Addio California (1977)

Un ricatto apocalittico

Titolo italiano: Addio California

Titolo originale: Goodbye California

Anno di pubblicazione: 1977

Edizione: Bompiani

Pag.: 346

Finito il: 09/10/2006

Vantaggi: Un giallo ben strutturato che prende vita come un film. Scorre veloce pieno di sorprese.

Svantaggi: Finale troppo sbrigativo.

Ambientato nel 1972, "Addio California" racconta un ricatto di tipo terroristico alla California in particolare e agli Stati Uniti in generale.

Si inizia da un assalto armato alla centrale atomica di San Ruffino, dove un gruppo di uomini armati sequestra un ingente carico di plutonio e uranio insieme ad alcuni dipendenti della centrale. Tra questi c'e' anche Susan Ryder e due fisici nucleari di fama mondiale in visita.

Susan e' una persona normale, ma il suo nome salta subito agli occhi essendo la moglie del sergente Ryder, un veterano della polizia con un numero di arresti altissimo. Ed e' a lui che il suo capo telefona per dargli la spiacevole notizia. Aiutato dal figlio Jeff, anch'egli agente della polizia stradale, Ryder non si lascia sconvolgere dalla situazione e con una calma sorprendente si butta nelle indagini coadiuvato anche da alcuni colleghi e dall'FBI.

Tra corruzione e violenza, lo scopo dei terroristi, comandati da un individuo che si fa chiamare Morro, rimane oscuro.

Come dimostrazione delle loro possibilita', fanno esplodere un piccolo ordigno nucleare in una zona desertica della California e si assumono la responsabilita' di un leggero terremoto, fenomeno molto frequente in quella regione e che genera tanto spavento.

La paura infatti deriva dalla possibilita' che si scateni il Big One, il terremoto piu' spaventoso che potrebbe portare al distacco della penisola californiana dal continente americano e alla sua eventuale scomparsa sotto le acque dell'oceano. Una novella Atlantide, insomma.

Le cose si complicano ulteriormente quando anche la figlia di Ryder viene rapita da Morro.

Ma che collegamento c'e' tra Ryder e Morro? E quali sono le vere intenzioni dei terroristi?

A voi scoprirlo in questo libro datato 1957 scritto da Alistair MacLean, che a soli diciassette anni si arruolo' nella

Royal Navy e da questa esperienza ricavo' alcune delle avventure narrate nei suoi tanti romanzi. Dalla breve biografia riportata sul retro di copertina ho scoperto che a MacLean e' da attribuire il libro "I cannoni di Navarone" da cui e' stato tratto nel 1961 l'omonimo bellissimo film di Jack Lee Thompson interpretato da grandi nomi del firmamento cinematografico quali Gregory Peck, David Niven, Anthony Quinn, Richard Harris e altri ancora. E non e' un caso isolato.

Tornando a "Addio California", si tratta di un giallo abbastanza ben scritto e molto scorrevole.

E' il primo libro di MacLean che leggo e mi e' piaciuto, nonostante i personaggi un po' stereotipati.

Un esempio per tutti e' il protagonista, il sergente Ryder, con il suo atteggiamento imperturbabile davanti ad ogni avversita', duro come il granito e capace di ottenere qualunque informazione dai malcapitati che incrociano la sua strada.

Un altro svantaggio del libro e' il finale troppo sbrigativo. Per trecento e piu' pagine, infarcite di dialoghi e spiegazioni sul problema nucleare e sui terremoti (per me molto istruttive), la trama si snoda e prende vita pezzo per pezzo senza fretta ma senza annoiare il lettore. E poi, in una decina circa di pagine, la soluzione viene fuori e la storia si chiude. Un po' deludente, secondo me.

Ma e' l'unico problema di questo libro che mi sento di consigliare agli amanti dei gialli un po' datati e un po' "americanati". Scorre benissimo e ci si ritrova a meta' senza quasi rendersene conto. Provare per credere. Per farlo pero' c'e' un problema: e' difficile reperire il libro. A me e' stato prestato da un collega che lo ha trovato girovagando tra i mercatini dell'usato. Bisognerebbe dire alla Bompiani editrice del libro, di ristamparlo nuovamente.

Buona lettura a tutti!