John Harding, autore a me sconosciuto fino a questo momento, e' nato nel 1951 nell'est dell'Inghilterra e ha studiato a Oxford. Ha lavorato come giornalista, quindi come editor e poi e' diventato scrittore. Ora vive a Richmond con moglie e due figli.

Questa e' la breve biografia che si legge sul retro del libro.

Un accenno di trama

New England, 1891.

Florence e' un'orfana dodicenne adottata da uno zio insieme al fratello minore Giles. Vivono entrambi a Blithe House, antica dimora di famiglia, lontano da tutto e da tutti in un quasi completo isolamento.

Secondo lo zio alle ragazze non serve saper leggere o scrivere, ma solo imparare le arti domestiche. Ed e' questa la politica adottata nei confronti di Florence. Ma la ragazza non e' stupida e quando scopre la grande biblioteca della casa, piena di volumi vecchi e nuovi, decide di imparare a leggere e scrivere per immergersi nelle nuove avventure letterarie che quel grande salone polveroso nasconde.

Per Giles non vale la stessa politica e infatti viene mandato in collegio, ma e' una vita dura per un ragazzo che non sa nulla della societa'. Quindi viene rispedito a casa e lo zio gli procura un'istitutrice a cui presto capita un terribile incidente...

... a voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Copertina nera, con una ragazza vestita stile Ottocento, un libro in mano e un ambiente buio: cosi' si presenta il libro. Leggendolo, il genere si e' rivelato gotico: scritto in prima persona da Florence, risulta piacevole e scorrevole, con parole strane sparse qua e la', inventate ma subito comprensibili.

Florence deve avere un'intelligenza notevole, avendo imparato a leggere e scrivere da sola, e grazie ai libri della biblioteca ha anche imparato lingue straniere. Il tutto tenuto accuratamente nascosto agli occhi della servitu' e della governante. Florence non ha remore nel difendere la compattezza della sua famiglia e lo fa con logica. E' quindi un personaggio ambivalente, con lati positivi e alcuni estremamente negativi.

Il romanzo quindi si legge bene, ma quando si arriva all'ultima pagina si rimane con un sapore spiacevole: infatti mancano le soluzioni esplicite a tutti i misteri raccontati. Le soluzioni sono intuibili, ma non se ne ha conferma. Ed e' questo il lato piu' negativo della storia, che mi ha deluso e mi ha portato a darle una valutazione non buona.

Buona lettura a tutti!