Le quattro cose ultime (2011)

Morte, Giudizio, Paradiso, Inferno

Titolo italiano: Le quattro cose ultime

Titolo originale: The Last Four Things

Anno di pubblicazione: 2011

Edizione: Nord (2011) - TEA (2012)

Pag.: 398

Prezzo: Euro

Finito il: 14/11/2012

Vantaggi: Buon libro fantasy, ben scritto e descritto. Storia discreta

Svantaggi: Secondo di una trilogia, la storia continua

Paul Hoffman, figlio di un paracadutista acrobatico, ha girato per il mondo al seguito del padre. Si e' laureato in Letteratura inglese al New College di Oxford ed e' diventato sceneggiatore cinematografico.

Nel 2010 e' uscito il suo primo romanzo (credo), intitolato "La mano sinistra di Dio", il primo di una serie (forse una trilogia). E nel 2011 e' uscito il secondo libro, "Le quattro cose ultime" (titolo che fino a poco tempo fa doveva essere "Il Santuario dei Redentori"). Entrambi sono stati pubblicati dalla Nord in edizione rilegata nello stesso anno di uscita e dalla TEA in edizione economica l'anno successivo.

"La mano sinistra di Dio" mi era piaciuto ed ero curioso di vedere come sarebbe proseguita la storia di Thomas Cale, "l'ira di Dio fatta uomo". Il primo libro serviva ad introdurre i personaggi principali e a definire la figura di Cale, il secondo prosegue la storia, ma non la finisce lasciando parecchie questioni in sospeso. E' questo il lato negativo di questo libro. Per il resto prosegue sulla falsa riga del precedente ambientando la storia di genere fantasy in un mondo che apparentemente somiglia parecchio al nostro, per poi rivelarsi molto diverso, anche se c'e' una Chiesa e un Pontefice che ricalcano quelli reali, ma in modo polemico e parecchio negativo. E le somiglianze/differenze non finiscono qui.

Hoffman, forse grazie alla sua esperienza da sceneggiatore e alla sua laurea, scrive in modo scorrevole e coinvolgente, dando spessore ai suoi personaggi, anche a quelli secondari. Sembra quasi che li conosca di persona e viva nel mondo in cui li ha immersi.

Chi non avesse ancora letto il primo libro e avesse intenzione di farlo e' pregato di interrompere qui la lettura di questa recensione, perche' ovviamente nell'accenno di trama mi tocchera' svelare qualche particolare del finale dell'altro libro. E se c'e' una cosa che odio quando desidero leggere un libro e' proprio che qualcuno me ne sveli il finale, o anche solo parte di esso.

Un accenno di trama

Thomas Cale, dopo la caduta di Memphis e dell'impero dei Ferrazzi, e' di nuovo nelle mani del Redentore Bosco.

Bosco ha una visione sul futuro del mondo, una visione di distruzione e purificazione, come solo un esaltato puo' avere. E l'unico modo per mettere in pratica la sua visione e' quella di salire la scala gerarchica.

Cale e' una pedina fondamentale, essendo "l'Ira di Dio in terra" e quindi l'arma necessaria per mettere in atto la visione di Bosco. Per questo non viene trattato come prigioniero, anche se non e' libero di andarsene.

E cosi' si adatta alla nuova condizione, assecondando i sogni di Bosco...

A voi scoprire il resto.

Buona lettura a tutti!