Venti corpi nella neve (2012)

Titolo: Venti corpi nella neve

Anno di pubblicazione: 2012

Edizione: Fanucci - Time Crime

Pag.: 333

Prezzo: Euro 7.70

Finito il: 29/01/2012

Vantaggi: Buon giallo ben scritto e ben ambientato con personaggi interessanti. Ottimo esordio

Svantaggi: Nessuno

Ogni viaggio tra gli scaffali di una libreria e' sempre fonte di interessanti ed inattese scoperte.

Si e' circondati da montagne di libri, molti dei quali scritti da famosi nomi nazionali e internazionali.

Ma le vere scoperte si fanno quando ci si immerge nel mucchio degli autori esordienti. Spesso, per attirare i lettori, vengono inseriti in serie a basso costo ma questo non significa che la storia che raccontano sia di bassa qualita'.

Quest'anno e' arrivata in libreria una nuova serie rilegata edita dall'italiana Fanucci, anche se si chiama "Time Crime". Sono usciti tre titoli, due di autori stranieri (uno a me gia' noto) e uno di un italiano. E il titolo di quest'ultimo mi ha attirato tanto da conquistarsi il diritto di primo ad essere letto.

Si tratta di "Venti corpi nella neve", scritto da Giuliano Pasini.

Ma chi e' costui? Visto che e' la prima volta che ne sento parlare e ne parlo, vediamo di presentarlo sfruttando la breve biografia riportata sulla sovracopertina.

Giuliano Pasini ha 37 anni, e' emiliano, e'sposato, vive in Veneto ed e' "un professionista della comunicazione d'impresa", qualunque cosa questo voglia dire. Tra i suoi hobbies c'e' la musica, il cinema, l'enogastronomia. Ed e' responsabile della sezione thriller del sito I-libri.com.

"Venti corpi nella neve" e' il suo primo romanzo, "tra i vincitori della prima edizione del piu' grande torneo letterario mai organizzato sul web", ed e' il primo con protagonista il commissario Roberto Serra.

Un accenno di trama

Roberto Serra, sostituto commissario di stanza a Case Rosse, minoscolo borgo emiliano, pensava di aver trovato un posto tranquillo in cui sconfiggere i suoi fantasmi. Ma l'inizio del 1995 gli riserva una macabra sorpresa: tre corpi, due adulti e una bambina, vengono ritrovati al Pra' Grand. A trovarli un contadino della zona.

Son passati quattro anni da quando Serra e' stato trasferito a Case Rosse, ma per la gente del posto continua ad essere "uno ed fora" e solo la presenza di Manzini, l'unico altro agente sul posto e originario del posto, lo puo' aiutare nelle indagini, che si rivelano fin da subito difficili.

Serra ha un passato notevole nella polizia, ma quel che lo aspetta sara' un tuffo in un altro passato e con un suo fantasma personale.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Il sottotitolo "Il commissario Serra indaga a Case Rosse" mi fa ben sperare in un proseguo della serie con protagonista Serra. Da qui dovrebbe essere facile intuire che la storia mi e' piaciuta.

Il libro e' scritto bene, ed e' notevole per essere di uno scrittore alle prime armi. Solitamente i primi libri risentono della scarsa esperienza dell'autore. Qui invece manca del tutto e sembra di trovarsi alle prese con un autore ormai "scafato".

I personaggi sono ben strutturati e psicologicamente ben approfonditi. Chissa' se Pasini ha preso spunto da persone realmente esistenti per dar loro vita. Solitamente gli scrittori alle prime armi seguono questa regola.

In ogni caso la storia, che affonda le sue origini nel passato, serve a Pasini a pagare due "debiti", riportati sotto la sua biografia: uno verso la terra in cui e' cresciuto e l'altro verso la storia della sua famiglia.

Credo non ci sia altro da dire su questo libro, a meno di non volerne rovinare la lettura, cosa che cerco di non fare mai. Un thriller deve essere scoperto poco per volta, sapendo poco o niente partendo dalla prima pagina. Ed e' quello che ho fatto io: quando l'ho comprato, non ho letto nemmeno il riassunto della trama. E' stato il titolo ad attirarmi. Il resto doveva essere la storia stessa a raccontarmelo. E poi ho scoperto da tempo che non sempre i riassunti delle trame sono fedeli o, quando lo sono, tendono a rivelare troppo.

Concludo quindi consigliando questo libro agli amanti dei thriller italiani. Non ne rimarranno delusi. O almeno io non ne sono stato deluso. E nemmeno un amico a cui l'ho consigliato, che si e' detto contento di averlo letto.

Buona lettura a tutti!