Il mistero della regina d'Egitto (1994)

Spionaggio e misteri egiziani

Titolo italiano: Il mistero della regina d'Egitto

Titolo originale: Der Grüne Skarabaüs, Roman

Anno di pubblicazione: 1994

Edizione: PiEmme

Pag.: 364

Prezzo: Euro 4.90

Finito il: 25/11/2008

Vantaggi: Una storia tra il giallo e il fantastico

Svantaggi: Storia complicata tradotta male

Nato a Breslavia nel 1941, Philipp Vandenberg e' uno studioso di storia dell'arte e di germanistica.

Da questi studi ha ricavato le idee principali per i suoi romanzi e i suoi saggi.

Tra i primi posso ricordare quelli da me gia' letti: "Il mistero della pergamena copta", "Il segreto del monastero" (noto in Italia anche sotto il titolo "La maledizione di Copernico") e "Il mistero della tomba proibita".

Di questi ho conservato un ottimo ricordo perche' li ho trovati ben ambientati e ben scritti, con una trama avvincente e scorrevole.

Ed ora arriviamo a "Il mistero della regina d'Egitto" (titolo originale "Der Grüne Skarabaüs, Roman") uscito nel 1994 e arrivato in Italia nel 1998 ad opera della PiEmme. E' questo l'ultimo libro di Vandenberg che ho letto.

Prima di darvi la mia opinione, vediamo una breve traccia della trama.

Un accenno di trama

Ambientata negli anni Sessanta, la vicenda ha inizio in Egitto, ad Abu Simbel, dove una grande joint venture internazionale si sta adoperando per spostare il grande tempio di Ramses prima che questo venga sommerso dalle acque del grande bacino prodotto dalla diga di Assuan.

Arthur Kaminski e' un ingegnere tedesco incaricato dello spostamento del grande monumento.

Il progetto durera' diversi anni ed e' quel che ci vuole al nostro ingegnere che vuole un po' di pace lontano da ogni coinvolgimento sentimentale.

Ma la sua strada si incrocia con Hella Hornstein, dottoressa dell'ospedale locale, anche lei tedesca, una donna tutta d'un pezzo che non si lascia corteggiare da nessuno. Eppure il suo aspetto avvenente la rende molto appetibile.

Kaminski rimane colpito dalla donna, ma il primo contatto non e' dei piu' positivi.

Le cose cambiano quando, a causa di un incidente nel cantiere, Kaminski scopre casualmente l'ingresso ad una antica tomba egizia. La mummia sepolta dovrebbe appartenere a Bent-Anat, figlia e moglie del faraone Ramses.

La scoperta ha inaspettate conseguenze sulla dottoressa e sull'ingegnere...

... che lascio a voi scoprire.

Le mie considerazioni

La trama descritta dal mio riassunto promette bene, vero?

Per quanto mi riguarda, sono concorde nel pensarlo. E conoscendo gia' il nome dello scrittore e la bonta' dei precedenti libri provati in passato, non ci ho messo molto a convincermi a leggerlo.

La storia e' ben ambientata, su questo non ci sono dubbi. E l'idea di partenza buona.

Peccato che questa idea sia stata parecchio complicata.

Alla scoperta della mummia si sovrappone una storia di spionaggio che coinvolgera' i due principali personaggi.

A questo si aggiunge una traduzione del libro che zoppica parecchio e non riesce a coinvolgere il lettore.

O almeno penso sia attribuibile al traduttore, perche' ci sono parole stonate, claudicanti che sanno di vecchio. C'e' qualcosa che suona male mentre si legge il romanzo.

All'inizio e' accettabile perche' si sta creando lo scenario su cui si muoveranno i personaggi. Ma poi questo scenario continua a complicarsi, nonostante tutta la buona volonta' del lettore per seguire le situazioni con attenzione.

Il finale e' intrigante e un po' sorprendente perche' mina molte delle certezze instillate durante la lettura.

Nel complesso lo reputo un romanzo discreto che pero' non risulta all'altezza dei libri precedenti di Vandenberg che ho letto. Consiglio quindi a chi non conosce questo scrittore di iniziare dagli altri titoli che ho citato all'inizio di questa opinione. E' il modo migliore per imparare a conoscerlo.

E se vi piace, potrete leggere anche questo misto tra storia, giallo e spionaggio, con una punta di fantastico. Magari voi ne avrete una diversa opinione.

Buona lettura a tutti!