Il nuovo venuto (2004)

Bordelli e Piras indagano...

Titolo: Il nuovo venuto

Anno di pubblicazione: 2004

Edizione: Guanda - TEA (2006)

Pag.: 470

Prezzo: Euro 9.00

Finito il: 11/02/2013

Vantaggi: Buon romanzo giallo con personaggi ben collaudati. Ben scritto

Svantaggi: Solo per chi pretende azione

"Il nuovo venuto", scritto da Marco Vichi nel 2004 e pubblicato dalla casa editrice Guanda, e' il terzo libro della serie con protagonista il commissario Bordelli e ambientata negli anni Sessanta.

In questo periodo sto leggendo molti libri di Vichi, quindi parlarne ogni volta mi sembra superfluo. Ricordero' solo che e' nato nel 1957 a Firenze, e qui ha ambientato la serie. E anche che ha scritto libri indipendenti, tra i quali per ora ho letto solo "Il brigante".

Prima di parlare del libro, vediamone un veloce riassunto della trama.

Un accenno di trama

Firenze, dicembre 1965.

"Il nuovo venuto" si chiama Totuccio Badalamenti, di origini meridionali, trasferitosi a Firenze da appena un anno. Ma per il quartiere e' e sempre sara' "il nuovo venuto". Badalamenti e' un usuraio, che Bordelli vorrebbe mettere sotto sorveglianza e arrestare al piu' presto. Purtroppo la magistratura non lo aiuta.

Qualche mese dopo il problema si risolve da solo: Badalamenti viene ucciso nel suo appartamento e le indagini vengono affidate al commissario Bordelli.

Quale tra le sue tante vittime dell'usuraio puo' essere il colpevole? Oppure il motivo e' da cercare in tutt'altra direzione? E il colpevole deve essere proprio trovato? Bordelli e' combattuto: come commissario deve catturare ogni criminale, come uomo invece ha parecchi dubbi.

Comunque questa volta Bordelli deve cavarsela da solo: Piras, ferito durante una sparatoria, e' in convalescenza nella natia Sardegna, dove deve vedersela con il suicidio di un amico.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

In questo libro la coppia Bordelli-Piras si divide: mentre il primo indaga a Firenze, il secondo indaga a Bonarcado e le due indagini si alternano tra i vari capitoli del libro.

Nella precedente recensione avevo indicato il fatto che dei due protagonisti non venisse mai fatto il nome. In questo terzo libro si risolve la questione: di entrambi compare il nome. Quello di Bordelli passa quasi in sordina. Quello di Piras invece viene sbandierato continuamente ed e' difficile farselo sfuggire.

Ovviamente lascio a voi il piacere di scoprirli per conto vostro.

Per quanto riguarda il libro, come i precedenti e' scritto bene. Si tratta di un romanzo giallo, dove le indagini fanno da sfondo alla vita dei personaggi. E in particolare, per Bordelli c'e' un interessante confronto con le nuove generazioni degli anni Sessanta, mentre la sua mente ripercorre continuamente vecchi episodi degli anni di guerra.

Siamo negli anni della ripresa, quando i ricordi della guerra affliggono i vecchi e lasciano liberi i giovani, ribelli alla scoperta dei nuovi gruppi musicali dell'epoca, come i Rolling Stones, e in continuo contrasto con i "matusa" come Bordelli.

Ritroviamo tutti i personaggi di contorno, come il dottor Diotivede o il ladruncolo Botta esperto di cucina, o il cuoco Toto' del ristorante frequentato dal commissario.

La predilezione per la cucina risulta evidente anche dall'appendice inserita nella versione TEA del 2012, intitolata "Vangelo secondo Ennio", un interessante ricettario. Ennio e' il nome di Bottarini, "il Botta" per gli amici.

Credo non ci sia altro da aggiungere, se non che il libro mi e' piaciuto e lo consiglio, magari dopo aver letto i precedenti.

Buona lettura a tutti!