Il paradiso degli orchi (1985)

Il capro espiatorio

Titolo italiano: Il paradiso degli orchi

Titolo originale: Au bonheur des ogres

Anno di pubblicazione: 1985

Edizione: Feltrinelli - Universale Economica n.1210

Pag.: 202

Prezzo: Euro 7.50

Finito il: 01/12/2009

Vantaggi: Un romanzo dalle tinte gialle con un personaggio originale e interessante.

Svantaggi: Un po' confusionario. Sono entrato nel libro solo dopo la prima meta'.

Daniel Pennac e' un altro degli autori che conoscevo solo perche' ho visto i suoi libri in libreria.

Non mi era mai venuto in mente di leggerlo, non sapendo bene a quale genere associarlo.

Un giorno ho deciso di colmare la mia lacuna grazie ad un collega che invece aveva gia' provato i suoi libri. Il consiglio e' arrivato in sordina: il mio collega mi parlava di un personaggio che si prestava a fare il capro espiatorio per lavoro. Per varie vicissitudini, il collega associava questo personaggio a me.

Il nome del personaggio e' Benjamin (Ben) Malaussène ed e' il protagonista principale di una serie scritta appunto da Daniel Pennac.

Dopo tanto parlarne, mi e' venuta voglia di scoprirlo.

Per questa ragione ho preso "Il paradiso degli orchi", il primo libro della serie.

Un accenno di trama

Ben Malaussène lavora in un fantomatico Grande Magazzino. Fa parte del Controllo Tecnico. Almeno ufficialmente.

Il suo vero incarico e' pero' un altro, quello di capro espiatorio: quando un cliente si lamenta per un prodotto rottosi in modo "sgradevole" e minaccia causa, Malaussène viene chiamato e su di lui vengono riversate tutte le colpe del caso, arrivando anche alla minaccia di licenziamento. A questo punto la maggior parte dei clienti si intenerisce per la situazione in cui si viene a trovare Malaussène e ne ha pieta', accettando quindi solo il cambio del prodotto malfunzionante e annullando ogni ulteriore procedura legale.

La situazione, benche' ben pagata, inizia a stare stretta al nostro protagonista.

Contemporaneamente nel grande magazzino iniziano a scoppiare bombe, ogni volta accompagnate da una o piu' vittime.

E la polizia inizia ad indagare.

Malaussène fara' di nuovo la parte del capro espiatorio?

A voi scoprirlo.

Le mie considerazioni

Daniel Pennac (vero nome Daniel Pennacchioni), nato nel 1944, e' stato un professore di francese in un liceo parigino per ventotto anni (dal 1970). Da sempre ha coltivato la passione per la scrittura ed e' autore di vari romanzi, tra cui quelli con protagonista Malaussène. Ha vinto nel 2002 il Premio internazionale Grinzane Cavour "Una vita per la letteratura". Nel 2005 e' stato insignito della Legion d'onore per le arti e la letteratura. Nel 2007 ha vinto il Premio Renaudot.

Il suo modo di scrivere non e' dei piu' semplici da seguire. Ho fatto fatica ad accettarlo e solo dopo la prima meta' del libro ho iniziato ad entrare nel personaggio e nella storia, abbastanza confusionaria.

Gia' i personaggi di Pennac non sono "normali". Malaussène, per esempio, e' il figlio maggiore di una madre senza istinto materno e sempre in viaggio, alle calcagna di un nuovo amore e alla fine portatrice di nuova prole. Ben ha tante sorelle e fratelli, a cui deve pensare praticamente da solo. Per questo gli serve un lavoro redditizio e si adatta a fare il capro espiatorio, accettando tutte le accuse e le rimostranze dei clienti del grande magazzino di Parigi.

La famiglia e' particolare anche per il carattere dei suoi componenti, non solo Ben o sua madre, ma anche tutti gli altri, che lascio a voi scoprire.

Dicevo su che il modo di scrivere di Pennac e' confusionario.

Da un certo punto di vista mi ha ricordato il modo di scrivere di Margherita Oggero, forse leggermente piu' esasperato.

Bisogna solo abituarsi ed entrare nella mentalita' giusta.

Alla fine credo si tratti di un giallo intelligente ed originale, pieno di ironia e divertimento.

Quindi mi sento di consigliarlo agli amanti dei romanzi a tinte gialle. Il caso criminale e' importante, ma piu' importante ancora e' il personaggio di Malaussène, che si puo' anche arrivare a detestare per la sua apparente santita'.

Concludo dicendo che il libro mi e' piaciuto e credo che continuero' con il resto della serie e poi magari scopriro' anche gli altri scritti di Pennac.

Buona lettura a tutti!