I segreti di Cambridge (1996)

Bartholomew, la peste e il college

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Titolo italiano: I segreti di Cambridge

Titolo originale: A Plague on Both your Houses

Anno di pubblicazione: 1996

Edizione: TEA n.1710 - Nord

Pag.: 358

Prezzo: Euro 8.60

Finito il: 26/08/2010

Vantaggi: Un buon giallo medievale ben ambientato e ben scritto

Svantaggi: Nessuno

Susanna Gregory e' una scoperta dettata dal caso.

Il suo nome e' venuto fuori durante una chiacchierata con un collega su un regalo di Natale e, non so perche', mi e' rimasto in mente associato alla citta' inglese di Cambridge.

Un mesetto fa mi e' capitato tra le mani il libro "I segreti di Cambridge" (titolo originale "A Plague on Both your Houses") in edizione TEA (n.1710 a 8.60 euro) e l'ho subito preso.

Spesso le scoperte migliori si fanno per caso e per istinto. Questo e' uno di quei casi.

Prima di proseguire, vediamo un accenno della trama.

Un accenno di trama

1348 d.C..

Cambridge, Inghilterra.

Matthew Bartholomew e' un medico e un docente di medicina a Michaelhouse, college dell'universita' di Cambridge, ancora alle prime armi e soverchiata dalla piu' potente universita' di Oxford.

Bartholomew e' un tipo solitario e indipendente. A differenza dei suoi colleghi, preferisce usare metodi meno fumosi come sanguisughe e letture astrologiche. Preferisce rinunciare all'effetto scenografico che colpisce e incanta i ricchi signori per dedicarsi a cure piu' efficaci e meno costose, aspetto determinante per le famiglie piu' povere. Il giro di pazienti di Bartholomew appartiene a quest'ultima categoria e lui non se ne rammarica.

A Michaelhouse e' ben voluto dal direttore, Sir John Babington, e da altri colleghi docenti. Un giorno Sir John viene trovato cadavere e la situazione fa pensare ad un suicidio.

Ma altre morti sospette avvengono poco dopo e Bartholomew vi si trova immischiato suo malgrado.

La morte pero' non si ferma a questo: nel frattempo infatti la peste, che sta imperversando in Europa, supera la Manica e fa la sua comparsa a Cambridge.

A voi scoprire il resto della storia.

Le mie considerazioni

Susanna Gregory e' uno pseudonimo usato da Elizabeth Cruwys (nata nel 1958), che ha lavorato a lungo per la polizia inglese, quindi e' diventata docente all'Universita' di Cambridge. E si e' dedicata alla narrativa.

Proprio a Cambridge e' ambientata la sua serie di gialli medievali con protagonista il dottor Matthew Bartholomew. Sembra che sia oramai giunta al sedicesimo episodio, anche se in Italia per ora sono arrivati solo i primi tre. Oltre a "I segreti di Cambridge" (1996), in edizione TEA si trova gia' "La setta di Cambridge" (1996), mentre nel formato rilegato dell'edizione Nord e' uscito da poco "La reliquia di Cambridge" (1997).

La Gregory ha prodotto anche un'altra serie con protagonista Thomas Chaloner, investigatore e spia di Carlo II (1630-1685). Non credo pero' che sia gia' arrivata in Italia, essendo successiva a quella con protagonista Bartholomew.

Ho finito da poco il primo episodio della serie di Bartholomew e posso dire che mi e' piaciuto.

Secondo il mio modesto parere, la storia e' all'altezza dei libri di Candace Robb, Ellis Peters e C.J. Sansom, tre dei migliori autori di gialli medievali da me incontrati fino a questo momento.

La trama del libro della Gregory ha una buona ambientazione.

Siamo nel 1348 in una Inghilterra che deve ancora scoprire la peste e come curarla. La medicina e' ancora agli albori, una materia fumosa che spesso viene gestita da ciarlatani. I metodi di cura si rivelano troppo spesso piu' dannosi della malattia che vorrebbero combattere, nascosti dietro letture degli astri che ricordano un po' l'operato degli sciamani. Bartholomew si distingue in questo mondo grazie ai suoi studi condotti insieme ad un medico arabo, che portano ad analizzare e trattare le malattie in modo piu' pratico ed empirico, quindi sicuramente piu' efficace.

Un aspetto interessante del libro e' proprio l'incontro/scontro con la peste, un male che in molti indicano come un castigo divino che colpisce i peccatori. Bartholomew va oltre questo pensiero, anche se i suoi metodi sono ancora molto sperimentali, con successi non ben definiti e molte sconfitte.

In mezzo a tutto questo c'e' la nascente Universita' di Cambridge nelle salde mani del clero e una serie di morti sospette che sembrano non avere spiegazioni sensate.

Susanna Gregory ha un buon modo di raccontare.

All'inizio del libro sono state riportate le mappe di Cambridge e di Michaelhouse utili a capire meglio l'ambiente in cui i personaggi si muovono.

L'unico punto negativo puo' essere una mancata spiegazione della situazione universitaria inglese: nella mia innata ignoranza non so ancora bene definire la differenza tra universita' e college, sia nel 1348 che nel nostro tempo. Tendo a confordere i due termini.

A parte questo, i personaggi sono ben delineati e catturano il lettore. La lettura scorre velocemente e non c'e' mai un attimo di noia.

Concludo consigliando questa autrice e questo libro agli amanti dei gialli medievali. E' il primo della serie, quindi potete leggerlo senza preoccuparvi di eventuali precedenti episodi.

Buona lettura a tutti!