Fiume di sangue (1993)

Un testimone reticente?

Titolo italiano: Fiume di sangue

Titolo originale: Bloody River Blues - A Location Scout Mystery

Data di pubblicazione: 1993

Edizione: SuperPocket - Best Thriller n.5

Pag.: 359

Prezzo: Euro 5.60

Finito il: 04/07/2008

Vantaggi: Buon giallo con qualche colpo di scena finale

Svantaggi: Non e' il miglior Deaver, all'inizio della carriera. Rhyme-Sachs ancora molto lontani.

Molti grandi scrittori hanno avuto inizi mediocri.

Secondo il mio modesto parere e' successo anche a Jeffery Deaver, uno dei miei scrittori di thriller preferito.

Nato nel 1950 a Chicago, ha iniziato la carriera letteraria nel 1990, dopo varie esperienze lavorative (cantante folk, giornalista, avvocato).

"Fiume di sangue" e' del 1993, il cui titolo originale e' "Bloody River Blues - A Location Scout Mystery", e racconta la seconda avventura del location scout John Pellam. La prima, "Sotto terra", e' arrivata in Italia nel 2006. Questa invece l'anno successivo. Ma si nota che siamo all'inizio della carriera di uno scrittore, che presenta pero' tutte le caratteristiche giuste per i successivi, buoni sviluppi.

Ma di cosa parla questo libro?

Un accenno di trama

Siamo a Maddox, nel Missouri.

John Pellam sta svolgendo il suo lavoro di location scout durante le riprese di un film intitolato "Missouri River Blues", diretto da Tony Sloan, grande e lunatico regista di film d'azione.

Mentre sta tornando dall'aver comprato una cassa di birra per una tranquilla serata di poker tra amici, Pellam si scontra con un uomo che scende da un'auto sulla Third Street.

Poco tempo dopo, nello stesso luogo, un noto criminale e la bella ragazza che lo accompagna vengono uccisi. Un poliziotto viene gravemente ferito mentre cerca di fermare il sicario.

La testimonianza del poliziotto porta ad una parziale descrizione del killer, ma anche a John Pellam: il killer e l'uomo che lo ha urtato risultano essere la stessa persona. Ma cio' che interessa le autorita' e' il mandante, dalla cui macchina il killer stava scendendo.

Pellam non lo ha visto in faccia, ma le autorita' non gli credono. E per il killer lui rimane comunque un testimone scomodo da eliminare.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Come dicevo prima, molti grandi scrittori hanno avuto inizi mediocri.

E questo e' un ulteriore esempio.

Jeffery Deaver si e' fatto conoscere in Italia grazie alla serie su Lincoln Rhyme e Amelia Sachs.

Il primo libro, "Il collezionista di ossa", e' arrivato anche al grande schermo con due splendidi attori protagonisti: Denzel Washington e Angelina Jolie.

Io ho scoperto Deaver in questo modo e mi sono appassionato ai suoi libri, thriller scritti in modo impeccabile. Esistono anche libri indipendenti, cioe' non legati a Rhyme e Sachs. Ma e' grazie a questa grande coppia che molti degli altri sono stati letti.

E grazie a questa grande coppia e' arrivata in Italia una vecchia serie di Deaver, quella legata al location scout John Pellam.

Un location scout, per chi non lo sapesse, e' l'addetto alla ricerca dei posti piu' adatti a girare le scene dei film. Probabilmente e' l'aspetto del mondo cinematografico meno conosciuto dai non addetti ai lavori. Ma ha la sua fondamentale importanza per dare ai film la giusta ambientazione.

John Pellam e' uno di questi viaggiatori con una Polaroid sempre in mano, pronto a fotografare luoghi caratteristici e adattarli alla sceneggiatura di un film.

E' anche un regista, autore di alcuni film osannati dalla critica ma senza grossi guadagni ai botteghini, come di solito succede.

Ha un passato un po' torbido, soprattutto dopo i guai avuti con la giustizia in seguito alla morte del suo miglior amico.

Ma si sta riprendendo poco a poco grazie al lavoro di location scout, in attesa di girare il film della sua vita. E a Maddox sta svolgendo tranquillamente il suo lavoro, almeno fino a quando non viene identificato come testimone.

Da quel momento la sua vita si complica.

Da una parte ci sono i criminali che vogliono farlo tacere.

Dall'altra ci sono i poliziotti e i federali che vogliono farlo parlare.

E nel libro nessuna delle due fazioni assume un aspetto positivo, cosa accettabile per un criminale, ma non per le autorita' che dovrebbero stare dalla parte dei buoni.

Questo noir/thriller ha una buona trama, anche se scritta in modo un po' confuso. Si vedono le potenzialita' di un grande scrittore come Deaver, ma siamo all'inizio e non ha ancora raggiunto l'apice.

Concludendo, consiglio questo libro ai fan di Jeffery Deaver per vedere com'era la sua scrittura all'inizio della carriera. A chi invece ancora non conosce Deaver, consiglio di iniziare dalla serie su Lincoln Rhyme e Amelia Sachs oppure dai libri indipendenti. E' un Deaver sicuramente migliore e si merita di essere conosciuto al suo meglio.

Buona lettura a tutti!