Il bibliotecario di New York (2011)

Dewey Decimal

Titolo italiano: Il bibliotecario di New York

Titolo originale: The Dewey Decimal System

Anno di pubblicazione: 2011

Edizione: Fanucci (2012)

Pag.: 278

Prezzo: Euro 12.90

Finito il: 12/12/2012

Vantaggi: Thriller a tinte fantascientifiche con un protagonista particolare

Svantaggi: Un po' confuso

Nathan Larson, nato nel Maryland nel 1970, e' al suo esordio letterario con "Il bibliotecario di New York".

Nella sua breve biografia si legge che Larson e' scrittore, compositore, musicista e produttore. Ed e' stato premiato per le sue colonne sonore.

"Il bibliotecario di New York" e' uscito nel 2011 ed e' arrivato in Italia l'anno successivo edito dalla Fanucci, che lo ha lanciato in edizione rilegata al prezzo di 12.90 euro.

Cio' che mi ha attirato di questo libro e' stato quel "bibliotecario" nel titolo: essendo un appassionato lettore, tutto cio' che mi riporta ai libri mi attira. Leggendo il riassunto della trama sul risvolto della sovracopertina, ho deciso di prendere il libro.

Un accenno di trama

In un anno imprecisato non molto lontano da quello attuale, New York e' una citta' distrutta. Un'epidemia, un attacco terroristico e un crollo della Borsa ha portato a questa situazione.

New York e' abitata da poche persone: molte di quelle sopravvissute, infatti, hanno preferito scappate.

Tra i rimasti c'e' Dewey Decimal dal passato oscuro. Lui non se lo ricorda, se non per pochi ricordi sparsi. Ha una personalita' maniaco-compulsiva ed e' un appassionato di libri. Ha eletto come sua dimora la biblioteca pubblica sulla Quarantaduesima Strada. Il suo hobby e' catalogare i libri che ancora vi si trovano, ma il lavoro che gli permette di sopravvivere gli arriva da incarichi assegnatigli da Rosenblatt, un procuratore corrotto che "comanda" su New York.

L'ultimo incarico riguarda l'eliminazione di un leader della comunita' ucraina. Ma le cose non vanno come previsto.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Scritto in prima persona, si fa un po' fatica ad entrare nell'eccentrica personalita' del protagonista. Ma dopo un po' ci si riesce. E si inizia a capirlo e a comprenderne le azioni definite da un Sistema che sta alla base delle sue manie.

Il problema sta pero' nello sfondo della storia: i motivi della New York devastata si comprendono meglio leggendo il riassunto della trama sulla sovracopertina che non leggendo la storia raccontata da Larson. Non si capisce nemmeno in quale anno si svolge, anche se e' probabilmente il 2012 o giu' di li'.

Per il resto, Larson scrive abbastanza bene, con un personaggio diverso dal solito e che mi ha incuriosito.

Il giudizio sul libro non e' completamente positivo, ma sono propenso a dare una seconda occasione all'autore. Chissa' se ha in mente altre avventure di Decimal...

Buona lettura a tutti!