L.A.Killer (1999)

La storia di Joe

Titolo italiano: L.A.Killer

Titolo originale: L.A.Requiem

Anno di pubblicazione: 1999

Edizione: Piemme Maestri del Thriller n.2

Pag.: 444

Prezzo: Euro 5.90

Finito il: 17/10/2007

Vantaggi: Un buon giallo sullo stile di Lehane con personaggi interessanti

Svantaggi: Nessuno

Robert Crais: un nome che ho sentito spesso da quando leggo thriller e che prima vedevo solo sulle copertine dei libri senza prestargli troppa attenzione. In questi ultimi anni ho letto varie opinioni su di lui e sulle sue opere e finalmente sono riuscito a verificare la loro veridicita'. Infatti se ne parlava sempre molto bene, almeno da chi ama il suo genere.

Ma qual'e' il suo genere?

Un piccolo indizio: "L.A.Killer", titolo che lascia pochi dubbi in proposito.

Altro indizio: e' stato il secondo libro pubblicato nella serie "Maestri del Thriller" edito dalla PiEmme.

Facile intuire quindi che questo libro appartiene al genere giallo/thriller.

Nulla a che vedere con il classico giallo stile Ellery Queen, Rex Stout, Agatha Christie e Conan Doyle.

No, questo e' quello che molti definirebbero un'americanata. Ma io intendo questo termine non in modo dispregiativo come invece qualcuno fa: associo a questo termine molta azione, battute salaci e ironiche e (a volte) un lato introspettivo da non sottovalutare. Nomi rinomati da porre ai primi posti della classifica sono quelli di Michael Connelly, Dennis Lehane e altri ancora. Ci sono anche le americanate nel genere avventura con un rappresentante d'eccezione in Clive Cussler. Ma torniamo al giallo/thriller.

Michael Connelly, con il suo mitico Harry Bosch, e' da sempre il mio preferito per questa categoria. Da non dimenticare anche un altro suo personaggio, Terry McCaleb, che ha preso il volto di Clint Eastwood in "Debito di sangue" (libro e film).

Ho iniziato ad apprezzare molto anche Dennis Lehane con la coppia Angela Gennaro&Patrick Kenzie (che si trasforma in un trio se si conta anche l'inseparabile Bubba) e di Lehane ho letto praticamente tutto (anche "L'isola della paura" e "Mistic River" che non rientrano nella serie; da quest'ultimo hanno tratto un gran bel film).

Ed ora e' la volta di Robert Crais.

Crais, da quanto leggo nella sua biografia, ha dato vita anche a varie serie tv di successo, come ad esempio "JAG" e "Avvocati a Los Angeles" e nell'affollata citta' degli angeli ha ambientato la serie con protagonisti Elvis Cole e Joe Pike, di cui "L.A.Killer" fa parte.

Vediamo quindi di cosa tratta il libro.

Come si evince dal titolo italiano (quello americano era "L.A.Requiem" e come e' capitato altre volte, mi chiedo perche' sia stato cambiato), la storia tratta di un serial killer un po' particolare.

Si inizia dalla scomparsa di Karen Garcia, ex ragazza di Joe Pike e figlia unica di un ricco uomo d'affari a cui Pike e' molto affezionato. La ragazza e' scomparsa appena da un giorno, ma il padre chiede l'aiuto di Pike e, di rimbalzo, anche quello di Elvis Cole per ritrovarla. La sua preoccupazione sembra infondata: in fondo non e' cosi' insolito che una persona sparisca per un giorno, magari "rapita" da un amore passeggero o impegnata a tal punto nel lavoro da non ricordarsi di farsi viva. Ma questa volta il padre fa bene a preoccuparsi perche' il corpo di Karen viene trovato senza vita lungo il tragitto che era solita fare correndo la mattina.

Cole e Pike, soci di un'agenzia investigativa, si ritrovano cosi' ad indagare su un omicidio, coadiuvando le forze dell'ordine. Ma la polizia di Los Angeles vede male questa intromissione per varie ragioni e nasconde ai due che l'assassino potrebbe risultare essere un serial killer operante gia' da diverso tempo in California.

Perche' questa reticenza? E perche' Pike non e' ben visto dalla polizia?

Lascio a voi rispondere a queste domande.

Questo e' la trama del libro molto riassunta.

Come dicevo sopra, "L.A.Killer" fa parte della serie dedicata a Cole e Pike da Crais, anche se non e' il primo libro della serie. Ma questo non mi ha impedito di comprenderne i personaggi.

Anzi, proprio in questo libro c'e' una seconda storia molto interessante che va in parallelo e che permette di conoscere meglio il passato di Joe Pike. Da qui il titolo che ho usato per questa opinione.

Certo, sono sempre convinto che sarebbe meglio iniziare una serie dal principio, anche se la PiEmme (e non solo) sembra pensarla in modo diverso (anche con la serie di Bosch e di Gennaro/Kenzie ha mischiato un po' le carte in tavola). Ma volevo provare il metodo di scrittura di Crais e ho trovato questo libro in super offerta in un supermercato. Quindi mi sono adattato alle circostanze. Non credo pero' di averne risentito.

Il bello delle "americanate" e' che non richiedono una grande riflessione. Non e' necessario conoscere a fondo i personaggi: questi infatti vengono presentati in modo abbastanza esaustivo ogni volta e cio' risulta un vantaggio per i lettori occasionali. Un altro vantaggio sono i dialoghi: io adoro i dialoghi, gli scambi di battute e di idee, le riflessioni ad alta voce e qui ce ne sono tanti.

E poi c'e' il racconto in prima persona, che mi piace molto per immedesimarmi meglio nel protagonista, in questo caso Elvis Cole. Crais pero' ha aggiunto una variante perche' in parallelo alla vita di Cole ci sono vari richiami in terza persona. Questo metodo da' un ritmo diverso al racconto che non mi e' dispiaciuto.

Come modo di narrare, Crais mi ha ricordato molto Lehane. Non dico che e' un clone, ma e' simile. Ed ora posso dare senza dubbio ragione alle opinioni positive che ho letto in passato.

Per completezza, devo aggiungere che Crais ha scritto anche romanzi indipendenti, come ad esempio Lo specialista (Demolition Angel, 2000) e L'ostaggio (Hostage, 2001). Da quest'ultimo hanno ricavato il film "Hostage" con Bruce Willis, che ho avuto il piacere di vedere.

Concludendo, consiglio questo libro agli amanti del genere. Se cercate introspezione e una lettura tranquilla, questo libro non fa per voi. Ma se amate l'azione, l'ironia e il thriller, allora qui troverete pane per i vostri denti.

Buona lettura a tutti!