Piramide (1999)

C'e' un tempo per vivere e un tempo per morire

Titolo italiano: Piramide

Titolo originale: Pyramiden

Anno di pubblicazione: 1999

Edizione: SuperPocket - Best Thriller n.114

Pag.: 409

Prezzo: Euro 5.50

Finito il: 02/09/2008

Vantaggi: Raccolta di racconti gialli scritti bene e con personaggi interessanti.

Svantaggi: Per chi non ama il ritmo lento

Per gli appassionati dei libri gialli, Henning Mankell non e' (o non dovrebbe essere) un nome completamente sconosciuto. Io l'ho scoperto qualche anno fa leggendo un libro trovato in offerta e, fortuna ha voluto, si trattava del primo della serie dedicata a Kurt Wallander, commissario della sezione investigativa della polizia di Ystad, una piccola cittadina della Svezia, poco lontana da Malmö.

Nel suo paese Mankell e' uno scrittore di notevole successo e il suo Wallander ha dato vita anche ad una serie televisiva molto seguita, che non credo sia ancora arrivata in Italia.

Wallander nasce come personaggio letterario l'8 gennaio 1990: e' questa la data in cui inizia la storia raccontata da "Assassino senza volto", il primo libro della serie. Dopo gli otto libri che la compongono, molti lettori si sono domandati: cosa e' successo prima di quella data che trova Wallander gia all'apice della sua carriera?

Mankell e' quindi andato a rovistare nei suoi archivi e il risultato e' il libro "Piramide", che racchiude cinque racconti piu' o meno lunghi ambientati temporalmente prima di quell'8 gennaio 1990.

O almeno questo e' quanto racconta Mankell nella breve introduzione che apre il libro.

A questa seguono i cinque racconti:

    1. Il primo caso di Wallander: inizia il 3 giugno 1969 e vede il giovane agente di polizia Wallander alle prese con il caso che gli aprira' le porte della sezione investigativa della polizia di Malmö, sua prima assegnazione.

    2. La spaccatura: il 24 dicembre 1975 Wallander passa a fare un controllo in un negozio di alimentari dove trovera' una brutta sorpresa ad attenderlo.

    3. L'uomo della spiaggia: il 26 aprile 1987 Wallander, gia' commissario a Ystad, deve indagare sulla morte di un uomo avvenuta sul sedile posteriore di un taxi in movimento.

    4. Morte di un fotografo: il 15 aprile 1988 muore un fotografo. Ma cosa si nasconde dietro questo uomo solitario?

    5. Piramide: l'11 dicembre 1989 un aereo cade. Poco dopo due anziane sorelle che gestiscono una merceria vengono assassinate. Quindi e' la volta di un trafficante di droga. Questi tre casi "allieteranno" Wallander per circa un mese, impegnato anche a risolvere i problemi "esteri" dell'eccentrico padre pittore.

L'ultimo racconto, che da' il titolo alla raccolta, e' anche il piu' lungo (prende quasi meta' del libro) e racconta l'indagine piu' complicata.

L'excursus temporale copre circa vent'anni e mostra una crescita del crimine svedese che lascia perplessi gli investigatori della polizia, non ancora abituati a spacciatori e sadici assassini.

In particolare vediamo l'evolversi di Kurt Wallander da giovane e imberbe agente a commissario maturo e stanco delle pene a cui la vita sembra volerlo sottoporre.

E' un tipico anti-eroe, ben lontano dai poliziotti americani tutti muscoli e azione a cui molti sono abituati.

Svolge al meglio il suo lavoro, o almeno cerca di farlo, rischiando di essere travolto dalle tragedie davanti a cui si trova, con alle spalle un divorzio, una figlia adolescente e un padre eccentrico che non approva la sua scelta di fare il poliziotto.

"I romanzi dell'inquietudine": cosi' Mankell ha soprannominato i libri con protagonista Wallander.

L'inquietudine segue il personaggio e lo attanaglia da sempre e per sempre. Ma un uomo normale puo' solo accettare la cosa e andare avanti cercando di fare del proprio meglio. Ed e' quello che fa Wallander.

I libri su Wallander mi hanno ricordato gli ultimi libri su Montalbano scritti da Camilleri, in cui il commissario siciliano e' assillato dall'invecchiamento e dagli acciacchi della vita. C'e' una differenza tra le storie, pero': mentre Montalbano si aggira in una Sicilia che Camilleri ha creato per lui (Vigata e Montelusa non esistono nella realta'), i posti frequentati da Wallander esistono veramente e basta controllare una cartina per trovare Ystad e la strada in cui abita (Mariagatan). Non ho una conoscenza cosi' approfondita della Svezia, ma ho voluto togliermi un dubbio dando un'occhiata a Google Maps.

Concludendo, ho imparato ad amare Wallander. Ho letto solo i primi due libri della serie, ma questo non mi ha precluso la comprensione di questa raccolta di racconti che temporalmente si posizionano comunque prima. A chi non ha mai letto nulla di Mankell consiglio pero' di iniziare da "Assassino senza volto": presenta meglio il personaggio. "Piramide" invece sembra prevedere gia' una cerca conoscenza di fondo su Wallander e sui personaggi che gli stanno intorno.

Buona lettura a tutti!