La Pensione Eva (2006)

Attraverso le stanze della Pensione Eva

Titolo: La Pensione Eva

Anno di pubblicazione: 2006

Edizione: Mondadori

Pag.: 188

Prezzo: Euro 14.00

Finito il: 13/09/2009

Vantaggi: Un buon romanzo storico scritto nello stile di Camilleri

Svantaggi: Nessuno

Credo che Andrea Camilleri sia un nome ormai conosciutissimo in Italia.

La maggior parte delle persone lo associa al suo personaggio piu' famoso, il commissario di polizia Salvo Montalbano, che ha raggiunto una grande fama anche attraverso le trasposizioni televisive con le fattezze di un bravissimo attore come Luca Zingaretti (anche se Camilleri continua a non apprezzarlo molto in tali vesti).

Come ho gia' avuto modo di spiegare in passato, io ho scoperto Camilleri tramite un regalo di compleanno di tanti anni fa: una carissima amica mi regalo' "La mossa del cavallo", romanzo che con Montalbano non aveva nulla a che fare. Romanzo che mi colpi' favorevolmente perche' riuscivo a capirlo.

Qualcuno pensera' che e' strana una tale affermazione. In fondo e' uno scrittore italiano e quindi cosa ci vuole a capirlo?

Camilleri e' si' uno scrittore italiano, ma scrive mischiando all'italiano il dialetto siciliano. E nonostante io sia un piemontese abituato all'italiano e al massimo al mio dialetto, scoprire che mi risultava facile capire il siciliano e' stata una sorpresa, anche piu' forte perche' comprendevo meglio il siciliano del genovese (il protagonista de' "La mossa del cavallo" infatti e' un genovese che lavora in Sicilia).

Dopo quel libro, ho provato con "Un mese con Montalbano" e da quel momento non mi sono piu' staccato da questo personaggio. Ho letto alcuni libri indipendenti di Camilleri, ma le mie preferenze sono sempre andate a Montalbano e ai personaggi che lo circondano nella fantastica cittadina di Vigata della fantomatica provincia di Montelusa.

Ma torniamo al presente.

"La Pensione Eva" e' ambientato a Vigata a cavallo della seconda guerra mondiale, ma con Montalbano non ha nulla a che fare.

Prima di andare avanti, vediamo pero' un accenno della trama.

Un accenno di trama

Nene' e' un ragazzino appena tredicenne quando inizia a comprendere cosa vanno a fare gli uomini alla Pensione Eva.

Da quando ha la possibilita' di andare a scuola senza essere accompagnato, rimane affascinato da quell'edificio in cui non gli e' permesso di entrare.

E cosi', prima attraverso i compagni di scuola e poi con una domanda al padre, capisce che la Pensione Eva e' una casa di tolleranza, un bordello, tanto per parlare chiaro.

Nene' e' ancora giovane e ignora ancora alcune cose sul sesso. Ma e' sulla buona strada per impararle anche grazie ai giochi con la cugina Angela, un paio d'anni piu' vecchia di lui.

Passano gli anni, la guerra si avvicina e si abbatte sulla Sicilia, ma la Pensione Eva rimane un punto fermo nella vita di Nene', grazie anche all'amicizia con il figlio del nuovo gestore, che gli permettera' di conoscere le ragazze, che ci vivono periodicamente, e la signora Flora, che la dirige.

Lascio a voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

"Questo scritto intende essere semplicemente una vacanza narrativa che mi sono voluto pigliare nell'imminenza degli ottanta anni" scrive Camilleri in una Nota alla fine del libro.

Camilleri dice che "La Pensione Eva" non e' un romanzo poliziesco e su questo non ci sono dubbi.

Dice anche che non e' un romanzo storico, ma questa volta non sono del tutto d'accordo: secondo me e' un buon spaccato della storia italiana tra il 1935 e il 1943. Non ci sono riferimenti a particolari fatti storici, certo, ma c'e' l'atmosfera che impregnava quel periodo prima e durante la guerra, dove la vita trascorreva in modo diverso da quello dei giorni nostri, dove i ragazzini erano ancora ingenui a tredici anni e imparavano le cose poco per volta in modo sicuramente piu' salutare. Oggi le informazioni arrivano come camion in corsa ed e' impossibile non farsi investire, ottenendo in cambio una grande confusione e la perdita dell'infanzia.

Un altro dato che esce dalla Nota finale e' che Camilleri da piccolo veniva chiamato Nene'. Lui dice pero' di non essere il protagonista del romanzo, anche se una Pensione Eva esisteva realmente. Io penso invece che una qualche parte dello scrittore sia finita nel piccolo protagonista.

A parte queste considerazioni, il romanzo risulta molto godibile.

Scritto nel solito stile di Camilleri, mischia fatti seri, tragicomici e comici, con personaggi fatti di profonde contraddizioni e di stille di purezza e ingenuita'.

Il libro e' formato da appena 188 pagine e si legge velocemente.

Devo dire che mi e' piaciuto, nonostante la mancanza di Montalbano.

Non credo ci sia altro da dire in proposito.

Concludo quindi consigliando "La Pensione Eva" agli amanti dei romanzi storici e dei romanzi di Camilleri.

Buona lettura a tutti!