Il lungo ritorno (1991)

Amori e omicidi

Titolo italiano: Il lungo ritorno

Titolo originale: A Suitable Vengeance

Anno di pubblicazione: 1991

Edizione: TEA / Longanesi

Pag.: 346

Prezzo: Euro 8.60

Finito il: 18/10/2009

Vantaggi: Un buon romanzo giallo con chiare tinte "rosa" scritto ottimamente da una brava scrittrice.

Svantaggi: Solo per chi ama le storie veloci.

Nonostante cio' che si puo' credere leggendo i suoi libri, Elizabeth George e' americana.

Nata nel 1949 a Warren in Ohio, vive a Huntington Beach, in California ed e' una delle regine del mistery. I suoi romanzi hanno tutti (per quanto ne so) come protagonista l'ispettore Thomas Linley (ottavo conte di Asherton) di New Scotland Yard e altri personaggi che ruotano intorno a lui.

Leggendo i libri della George, si potrebbe essere portati a credere che sia inglese. Sono infatti uno dei migliori esempi di giallo all'inglese. Hanno tutte le sue caratteristiche: oltre all'ambientazione inglese, anche la tipica lentezza nella scrittura, riscontrabile anche nei libri di P.D.James (forse qui e' maggiormente enfatizzata), altra aspirante al trono di regina del mistery.

La George ama scavare nei suoi personaggi, ma prima di proseguire vediamo di cosa parla "Il lungo ritorno", il libro di cui voglio parlarvi.

Un accenno di trama

Dopo tre anni di assenza da Londra, Deborah Cotter torna a casa con una novita': si e' fidanzata con Thomas Linley.

Per il padre e' una sorpresa non del tutto gradita: Linley e' un nobile, mentre lui e' un maggiordomo/cameriere al servizio di Simon St.James, di famiglia benestante ed esperto nell'analisi delle prove di crimini, coadiuvato da lady Helen Clyde.

Ma la differenza di classe non e' la sola ragione che rende questa sorpresa sgradita. Cotter da sempre sogna una unione tra Deborah e St.James. Prima della partenza per andare a studiare in America, tra i due sembrava esserci una relazione stabile. Ma il silenzio di St.James durante la sua lontananza ha indotto Deborah a cambiare idea su di lui. E la presenza di Linley, spesso andato a trovarla negli Stati Uniti, ha prodotto alla fine il loro fidanzamento.

Ed ora li aspetta un viaggio in Cornovaglia, a Howenstow, dove Linley ha i suoi possedimenti e la sua famiglia. Gli rimane la madre vedova e un fratello con problemi di droga (forse c'e' anche una sorella, ma se ne parla di sfuggita), con cui ha rapporti conflittuali di antica origine.

E a loro deve presentare la futura moglie.

La morte di Mick Cambrey rovina ulteriormente lo spirito del viaggio. Si tratta di un giornalista locale che forse sta seguendo un'inchiesta pericolosa. Nella sua morte potrebbero esserci coinvolte persone di famiglia.

Quindi Linley, aiutato da St.James, Helen e Deborah, decide di indagare per scoprire la verita' che si cela dietro il delitto. E presto altre morti si aggiungeranno alla prima.

A voi scoprire il resto.

Le mie considerazioni

Come dicevo sopra, la George ama scavare nei suoi personaggi e negli ambienti che li circondano. Descrive bene sia i primi che i seconti. E questo ovviamente porta ad una certa lentezza nel raccontare la storia del libro.

Ma almeno dal mio punto di vista, questo non e' un grande svantaggio. Devo dire che il libro mi e' piaciuto anche grazie a questo.

C'e' da dire anche che per essere un giallo, il primo morto si presenta a circa un terzo del libro.

E le tinte gialle fanno quasi da sfondo alla storia che ritengo principale, quella del rapporto tra Linley, Deborah e St.James.

Purtroppo io ho gia' letto alcuni dei libri successivi a questo e quindi so in che modo si cementano tali rapporti, ma e' risultato comunque interessante scoprirne le origini.

St.James e' un personaggio interessante: menomato da un incidente automobilistico che gli ha rovinato una gamba (provocato da Linley?), si e' chiuso in se stesso e preferisce le sue analisi ai rapporti interpersonali. Il sentimento che prova per Deborah, una decina di anni piu' giovane di lui, e' contrastante. La ama, ma prova anche lealta' nei confronti di Linley con cui lei si e' fidanzata. Quindi la soluzione piu' logica sarebbe quella di ritirarsi dalla competizione e vivere in solitudine la propria vita. Ma sara' proprio questo cio' che fara'?

Thomas Linley dovrebbe essere il protagonista del libro, ma deve lasciare la scena agli altri due, St.James e Deborah. Ha un passato travagliato, con rapporti familiari molto controversi e inaspritisi dopo la morte del padre. E' un uomo ligio al dovere e alle responsabilita' sia come poliziotto che come nobile, ma spesso non e' facile comportarsi in tal modo. E questo libro lo portera' a rivedere alcune delle sue posizioni.

Deborah e' una ragazza combattuta. Orfana di madre fin da bambina, e' stata seguita dal padre al massimo delle sue possibilita', ma deve ringraziare anche l'intervento e la presenza di St.James, che le ha fatto prima da fratello maggiore e poi ... da qualcosa di diverso. Ma il suo viaggio americano ha portato ad un cambiamento importante, che il ritorno a Londra porta a rivedere ed analizzare.

Questi sono i protagonisti assoluti della storia scritta dalla George. Stranamente (ironicamente parlando) "Il lungo ritorno" e' un titolo decisamente molto azzeccato (il titolo originale e' "A Suitable Vengeance", che significa "Una vendetta appropriata"). Di solito i titoli italiani sono molto lontani dalle trame dei libri cui si riferiscono, ma non in questo caso.

Il mio consiglio e' quello di seguire la bibliografia della George nell'ordine corretto. Purtroppo la Longanesi, editrice originale dei libri della George in Italia, non me l'ha permesso, visto che i libri si sono mischiati nel tempo.

Concludo consigliando questo libro agli amanti del giallo inglese. Se non hanno ancora scoperto la George, e' ora che lo facciano e non ne rimarranno delusi.

Buona lettura a tutti!