Un omicidio inutile (2001)

Storie di desideri e paure

Titolo italiano: Un omicidio inutile

Titolo originale: I, Richard

Anno di pubblicazione: 2001

Edizione: TEA

Pag.: 258

Prezzo: Euro. 7.80

Finito il: 28/01/2006

Vantaggi: 5 racconti mistery di una grande scrittrice gialla, alcuni anche divertenti nella loro tragicita'. Tutti scritti benissimo

Svantaggi: Le introduzioni scritte prima di ogni racconto svelano troppo della trama. Sarebbe stato meglio metterle dopo

Elizabeth George ha ormai raggiunto la fama di regina del mistery contemporaneo e lo trovo un titolo abbastanza azzeccato, anche se ci sono nel mondo altre meritevoli aspiranti al trono (vedi P.D.James). La George e' nata a Warren, in Ohio, nel 1949 e vive in California, a Huntington Beach (eppure io ho sempre pensato che la George fosse inglese, a causa del suo modo di scrivere, dei suoi personaggi e delle ambientazioni). Dal suo romanzo d'esordio, "E liberaci dal padre" (che ho recensito qualche mese fa e che purtroppo in Italia e' uscito dopo altre sue opere) che le ha fruttato il premio Agatha, ne ha fatta molta di strada, vincendo anche altri meritatissimi premi.

Qui ci troviamo davanti ad una raccolta di racconti, solo 5, scritti in modo magistrale. Si tratta di validi esempi del suo modo di scrivere e della sua capacita' di catturare l'attenzione del lettore.

Vediamo una rapida carrellata di quanto ci aspetta.

In "Falso obiettivo" ritroviamo il personaggio principale dei libri della George, l'ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard, in un ruolo abbastanza marginale, anche se si trova a risolvere un omicidio avvenuto durante la visita della dimora di una sua vecchia zia. La vittima dell'omicidio e' un componente di un gruppo di studenti americani che seguono un corso di architettura e arredamento al St.Stephen's College. Anche l'identita' della vittima e' una sorpresa che lascio a voi scoprire.

In "Sorprese della vita" troviamo invece all'opera la gelosia e il sospetto di un marito nei confronti della giovane moglie. La George ci porta nella psicologia dell'uomo, distorta da questo tarlo che corrode l'animo umano e che spinge ad azioni distruttive.

"Un buon confine non basta" racconta invece i rapporti di buon vicinato di un quartiere che aspira al titolo di Posto Perfetto dove Vivere nel concorso indetto dal Wingate Courier, un quotidiano locale. Il punto focale del racconto e' l'arrivo di una nuova vicina e la sua predilezione per un animaletto non proprio ben visto da tutti. "Strega" e "Vampira" sono i nomignoli dati alla nuova arrivata dai bambini del quartiere a causa delle sue strane abitudini.

"Ricordati che ti amero' per sempre" e' il titolo del quarto racconto ed e' anche l'ultima frase che un marito dice alla moglie prima di morire. Ma perche' lo ha detto? E a cosa sono dovuti tutti i cambiamenti che hanno caratterizzato le ultime settimane della sua vita? Sono domande che la donna continua a farsi mentre la sua vita prende una piega inaspettata.

"Un omicidio inutile" e' il titolo dell'ultimo racconto, quello che da' il titolo anche al libro. Il titolo originale e' "I, Richard", che trovo sicuramente piu' adatto perche' svela decisamente meno della trama. Si racconta di uno studioso ossessionato dalla figura di Riccardo III, il famoso personaggio storico usato da Shakespeare per l'omonima tragedia. Malcolm e' convinto che la fama di Riccardo III sia del tutto immeritata e sta scrivendo un libro per riabilitarlo agli occhi del mondo. Questa sua convinzione ha una base concreta che lo accompagna fino alla fine del racconto. Questo e' sicuramente un esempio dell'abilita' di Elizabeth George, affascinata anch'essa dalla figura di Riccardo III e decisa a parlare di lui, cercando pero' di non saltare indietro nel tempo scrivendo un giallo storico. Il compromesso che ha usato e' davvero perfetto.

Questi sono i racconti che vi aspettano in questo libro interessante, che si puo' leggere velocemente (soprattutto durante i lunghi ritardi dei treni, che solo negli ultimi giorni hanno avuto la valida scusa della neve). Sono racconti scritti benissimo, alcuni con un finale tragicomico che mi ha fatto anche sorridere nonostante la drammaticita' degli argomenti.

C'e' un piccolo neo che per fortuna non mi ha rovinato del tutto questa lettura, ed e' riscontrabile nelle introduzioni scritte dalla George ad ogni racconto. In alcuni casi svelano troppo della trama che segue e tolgono una buona parte della sorpresa che dovrebbe caratterizzare un buon mistery. Certo non sono da togliere perche' ci offrono la possibilita' di scoprire cio' che ha ispirato la scrittrice, ma sarebbe forse stato meglio inserirli al fondo. Quindi vi consiglio di leggerli solo dopo aver letto il racconto cui si riferiscono.

Buona lettura a tutti!