Il campo del vasaio (2008)

Il tradimento di Giuda

Titolo: Il campo del vasaio

Anno di pubblicazione: 2008

Edizione: Sellerio Palermo n.744

Pag.: 280

Prezzo: Euro 12.00

Finito il: 07/04/2008

Vantaggi: Nuova avventura per Montalbano, come un ritorno in famiglia.

Svantaggi: Forse Camilleri batte un po' troppo sul tasto della vecchiaia. Ma solo questo.

"Il campo del vasaio" e' il tredicesimo romanzo con protagonista Salvo Montalbano pubblicato dalla Sellerio di Palermo scritto da Andrea Camilleri.

Esistono anche delle raccolte di racconti (quattro in tutto), ma per qualche strano motivo queste sono sempre state pubblicate dalla Mondadori.

Pero', anche se piu' cari (visto anche che non esistono edizioni tascabili), i libri della Sellerio con il loro piccolo formato, le pagine finissime e la copertina blu scuro contengono un fascino tutto particolare, almeno per me.

"Il campo del vasaio" arriva come un fulmine. Non mi tengo aggiornato sulle uscite dei libri di Camilleri e ogni nuovo libro risulta quindi sempre una piacevole sorpresa.

Cosi' qualche settimana fa circa mi sono visto spuntare questo nuovo titolo in libreria, come una rondine ad annunciare la primavera (anche se quest'anno la primavera sembra in netto ritardo).

Con vero piacere (e un po' di ritardo) mi sono messo a leggerlo, come al solito divorandolo in appena due giorni. Per quanto cerchi di andare lento per allungare il sapore delle parole di Camilleri e la permanenza di Montalbano e dei suoi amici nella mia vita, mi ritrovo sempre all'ultima pagina in un batter d'occhio senza rendermene quasi conto. E con un leggero gusto d'amaro in bocca giro l'ultima pagina e chiudo il libro.

Un accenno di trama

L'argomento centrale di questo libro e' il tradimento, anticipato gia' nel titolo con riferimento biblico.

Il commissario Salvo Montalbano viene chiamato ad indagare sul cadavere ritrovato a pezzi e nascosto in un terreno da cui si ricava creta.

Il corpo e' stato sepolto da due mesi e il riconoscimento sembra impossibile perche' tutti gli elementi utili (impronte digitali e dentarie, nonche' connotati del viso) sono stati accuratamente eliminati.

Contemporaneamente in commissariato e' in atto un fatto strano: il vice di Salvo, Mimi' Augello, e' scontroso con tutti e sempre nervoso, pronto ad attaccar briga e a provocare gli altri allo scontro fisico e verbale.

Altri fatti succedono a turbare la quiete di Vigata, ma lascio a voi il piacere di scoprirli.

Le mie considerazioni

Come si puo' evincere dalla premessa, il libro mi e' piaciuto. Come dubitarne?

Il precedente "La pista di sabbia" mostrava una certa stanchezza nella scrittura di Camilleri.

Qui invece e' tornato quasi ai suoi soliti livelli, anche se il continuo riferimento ai segni della vecchiaia di Montalbano risultano forse un po' esagerati.

Che Camilleri stia preparando il lettore a dire addio a Montalbano?

Spero proprio di no perche' Salvo e' ormai uno di famiglia per me e perderlo sarebbe doloroso.

Ogni nuovo libro e' quasi una riunione di famiglia, sia con Montalbano che con gli altri personaggi fissi della saga: Mimi' Augello con la famiglia e il suo passato da sciupafemmine; il dottor Pasquano a cui il commissario rompe continuamente i cabasisi alle ore piu' impossibili; il dottor Lattes (soprannominato Lattes e Mieles) con la sua convinzione che Salvo sia sposato, convinzione che quest'ultimo cerca di incrementare; il buon Fazio dal fiuto poliziesco marcatissimo e dalla fedelta' a prova di proiettile. E tanti altri ancora.

Ma senza dimenticare il mio preferito, Catarella: sento ancora nelle orecchie la porta dell'ufficio di Montalbano sbattere ad ogni entrata del poliziotto piu' imbranato e piu' simpatico della Sicilia con una propensione per l'informatica.

Poi c'e' Livia, l'eterna fidanzata, e Ingrid, l'amica piu' fidata, e Adelina, la cameriera: le tre figure femminili della vita del commissario.

Forse per la seconda volta, assistiamo all'autocitazione di Camilleri.

Era gia' successo in un racconto un po' truculento della raccolta "Un mese con Montalbano" (se non ricordo male). E qui ricapita quando un romanzo dello scrittore diviene quasi fondamentale per la soluzione del caso. Un po' come Clive Cussler che si infila come personaggio minore nei suoi libri su Dirk Pitt e Al Giordino.

Ci sarebbero ancora tante altre cose da dire su questo libro e su questi personaggi, ma non voglio rovinare la lettura di questo libro a quelli che ancora non l'hanno letto.

Concludo quindi consigliando la lettura di questa nuova avventura di Montalbano, nella speranza che molte altre la seguiranno.

Buona lettura a tutti!