Le Beatrici (2011)

Otto monologhi al femminile

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Titolo: Le Beatrici

Anno di pubblicazione: 2011

Edizione: Feltrinelli

Pag.: 94

Prezzo: Euro 9.00

Finito il: 04/10/2011

Vantaggi: Monologhi teatrali con protagoniste femminili, poesie e canzoni. Buoni

Svantaggi: Alcuni non ottimi

Nel 2011 Stefano Benni e' uscito con un altro libro edito dalla Feltrinelli. Intitolato "Le Beatrici", contiene una raccolta di monologhi al femminile intervallati a poesie e canzoni. Mi e' stato prestato da una cara amica, affezionata lettrice di Benni di cui non si e' persa un libro. Io non sono un fan come lei, ma riesco comunque ad apprezzarne i libri. A questa cara amica va anche il merito di avermi fatto scoprire questo scrittore. E questo e' sempre una buona cosa. Un buon consiglio letterario, come una buona amica, e' un vero tesoro per un lettore come me.

Ma non divaghiamo e torniamo al libro.

Il monologo forse piu' azzeccato e' quello di apertura, che ha per protagonista la Beatrice di Dante Alighieri. Sarebbe meglio sentirlo enunciare da una voce con un forte accento toscano, ma purtroppo cio' non puo' accadere leggendo un libro. Cosi' ci si deve accontentare di leggere e immaginare. Per fortuna la fantasia non mi e' mai mancata. "Beatrice", cosi' si intitola, e' lo sfogo della musa di Dante, che non ci tiene ad essere cantata, quanto piuttosto amata in modo piu' pratico e piacevole per una ragazza cosi' giovane.

A me e' piaciuto anche molto "La mocciosa", una ragazzina intenta a parlare al cellulare con un'amica. E' un tipico esempio dei prodotti giovanili della nostra societa', divertente ma anche sorgente di amare riflessioni.

In "La presidentessa" invece assistiamo ad una rampante donna d'affari con un particolare talento nella riduzione del personale, mentre "Suor Filomena" e' una suora che piu' che pregare tende a menare, invasata, smargiassa e irriverente. Mi ha ricordato un personaggio di "Colorado Cafe'", trasmesso su Italia1. Chissa' che Benni non abbia tratto ispirazione da questo programma comico.

"Attesa" e' condivisibile, soprattutto se a leggere questo monologo e' un genitore in pensiero per un figlio. E vi trasporta nell'angoscia della protagonista, che e' una donna ma puo' essere anche un uomo.

"Vecchiaccia" mi ha fatto tristezza con la sua protagonista alla fine della sua vita.

"Volano" invece mi e' piaciuto molto nella sua tristezza di un mondo di persone lasciate sole davanti alla televisione. Chissa' se succede davvero come racconta Benni. Per un attimo mi e' passata per la testa l'idea di provare... ma poi mi sono reso conto che si tratta di un racconto e nella realta' non si puo' avverare... forse.

Un tocco di fantastico e horror spunta in "Mademoiselle Lycanthrope", facilmente intuibile dal titolo del monologo.

Nella nota finale scritta da Benni si scopre che il libro deriva effettivamente da uno spettacolo-laboratorio tenutosi al Teatro dell'Archivolto di Genova. Sono sicuro che gli spettatori si siano divertiti molto e abbiano riso sentendo quasi tutti i monologhi, anche se forse "Vecchiaccia" li ha fatti ridere un po' meno e pensare un po' di piu', magari sperando di non diventare come la sua protagonista.

Benni si rivela un buon intrattenitore. Di suo ho letto per ora quasi solo raccolte di racconti, con un'eccezione, "La Compagnia dei Celestini", romanzo che per quanto buono ho trovato un po' troppo "carico" di storie. Ovviamente sono pronto a ricredermi, tanto una fonte da cui attingere i libri di Benni posso trovarla facilmente!

Concludo quindi consigliando la lettura di "Le Beatrici". E' abbastanza corto e si legge in poche ore. Non ho parlato delle poesie e delle canzoni, ma e' giusto che lasci scoprire qualcosa anche a voi, no?

Buona lettura a tutti!