Butterfly (2000)

Edward

Titolo italiano: Butterfly

Titolo originale: Obsidian Butterfly

Anno di pubblicazione: 2000

Edizione: Nord (2009) - TEA

Pag.: 638

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 30/10/2010

Vantaggi: Una nuova avventura di Anita Blake, ben scritta e personaggi interessanti.

Svantaggi: Nessuno

"Edward e' come un leopardo addomesticato: puo' accoccolarsi fra le tue gambe e farsi accarezzare. Ma a volte solo per azzannarti alla gola"

Chi conosce Anita Blake e le sue avventure scritte da Laurell K. Hamilton non ha bisogno che io specifichi altro per capire di quale Edward sto parlando. C'e' un solo personaggio che risponde a questo nome senza farsi dimenticare dai lettori della Hamilton.

"Dedicato a tutti i fan di Edward, che con le loro lettere, le loro domande, la loro curiosita', mi hanno fatto capire di essere interessati quanto me a saperne di piu' su di lui."

e' la dedica della scrittrice all'inizio di questo libro intitolato "Butterfly".

Il personaggio di Edward e' interessante, anche se diventarne fan e' un po' troppo. Per chi non lo conosce, si tratta di un cacciatore di taglie, nonche' cacciatore di mostri (umani e non). Ma e' anche uno psicopatico che, come dice Anita nella frase che ho usato per iniziare questa opinione, non farebbe una piega a farsi prima coccolare e poi ucciderti. Ha gli occhi piu' gelidi e vuoti che si possano immaginare, contornati da un aspetto da bravo ragazzo.

Qualcuno potrebbe chiedersi: chi e' Anita?

Solo per chi non ha ancora letto altre mie opinioni sui libri di Laurell K. Hamilton faro' un piccolo passo indietro e daro' velocemente una spiegazione.

Anita Blake e' la _Sterminatrice di vampiri_ creata dalla Hamilton nel lontano 1992 in "Nodo di sangue".

A quel primo libro ne sono seguiti tanti altri.

Anita Blake e' anche una _risvegliante_: e' in grado di riportare in vita i morti anche per scopi del tutto legali.

Il suo mondo, che assomiglia tanto alla nostra realta', se ne discosta per un solo particolare: i mostri sono reali e hanno acquisito dei diritti legali. Quindi non si possono piu' uccidere vampiri, licantropi e simili impunemente: sono difesi dalla legge e a questa devono sottoporsi. Chi non lo fa si trova condannato, spesso a morte. E Anita e' la Sterminatrice: ha cioe' una licenza, riconosciuta a livello federale, che le permette di uccidere vampiri e simili, sempre su autorizzazione di un giudice. Ma le sue avventure descritte dalla Hamilton hanno visto piu' volte violata questa regola, ovviamente sempre a fin di bene.

Anita collabora anche con la polizia per indagare su casi in cui e' chiaramente implicato un essere soprannaturale o l'uso della magia.

La sua vita privata ha subito qualche conseguenza da queste situazioni pericolose, ma anche una evoluzione.

Anita ha capito che i vampiri e i licantropi non sono solo mostri: possono rivelarsi anche piu' umani degli esseri umani che erano all'inizio. Ovviamente hanno le loro regole che non sempre sono comprese dagli esseri umani normali.

Anita si e' anche "fidanzata" con un vampiro, Jean-Claude, e con un licantropo, Richard, con i quali forma un triunvirato. "Fidanzata" forse e' un termine un po' troppo forte, ma i rapporti che la legano al Master di St.Louis e all'Ulfric degli uomini lupo sono decisamente molto profondi, anche sessualmente parlando.

Da quando poi Anita si e' scoperta negromante le cose si sono complicate.

Credo che come riassunto sia abbastanza. Per altre domande rimando alle mie opinioni precedenti oppure in privata sede.

Torniamo quindi al libro e vediamo un accenno di trama.

Un accenno di trama

Anita e' in debito con Edward. E questo implica degli obblighi da parte sua.

Quando lui la chiama per essere aiutato in una sanguinosa indagine, lei non puo' rifiutarsi di accorrere.

Lasciata St.Louis, raggiunge Edward in New Mexico, dove il cacciatore di taglie e' conosciuto con il suo pseudonimo, Ted Forrester.

Ufficialmente anche Ted e' un cacciatore di taglie, ma con un aspetto meno pericoloso e piu' da bravo ragazzo. E, soprattutto, piace a tutti.

L'indagine riguarda delle strane uccisioni: intere famiglie sono state oggetto di attacchi soprannaturali. I morti sono stati sventrati, mentre i superstiti sono stati privati della pelle e di alcuni organi esterni.

Le scene del crimine sono raccapriccianti e Ted/Edward ha bisogno di una esperta del settore per scoprire il responsabile.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Il vero protagonista di questa storia e' ovviamente Edward.

Certo, ci sono le indagini di Anita, gli scontri e i conflitti con umani e non, ma e' Edward il punto focale. Finalmente si scoprono alcuni aspetti privati della sua vita presente e passata e si creano nuovi interrogativi a cui rispondere.

Ma e' anche in questo che si giudica la bravura di una scrittrice: tener desta l'attenzione del lettore e la loro curiosita' per i prossimi libri.

Il libro mi e' ovviamente piaciuto, aiutato in questo anche dal fatto di arrivare da letture molto piu' serie.

Avevo bisogno di togliermi la patina seria e scolastica delle settimane passate sui libri di Belpoliti.

E quale modo migliore di un libro della Hamilton?

Qui azione, adrenalina e scambio di battute sono la regola.

Mi ci voleva proprio!

Scritto come sempre in prima persona che aiuta ad entrare maggiormente nella storia, il libro e' un ottimo diversivo dalla vita di tutti i giorni. Ma racchiude anche dei possibili spunti di riflessione che, in qualche modo, si ricollegano con le letture serie del passato (e non vorrei qui scandalizzare qualcuno accomunando due letture cosi' diverse. Ma in fondo l'elasticita' di pensiero si vede anche in questo, no?). Mi riferisco a Primo Levi e alla sua esperienza nei campi di concentramento. Un chiaro esempio di intolleranza. Qui, in forma ovviamente meno seria, si hanno degli esempi di intolleranza verso persone e creature diverse. E alla fin fine il vero mostro non e' chi lo sembra da fuori, ma chi lo e' dentro.

Il titolo originale del libro e' "Obsidian Butterfly".

Come al solito, e' il nome di un locale. In questo caso e' gestito dalla Master del luogo, chiamata Obsidian Butterfly, oppure Itzpapalotl, nome azteco, altro pesante indizio per questa storia.

Di piu' non posso proprio dirvi.

Un ultimo avvertimento: la storia e' per stomaci forti. La Hamilton si perde in descrizioni, e non sempre sono delicate. Basti pensare alle vittime (vive o morte) dei crimini su cui si indaga. Quindi se avete lo stomaco debole, statene lontani.

Concludo consigliando questa lettura agli amanti del genere fantastico. Chi non conosce Anita e' pregato vivamente di seguire la serie nel giusto ordine di pubblicazione, altrimenti sara' difficile capire bene i personaggi e le situazioni.

Buona lettura a tutti!