Scuola omicidi (1990)

Codice d'onore

Titolo italiano: Scuola omicidi

Titolo originale: Well-Schooled in Murder

Anno di pubblicazione: 1990

Edizione: SuperPocket Best Thriller n.100

Pag.: 410

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 07/07/2006

Vantaggi: Un giallo ben costruito e ben raccontato da una delle nuove regine del giallo

Svantaggi: Assolutamente nessuno

Sono anni che conosco Elizabeth George e fin da subito ho apprezzato i suoi libri che reputo tra i migliori gialli attualmente in circolazione. In passato lo scettro di Regina del giallo era stato meritatamente detenuto dalla grande Agatha Christie. Negli ultimi anni il suo trono risulta vacillare a causa della comparsa di scrittrici bravissime con la George, P.D.James e altre ancora.

Strano ma vero, fin dal primo libro della George ho sempre pensato che la scrittrice fosse di origine inglese, non solo perche' le sue storie sono ambientate a Londra e dintorni, ma anche perche' il suo modo di scrivere mi ricorda la tipica flemma inglese. Eppure non e' per niente flemmatica. Forse si perde un po' nelle descrizioni, che non lasciano quasi nulla all'immaginazione, ma che sanno comunque armonizzarsi bene con il racconto. Eppure Elizabeth e' nata in Ohio, a Warren, nel 1949, e vive in California (con frequenti trasferte in Inghilterra). Quindi americanissima. E la sua bravura e' stata riconosciuta anche dal resto del mondo, visti i premi vinti: il Grand Prix de Litterature Policiere e il Premio Agatha per il miglior romanzo d'esordio (uno stupendo "E liberaci dal padre" che ho recensito qualche mese fa) e il Premio Anthony. "Scuola Omicidi" le e' valso invece il premio tedesco MIMI.

Mi dispiace ripetermi ma nuovamente gli editori italiani hanno sbagliato: infatti "Scuola Omicidi", terzo libro della serie dedicata all'ispettore Thomas Lynley e al sergente Barbara Havers, e' uscito solo da circa un anno in Italia, ben quindici anni circa dopo che Elizabeth lo ha pubblicato.

Ma concludiamo questa introduzione, che si e' dilungata anche troppo, e veniamo al libro in questione.

Un accenno di trama

La storia inizia dalla scomparsa di uno studente tredicenne, Matthew Whateley, da Bredgar Chambers, un esclusivo collegio inglese. Matthew e' sparito da venerdi', ma le autorita' scolastiche se ne accorgono solo il lunedi': ufficialmente Matthew doveva passare il fine settimana a casa di un compagno di scuola, Harry Morant. Ma quando Matthew non si era presentato alla settimanale partita di hockey del venerdi' grazie ad una giustificazione medica, Harry aveva pensato che l'amico si trovasse in infermeria e non aveva dato peso alla sua assenza. Cosi' il lunedi' l'ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard riceve la visita di un vecchio compagno di Eton, John Corntel, che gli chiede di indagare con discrezione sull'accaduto. Una notizia del genere infatti potrebbe influire negativamente sul prestigio dell'istituto in cui lavora come professore di inglese e direttore di convitto.

Purtroppo il corpo del ragazzo viene trovato per caso nel piccolo cimitero di Stoke Poges, nel Sussex. A fare la macabra scoperta e' Deborah St.James, moglie di Simon, il miglior amico di Lynley, che sta finendo una campagna fotografica per un libro.

La morte di Matthew diventa cosi' di dominio pubblico. Lynley e il sergente Barbara Havers si ritrovano ad indagare su un caso di omicidio e sugli oscuri retroscena di una scuola rinomata e prestigiosa.

Cio' che emerge dalle indagini e' un mondo sordido, pieno di violenza e prevaricazioni che da anni vengono fatte passare sotto silenzio per rispetto verso le regole non scritte dell'istituzione.

Matthew e' un ragazzo fuori dal suo ambiente: i suoi genitori non sono nobili ne' benestanti e si trovava a Bredgar Chambers grazie ad una borsa di studio, che alcuni pensavano immeritata. Perche' allora e' riuscito a vincerla? E cosa si nasconde nel suo passato?

Scoprire il colpevole e il movente non e' facile, ma grazie a Lynley e Havers tutto verra' alla luce. Dovranno analizzare tutte le possibili soluzioni (dalla mancata integrazione con gli altri studenti alla pedofilia, fino alle questioni razziali) per scartare i depistaggi e arrivare all'unica valida.

Altre considerazioni

La storia, ottimamente scritta e costruita da una magistrale Elizabeth George, e' un intreccio impeccabile che si insinua nelle vite di tutti i protagonisti. Oltre all'indagine sull'omicidio, infatti ci sono ben tre vicende nella storia.

C'e' il dolore che affligge Deborah St.James anche dopo un anno dal suo ultimo aborto. E si scopre un segreto del passato che rischia di far naufragare il suo matrimonio con Simon.

Ci sono i problemi familiari di Barbara, alle prese con una madre che non ci sta piu' tanto con la testa e un padre con carenze respiratorie.

E poi c'e' la vita sentimentale di Thomas Lynley e il suo amore problematico con Helen Clyde.

La capacita' di Elizabeth di saper mischiare il lavoro poliziesco con la vita privata dei protagonisti e' davvero unica. E si accentua nel finale: il libro infatti non si chiude con la fine dell'indagine, ma mette il punto anche su tutte le altre vicende.

E' un peccato che in Italia i libri della George non siano usciti nel corretto ordine cronologico perche' chi ha gia' letto alcuni dei successivi (come me) sa gia' come proseguono le vite dei protagonisti e sparisce quindi parte del mistero che si cela nella trama.

Nonostante questo svantaggio pero' (che non e' da imputare alla scrittrice), reputo questo uno dei migliori libri della George e consiglio la sua lettura a tutti gli appassionati del mistery.

Buona lettura a tutti!