L'uomo che sorrideva (1994)
I cavalieri di seta
Titolo italiano: L'uomo che sorrideva
Titolo originale: Mannen som log
Anno di pubblicazione: 1994
Edizione: Marsilio (2004)
Pag.: 382
Prezzo: Euro 5.90
Finito il: 21/07/2012
Vantaggi: Buon giallo, ben scritto e ben approfondito
Svantaggi: Nessuno
Un accenno di trama
Kurt Wallander e' in crisi.
Dopo la brutta esperienza vissuta durante l'ultima indagine, sta vivendo un crollo psicologico. Ed e' ormai deciso a dimettersi dalla polizia ed andare in pre-pensionamento.
Nemmeno la visita di un vecchio amico nel suo rifugio in Danimarca sembra smuoverlo. Sten Torstensson ha bisogno dell'aiuto del commissario per fare luce sulla morte del padre, avvenuta apparentemente per un incidente d'auto. Ma l'uomo non ne e' per niente convinto. Wallander pero' non puo' aiutarlo.
Tornato a Ystad, Wallander scopre che l'amico e' stato ucciso. E questo gli fa cambiare idea, rinuncia al pre-pensionamento e dopo piu' di un anno di assenza, torna al suo lavoro di poliziotto. Ma l'indagine che lo aspetta non sara' per niente facile.
A voi scoprire il resto.
Le mie considerazioni
Ho voluto iniziare subito con il riassunto della trama che caratterizza la quarta inchiesta del commissario Wallander.
La storia prosegue quanto narrato ne' "La leonessa bianca", letto poco tempo fa. E per come e' scritto, i due libri devono essere letti nella giusta sequenza.
Henning Mankell ha pubblicato questo libro nel 1994, mentre in Italia e' arrivato dieci anni dopo edito, come al solito, dalla Marsilio. E mantiene il solito ritmo che mi ha fatto apprezzare i suoi precedenti libri.
E' lento (ma non noioso), preciso, descrittivo e pieno di approfondimenti psicologici, soprattutto all'inizio, con un Wallander in piena crisi. Ma Wallander e' un poliziotto, e' questa la sua vita e non puo' staccarsene, soprattutto quando un suo rifiuto potrebbe aver causato la morte di un amico.
E' Wallander il protagonista assoluto della storia, anche se circondato dai ben noti personaggi gia' presenti negli altri libri. Qui compare una nuova collega: e' alle prime armi ma promette bene.
Mankell offre al lettore una buona storia gialla. Anche se il colpevole e' quasi scontato, risulta comunque interessante il modo in cui e' imbastita l'indagine.
Non credo ci sia altro da aggiungere. A me e' piaciuta e presto iniziero' la quinta indagine di Wallander. Non vedo l'ora!
Buona lettura a tutti!