I cannoni di Navarone (1956)

Un classico di guerra

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Titolo italiano: I cannoni di Navarone

Titolo originale: The Guns of Navarone

Anno di pubblicazione: 1956

Edizione: Bompiani (1958), tascabili (1980)

Pag.: 367

Prezzo: Lire 3200

Finito il: 02/03/2011

Vantaggi: Un buon libro di avventura, genitore di un grande film

Svantaggi: Nessuno

Chi non ha mai sentito parlare de' "I cannoni di Navarone"?

Per quanto mi riguarda questo titolo mi ha sempre ricordato un classico del 1961 della cinematografia statunitense (vincitore nel 1962 di un Oscar per i migliori effetti speciali e di due Golden Globe come miglior film drammatico e miglior colonna sonora originale) con un cast di grandi stelle, tra cui David Niven, Gregory Peck, Anthony Quinn.

Un amico mi ha permesso di colmare una lacuna: ho cosi' scoperto che il film, come al solito, deriva da un libro con lo stesso titolo (in originale "The Guns of Navarone") scritto nel 1956 da Alistair MacLean (1922-1987).

Di questo autore ho gia' avuto modo di parlare in passato, anche se non e' stata una cosa facile visto che le sue opere sono ormai quasi un cimelio. I libri non si trovano piu' in libreria e quello che ho letto e' stato stampato dalla Bompiani nel 1980 (al prezzo di 3200 lire), anche se la prima edizione italiana risale al 1958.

Nonostante l'eta', la storia e' scritta in modo molto attuale e non ha nulla da invidiare ai piu' moderni Follett, Crichton o Cussler, anzi probabilmente sono loro ad aver trovato ispirazione dallo stile di MacLean.

Ambientata nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, la trama del libro parla di un gruppo di cinque uomini coraggiosi di diversa origine ma con un'unica missione: eliminare i pericolosi cannoni posti dai tedeschi sull'isola greca di Navarone permettendo cosi' l'evacuazione di un migliaio di soldati alleati dall'isola di Kheros prima che questa venga invasa.

A comandare il gruppo e' designato Keith Mallory, capitano neozelandese con innate doti di scalatore necessarie per superare l'inespugnabile scogliera di Navarone e accedere quindi all'isola.

Dirvi di piu' equivarrebbe a rovinare la lettura di questo libro, se mai riuscirete a trovarlo. O, piu' facilmente, la visione del film che per fortuna viene ritrasmesso qualche volta in tv.

Confesso di non ricordarne esattamente la sceneggiatura e quanto questa si differenzi dall'opera di MacLean. Ci sono sicuramente delle differenze ed una la ricordo: nel libro i protagonisti sono tutti uomini, mentre nel film ci sono anche delle donne, interpretate da Irene Papas e Gia Scala.

Nel complesso si e' trattato di una "piacevole" avventura di guerra, ben ambientata e con una buona dose di adrenalina.

MacLean si e' rivelato nuovamente un capace scrittore in grado di tener desta l'attenzione del lettore. Non si prolunga in noiose descrizioni. Ad esempio i protagonisti sono solo abbozzati nella loro fisicita'. Maggiori dettagli sono riservati alla loro psicologia, che si impara a conoscere con il procedere della storia.

Non credo sia necessario dire altro.

Il libro mi e' piaciuto e lo consiglio agli amanti dell'avventura e dei racconti di guerra. Chissa' che prima o poi qualche editore non abbia di nuovo voglia di ristampare i libri di MacLean.

Buona lettura a tutti!