Un bacio nell'ombra (2000)

Il popolo elfico tra gli umani

Titolo italiano: Un bacio nell'ombra

Titolo originale: A Kiss of Shadows

Anno di pubblicazione: 2000

Edizione: Nord (2006) - TEA - n.1648

Pag.: 512

Prezzo: Euro 8.90

Finito il: 20/01/2010

Vantaggi: Un buon romanzo fantastico scritto bene da un'esperta del genere. Primo capitolo di una nuova saga.

Svantaggi: Forse troppo sesso nel racconto. Non c'e' una spiegazione chiara dei personaggi fantastici.

Nel 1992 Laurell K. Hamilton esordi' nel mondo letterario con "Nodo di sangue", il primo libro con protagonista Anita Blake, cacciatrice di vampiri (definizione un po' riduttiva, ma che rende l'idea del genere di personaggio). Da quel primo romanzo il successo arrise alla nostra scrittrice nata in Arkansas, abitante ora nella St.Louis County (Missouri), dove sono ambientate le avventure della Blake.

Nel 2000 la Hamilton ha dato vita ad una nuova serie con una diversa protagonista. Il primo libro della serie si intitola "Un bacio nell'ombra" (titolo originale "A Kiss of Shadows") e la protagonista si chiama Meredith NicEssus, principessa del popolo elfico trasferitosi in America dalla vecchia Europa.

Vediamo quindi un accenno di trama per capire meglio di cosa si sta parlando.

Un accenno di trama

Los Angeles, giorni nostri.

Merry Gentry e' una donna trentenne di bell'aspetto. Piccolina (e' alta solo un metro e cinquantatre), lavora in una agenzia investigativa specializzata in casi soprannaturali.

Apparentemente conduce un'esistenza come tante altre in una societa' dove il soprannaturale e' all'ordine del giorno.

Fey e' il termine con cui si indicano in generale gli esseri con particolari poteri magici e discendenti da personaggi fantastici quali fate, gnomi, goblin, giganti e altri ancora. Sono dotati di capacita' magiche e non devono vivere in clandestinita'. La societa' infatti li ha riconosciuti legalmente dando loro diritti e doveri degli esseri umani normali (ma cos'e' normale?).

Ai fey appartengono i sidhe, esseri potenti che si possono ricondurre alle fate della mitologia celtica e che contano tra i ranghi anche antiche divinita' pagane.

Merry Gentry e' un incrocio di vari popoli, tra cui anche quello umano che l'ha resa mortale. Ma gli altri avi le hanno fornito poteri particolari.

Merry Gentry e' pero' un nome falso. Lei in realta' e' Meredith NicEssus (figlia di Essus), principessa dei sidhe, fuggita dalla corte Unseelie dove governa la regina Andais, sua zia. La sua vita alla Corte era costantemente in pericolo per i continui duelli a cui doveva sottoporsi.

Dopo tre anni di permanenza nascosta a Los Angeles, Merry deve occuparsi di un caso particolare: Alistair Norton e' un uomo infedele e violento che tramite la magia controlla la moglie e le amanti, sottoponendo queste ultime a rituali strani e forse pericolosi. La moglie e l'attuale amante si rivolgono a Jeremy Grey, capo di Merry, per risolvere in qualche modo il problema.

Questo purtroppo, in modo del tutto inaspettato, porta alla luce la vera identita' di Merry e il suo ritorno alla Corte di zia Andais.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Premettendo che non sono un esperto di mitologia celtica, ho trovato in questo libro una pecca di fondo legata al fatto che i personaggi fantastici non vengono descritti accuratamente (ad esempio, ci ho messo un po' a capire che i sidhe sono fate, ma e' proprio esattamente cosi'?).

Alcune cose vengono spiegate durante la storia, ma all'inizio si rimane un po' spiazzati: il lettore si trova catapultato nel mondo di Merry come se fosse la cosa piu' naturale del mondo e lui dovesse gia' essere informato di tutto. Non sarebbe stata una cattiva idea inserire nel libro un breve dizionario degli esseri che si incontrano man mano.

Un'altra caratteristica che mi ha dato un leggero fastidio e' il continuo riferimento al sesso. E' una caratteristica che ho incontrato anche negli ultimi libri della serie su Anita Blake, ma li' si accentuava poco per volta ed io mi ci sono abituato lentamente.

Qui invece il sesso e' alla base della storia e la Hamilton ne fa ampio uso.

Superati pero' questi due problemi iniziali, il libro prende vita e la storia si delinea bene.

La Hamilton ha un buon modo di raccontare e riesce a catturare il lettore senza mai annoiarlo.

Questo primo libro e', credo, una specie di introduzione alla serie vera e propria. Dico "credo" perche' dovro' verificare questa teoria proseguendo con la lettura dei libri successivi. Il prossimo, "Il tocco della notte", e' gia' nella mia libreria in attesa di essere letto.

Da cio' e' facile intuire che la storia mi e' piaciuta. Non si merita cinque stelle, ma quattro sicuramente si, almeno sulla fiducia: molto dipende anche da come andra' avanti.

I personaggi sono interessanti e i riferimenti alla mitologia celtica mi piacciono.

Alcuni di questi discendono o sono antiche divinita' pagane e la Hamilton li proietta nella societa' umana, rendendoli quindi piu' umani o soggetti alle umane emozioni.

Si ha la stessa cosa anche nella serie con Anita Blake, ma non credo si arrivera' mai a far incontrare Anita e Merry: non c'e' nulla di certo, ma ho la sensazione che le due storie siano completamente slegate tra di loro.

Concludo consigliando questo libro agli amanti del genere fantastico. E' un "emozionante mix di avventura, suspense, magia e sensualita'", come si dice sul retro di copertina della mia versione TEA. Sono d'accordo, soprattutto sulla sensualita', anche se in alcuni punti si sfiora la morbosita' dell'autrice in questa materia.

Buona lettura a tutti!